Giovanni Anselmo
Alighiero Boetti
Pier Paolo Calzolari
Luciano Fabro
Jannis Kounellis
Mario Merz
Marisa Merz
Giulio Paolini
Pino Pascali
Giuseppe Penone
Gianni Piacentino
Michelangelo Pistoletto
Emilio Prini
Gilberto Zorio
Germano Celant
Eduardo Cicelyn
La tappa di Napoli costituisce un contributo significativo nella ricostruzione storica dell'Arte Povera perche' si ispira ad uno degli eventi piu' importanti della fine degli anni '60: quello svoltosi agli Arsenali di Amalfi, grazie a Marcello e Lia Rumma. Una rassegna nella quale lavori, performances e dibattiti contribuirono a foggiare l'identita' di un'arte destinata ad uscire dai territori tradizionali in favore di un intervento diretto nella vita e nel sociale. Sono esposte opere storiche.
a cura di Germano Celant e Eduardo Cicelyn
La Chiesa di Santa Maria Donnaregina, una tra le maggiori testimonianze di epoca medievale a Napoli e ora parte del MADRE, è l’alveo della mostra Arte Povera più Azioni Povere 1968 e fa riferimento alla rassegna internazionale dallo stesso titolo, tenutasi presso gli Arsenali di Amalfi nell’ottobre del 1968. L’esposizione prevede un rimando a quella manifestazione tramite lavori e interventi d’artista sullo stesso contenitore storico che testimoniano la situazione creativa venutasi a formare a partire dall’evento amalfitano.
Arte Povera più Azioni Povere 1968 è il titolo della mostra che al MADRE è prevista l’11 novembre 2011 e che fa parte di Arte Povera 2011, una complessa ed articolata serie di esposizioni che aspirano a fare il punto su un percorso artistico straordinario e ancora attuale nella carica propulsiva e rivoluzionaria della sua poetica e della sua carica sperimentale.
Il coinvolgimento del MADRE nel circuito del grande progetto di Germano Celant è fondato sulla missione dell’istituzione partenopea nei confronti dell’arte contemporanea. Non si può dimenticare però che nei soli sette anni di vita del MADRE sono stati proprio il supporto e l’entusiasmo degli artisti dell’Arte Povera a dare un cruciale apporto alla fisionomia del museo e al suo programma culturale ed espositivo.
Le opere di Luciano Fabro e Jannis Kounellis, che insieme a Giovanni Anselmo, Mario Merz, Michelangelo Pistoletto, Giuseppe Penone e Gilberto Zorio fanno parte integrante del percorso espositivo del museo, occupano un particolare posto di rilievo nelle sale ‘ambientate’ permanenti del primo piano; stanze in cui i protagonisti dell’Arte Povera sono intervenuti direttamente nello spazio, sui muri, sul soffitto e sul pavimento. A loro e a Marisa Merz e Alighiero Boetti, il MADRE ha dedicato inoltre negli anni delle mostre personali.
La tappa di Napoli costituisce un contributo significativo nella ricostruzione storica dell’Arte Povera poiché si ispira ad uno degli eventi più importanti accaduto alla fine degli anni Sessanta: la mostra svoltasi agli Arsenali di Amalfi nel 1968, grazie all’interessamento e all’attività culturale di Marcello e Lia Rumma. Una rassegna nella quale, lavori, performances e dibattiti svoltisi in tre intense giornate all’inizio di ottobre, contribuirono a foggiare l’identità di un’arte destinata ad uscire dai canoni e dai territori tradizionali in favore di un intervento diretto nella vita e nel sociale.
La mostra Arte Povera più Azioni Povere 1968 che sarà allestita nella splendida cornice della Chiesa di Donnaregina annessa al Museo Madre a Napoli, aspira a ricostruire il clima e la prassi artistica di quello straordinario evento.
Per l’occasione saranno esposte opere storiche di Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti, Pier Paolo Calzolari, Luciano Fabro, Jannis Kounellis, Mario Merz, Marisa Merz, Giulio Paolini, Pino Pascali, Giuseppe Penone, Gianni Piacentino, Michelangelo Pistoletto, Emilio Prini e Gilberto Zorio.
Per documentare la complessità dell’evento e delle sue molteplici articolazioni è stato realizzato per conto di Electa un unico catalogo di quasi settecento pagine dove sono raccolti 33 saggi inediti che comprendono i contributi dei direttori dei musei e delle istituzioni coinvolte, i testi critici sugli artisti e quelli sulle differenti poetiche dell’Arte Povera, oltre a 580 illustrazioni che forniscono un’ampia e approfondita documentazione fotografica relativa alle mostre e quella relativa al contesto storico e agli sviluppi recenti dei singoli contributi linguistici. I testi sono di: Luca Massimo Barbero, Marcella Beccaria, Germano Celant, Eduardo Cicelyn, Mario Codognato, Ester Coen, Lara Conte, Anna Costantini, Nicholas Cullinan, Mirta d’Argenzio, Giacinto Di Pietrantonio, Richard Flood, Claire Gilman, Massimiliano Gioni, Gabriele Guercio, Robert Lumley, Gianfranco Maraniello, Maria Vittoria Marini Clarelli, Anna Mattirolo, Thomas McEvilley, Beatrice Merz, Gloria Moure, Hans Ulrich Obrist, Giulio Paolini, Francesca Pola, Maria Teresa Roberto, Didier Semin, Antonella Soldaini, Daniel Soutif, Angelo Trimarco, Giorgio Verzotti, Angela Vettese e Denys Zacharopoulos.
Promossa da
Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea
e Triennale di Milano
Ufficio stampa e comunicazione generali:
Electa - Monica Brognoli, Ilaria Maggi tel +39 02 21563250 imaggi@mondadori.it
Conferenza stampa venerdì 11 novembre 2011- ore 12.30
Inaugurazione venerdì 11 novembre alle ore 19
MADRE - Museo d’Arte contemporanea Donnaregina
via Settembrini 79, Napoli
Orari di apertura
tutti i giorni 10.30 – 14.30
(la biglietteria chiede un’ora prima) chiuso il martedì, gratuito il lunedì
Ingresso intero € 7 ridotto € 3,50