Il giocattolo italiano scomparso. Una mostra dedicata ai giocattoli di una volta. In esposizione oggetti prodotti da aziende artigiane torinesi ormai scomparse, alcuni dei quali appartenenti a collezioni private e quindi mai esposti prima.
Chi non ha mai sognato avventure straordinarie alla guida di una macchinina di latta? Quanti hanno sfidato gli amici nel gioco della trottola, o sono rimasti incantati dalle storie raccontate nel teatrino delle marionette?
Durante un gioco si sogna consapevolmente, si fissano scopi e obiettivi, si pensa a grandi e valorose imprese. Una volta scelto il compagno di mille avventure, il nostro giocattolo preferito, difficilmente lo si lascia o lo si dimentica.
Si perché esistono oggetti che più di altri racchiudono in sé una magia speciale; oggetti che, solo al vederli, sanno riportarci indietro nel tempo evocando ricordi, emozioni, sensazioni dimenticate ma ancora presenti nella memoria.
Questa magia e questa spensieratezza “da bambini” le ritroverete nei giocattoli in mostra da Co&Co il locale torinese dove Coquillage e Collezionismo convivono in un inedito e affascinante abbinamento. Inaugura il 15 ottobre (e si protrae fino al 12 Novembre) la mostra 1930-1960: COSI’ GIOCAVAMO IN ITALIA – Il giocattolo italiano scomparso - dedicata ai giocattoli di una volta.
L’allestimento, curato dai collezionisti torinesi Bossina e Cravetto, è una piccola “chicca” che trasforma il locale in un viaggio nella memoria.
In esposizione oggetti prodotti da aziende artigiane torinesi ormai scomparse, rari e molto interessanti, alcuni dei quali appartenenti a collezioni private e quindi mai esposti prima. Macchinine. Auto elettriche, locomotivi, trenini e, per le bambine, bambine Lenci, case delle bambole…
Piccoli oggetti dal grande valore come la Lucciola, auto elettrica costruita a torino nel 1949 in 200 esemplari e venduta sempre nel 1949 all'astronomico prezzo di 200.000 lire o l’auto Domo, costruita a Bologna dal 1948 e dotata di due motori elettrici (uno per la trazione ed uno per lo sterzo) era venduta a 85.000 lire, che veniva usata per organizzare gimcane ed era prevalentemente usato nelle sale giochi dell’epoca.
l percorso si snoda attraverso i ricordi dei nonni e dei bisnonni di oggi:
Auto da Corsa : dalle Alfa e Maserati della Ingap alla Ferrari della Marchesini.
Il Gioiello Della Torinese Mercury : Lancia D24 Carrera Il Capolavoro di Angelo Ventura : Alfa Romeo 1900 SS Autocarri e Autobus Alfa Romeo :Alpia e Zax La stazione di servizio Fiat e le Topolino della Lima.
Così si giocava al mare : i motoscafi Zax, Alpia e Ventura.
In carrozza : Le Littorine della Zax e dell'Alpia , Il capolavoro di Giovanni Bosio.
Quando un'auto da bambini valeva una fortuna:La Lucciola di Patria.
Le bambine giocavano così: La drogheria Zax ed il negozio Tonè
Che sete: Gli autocarri Pubblicitari Alpia e Zax.
Ai monti si giocava così: Funivie Calligaris Bambole Lenci, Sciatori Lorin
Inaugurazione: sabato 15 ottobre
Co&Co e La Bourriche
Via Giolitti, 52/a - Torino
Orari: Lun-Sab. 12.00-14.00/19.00-22.00.
Ingresso libero