Andrea Botto affronta il tema del paesaggio attraverso l'imperfezione dello sguardo, troppo abituati, oggi, alla perfezione della nuova oggettivita' tedesca, dei coniugi Becher e dei loro 'figli', Gursky in particolare, dove la precisione, la nitidezza della messa a fuoco, porta a vedere di più, ma quanto e' necessario vedere di piu'?
Fotografie di Andrea Botto
Inaugurazione sabato 25 gennaio 2003 ore 17, sarà presente l’autore e il curatore.
Prosegue il ciclo di mostre “Paesaggio Italiano†a cura di Emanuele Piccardo, architetto e fotografo fondatore della rivista digitale di architettura Archphoto.it presso l’Archivio Fotografico Toscano a Prato.
Andrea Botto affronta il tema del paesaggio attraverso l’imperfezione dello sguardo, troppo abituati, oggi, alla perfezione della nuova oggettività tedesca, dei coniugi Becher e dei loro “figliâ€, Gursky in particolare, dove la precisione, la nitidezza della messa a fuoco, porta a vedere di più, ma quanto è necessario vedere di più? Vedere è una operazione attiva affermava Paolo Monti, ma in questo caso il vedere di più comporta un’accezione negativa, in quanto si ha la sensazione di certezza assoluta nel raccontare e rappresentare il mondo.
Il fotografo si confronta con il problema della visione e della crisi che oggi essa subisce a causa dei miliardi di immagini che ogni giorno vengono prodotte, proponendo una lettura del paesaggio umano e naturale, intima, personale, sensibile, certo del valore dato dalla contaminazione tra i sensi. “La paura non è più quella di non poter vedere, ma di vedere sempre -afferma Botto-naufraghi del nostro tempo, andiamo così alla deriva in cerca di una meta, guidati, come scriveva Gianni Celati, “da ciò che ci chiama e capiamo solo quello; lo spazio che accoglie le cose non possiamo capirlo se non confusamenteâ€â€¦
Andrea Botto emergente talento della fotografia italiana si diploma all’Istituto Europeo di Design di Torino nel 1997, finalista al festival internazionale Photo Espana 2002 , sue opere sono conservate negli archivi della Galleria Civica di Modena, della Fondazione Italiana per la Fotografia e della Bibliotheque Nationale de France a Parigi. Vive e lavora a Rapallo (Ge)
Sulla rivista digitale di architettura Archphoto.it è possibile consultare il testo del curatore e una selezione di immagini. Verrà pubblicato un catalogo di tutte le mostre del ciclo che è possibile richiedere all’Archivio Fotografico Toscano.
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Archivio Fotografico Toscano
viale della Repubblica 235 Prato