Mutando Riposa_Larix X Picea. Un'installazione formata da grosse ceppaie di abete rosso e assi grezze di larice che prende forma al bordo di un vasto prato. Le opere del duo artistico emergono dalla rete di rapporti che gli autori stabiliscono con elementi (organici, inorganici, viventi) dell'ambiente in cui operano. Nell'ambito del progetto aperto_2011 dedicato al tema del fare arte al confine.
aperto_2011 dedicato al tema del fare arte al confine, si è svolto nei sette Comuni dell’Alta Valle Camonica:
ognuno di essi ha ospitato un artista, chiamato a dare forma ad un’opera site specific concepita e realizzata
per dialogare con il luogo e la sua comunità. Gli interventi artistici e il processo di relazioni esplorano i valori
culturali e sociali, in un percorso condiviso con le Amministrazioni locali in cui l’opera è punto di apertura per
nuove ricerche e attività. L’elemento di riferimento è il legno e le varie interpretazioni degli artisti, collegate dal
percorso dell’antica via Valleriana, consentono ai visitatori di compiere un viaggio nella storia, nell’ambiente, e
nei linguaggi dell’arte contemporanea.
aperto è una manifestazione di arte contemporanea promossa dal Distretto Culturale Valle Camonica, un
progetto pluriennale che attiva esperienze artistiche capaci di stabilire un colloquio dialettico con il luogo e la
storia, con l’uomo e la condizione dell’abitare. È un territorio di confine che si dispone alle idee, all’interscambio e
al confronto, un cantiere aperto ai linguaggi di un’arte che ricerca inedite possibilità di connessione tra i soggetti
attivi al suo interno e le realtà esterne.
Direttore artistico Giorgio Azzoni.
Mutando Riposa_Larix X Picea è un’installazione formata da grosse ceppaie di abete rosso e assi grezze
di larice che prende forma al bordo di un vasto prato, situato in un’area di transizione tra l’abitato di Ponte
di Legno e le estese foreste del Parco dell’Adamello. Un bosco di abeti secolari, denominato Pecceta di val
Sozzine, si affaccia sull’area; la natura di “parco pubblico informale” di quest’area, ci induce ad immaginare
uno spazio da usare, da abitare. I materiali provengono dal sito stesso ed in un medio lasso di tempo
potranno “ritornare in circolo” nel loro ambiente di provenienza. L’installazione prende forma gradualmente
senza seguire schemi predeterminati: le ceppaie costituiscono le nuove radici per la costruzione che “cresce”
adattandosi alle caratteristiche tecniche e formali dei materiali a disposizione.
Andrea Caretto e Raffaella Spagna (Torino, 1970; Rivoli, 1967) concepiscono l’arte come una forma
di ricerca, un modo libero di investigare le dimensioni multiple della realtà. Essi generano installazioni
complesse, che presentano allo stesso tempo l’indagine, lo studio, la dimostrazione e la sperimentazione
del rapporto con l’ambiente. Che si tratti di installazioni, azioni collettive, performance o sculture, i loro
lavori sono sempre il risultato di un processo relazionale, che emerge dalla complessa rete di rapporti che
gli autori stabiliscono con differenti elementi (organici, inorganici, viventi) dell’ambiente in cui operano.
Collaborano stabilmente dal 2002 esponendo in istituzioni pubbliche e private in Italia e all’estero; vivono e
lavorano a Torino. www.esculenta.org
Opere
Andrea Caretto e Raffaella Spagna_Ponte di Legno località ex Trampolino
Mutando Riposa_Larix X Picea_installazione ambientale
Franco Ariaudo_Vione Dòs de le Barbine/S.Remigio
Logos tu Stauros_azione/installazione
Andrea Magaraggia_Vezza d’Oglio Torre Federici
Apoptosi_sculture in legno e poliuretano
Serena Porrati_Ponte di Legno c/o Bottega Pietro Sandrini
Belvedere_video installazione - L’impero del sole_bassorilievi in legno
Christian Tripodina_Incudine località Niscle e Comune
Moorschneehuhn_performance/installazione
Chiara Trivelli_Temù c/o Pro Loco e Museo L’Zuf
Co de Ros (un Pater Noster e dieci Avemarie)_audioguida lungo la via Valleriana
Maria Zanchi_Monno prato adiacente al Centro storico
Stramadécc_azione/installazione
Cosimo Veneziano_Edolo viale delle Stazione
La fine del mondo e il paese delle meraviglie_installazione
Il Distretto Culturale di Valle Camonica si è costituito ufficialmente nel 2009, grazie alla condivisione di diverse
realtà e istituzioni che hanno creduto in questa sfida, come occasione di rilancio del territorio: la Comunità
Montana e il Consorzio Comuni BIM di Valle Camonica, e la Fondazione Cariplo di Milano.
Il Distretto Culturale della Valle Camonica propone di trasformare la gestione dell’importante patrimonio
culturale in un programma di sviluppo sociale ed economico, ed ha strutturato un piano di interventi coordinato
e integrato per essere strumento di partecipazione e apertura sociale. È il primo risultato del progetto Distretti
Culturali, che nasce da un’idea di Fondazione Cariplo per promuovere la valorizzazione del patrimonio culturale
in una logica di sviluppo del territorio.
Progetto pilota in Lombardia Si tratta di un vero e proprio progetto pilota: il Distretto Culturale della Valle
Camonica è infatti il primo risultato del Piano di azione “I beni culturali come volano per la crescita economica e
sociale del territorio” voluto da Fondazione Cariplo, che sta coinvolgendo tutta la Lombardia.
Valle Camonica è un’estesa vallata delle Alpi centrali percorsa dal fi ume Oglio; lunga 80 km, passa dai 200
m. di altitudine del lago d’Iseo, ai 1883 m del passo del Tonale. Conserva, oltre a un ricco ambiente montano,
un importante patrimonio di testimonianze materiali e culturali, dalla preistoria ad oggi, che la rendono una
Valle dei segni. È un territorio montano urbanizzato prevalentemente sul fondovalle. A nord di Edolo si estende
l’Alta Valle, dalle caratteristiche tipicamente alpine e disposta lungo la linea insubrica. Compresa tra due Parchi
(Stelvio e Adamello) è attraversata dall’antica via Valleriana che lambisce i centri storici e attraversa i prati di
antica coltivazione.
L’Alta Valle è popolata da piccole comunità, in parte coinvolte dal turismo invernale; fenomeni di forte identità
locale si affiancano ad un’avanzante spaesamento, indotto dai modelli del consumo globale.
Inaugurazione dell’installazione domenica 23 ottobre ore 11.30
12:30_ aperitivo con prodotti locali
loc. Trampolino gigante
Ponte di Legno (BS)