Circus. Al centro del progetto un video, completato da una serie di quadri fotografici. Chiude il percorso un fleebook in tiratura limitata, pensato come una visione in montaggio che scorre sul modello narrativo del video. A cura di Gianluca Marziani.
A cura di Gianluca Marziani
La vetrata d’ingresso appare oscurata e impenetrabile.
La galleria si sgancia dall’esterno stradale, creando una soglia nera.
Ci si avvicina ai vetri e alcune sottili fessure mostrano l’interno dello spazio.
Nella sala espositiva prende forma la cleptomania mentale di Marcello Maugeri.
Qui dentro c’è una cosa che si chiama CIRCUS…
CIRCUS come archetipo degli spettacoli itineranti, luogo di mescolanze e contrasti, spazio circoscritto che alimenta la molteplicità… CIRCUS come sito di navigazione liquida, spettacolo digitale che mescola e reinventa il molteplice dell’esistente…
Il progetto di Marcello Maugeri preleva, con onnivora ma ponderata cleptomania, elementi visivi nella geografia del web: immagini e informazioni di cronaca, fotogrammi o intere sequenze, suoni, opere fotografiche e pubblicazioni. La selezione e il successivo montaggio determinano la coscienza ritmica di un atto interiore, un modello narrativo che crea nuove relazioni di senso e ulteriori anime del reale.
Al centro del progetto un video. E’ il tentativo autografo di rappresentare il mondo contemporaneo nella sua complessità, instabilità e ambiguità, caratteristiche specifiche di ciò che ci sta intorno ed elementi radicati nel nostro essere, enfatizzati dalle vicissitudini del cambiamento.
Dice l’artista: “Accettare le diverse possibili interpretazioni, suggerire emozioni senza offrire una soluzione finale, considerare tutte le possibilità ma leggerne consapevolmente una sola per volta, con una comprensione che è sempre dinamica, incompleta, di superficie. Ingaggiare la mente dell’osservatore in una sfida costante. Assumersi la responsabilità di creare un’opposizione rispetto ad un determinato fine senza necessariamente doverla condividere. Annullare i confini dello spazio e del tempo…
”
Attorno al video una serie di quadri fotografici (cm100x100) che indicano le selezioni di percorso, gli stili privilegiati nel fiume liquido della vertigine bulimica.
La base elaborativa è una scomposta cleptomania visuale, una sorta di movimento circolare attorno alla fonte che fa fluire immagini su immagini, un continuum da cui l’artista pesca secondo regole proprie. La conseguente narrazione nasce da un montaggio di libere associazioni che usa la dimensione del copyleft e l’apertura semantica dei codici estetici…. …Ogni frammento determina un atto morale e delinea la personalità di Maugeri, la sua visuale sul mondo, il suo sistema di riferimenti. Il postmoderno elettronico, insomma, si plasma sullo specifico soggettivo e, a differenza del passato, non ragiona per consuetudini collettive. Si customizza sul singolo creatore che ne giustifica il senso e lo diffonde come un archetipo. Fine dei dogmi granitici, fine delle ideologie a lunga gettata; è il presente che va velocissimo e gestisce la propria velocità, la razionalizza e sistema, dando peso a quei contenuti che vivono di ossigeno elettronico.
Chiude il percorso un fleebook in tiratura limitata, pensato come una visione in montaggio che scorre sul modello narrativo del video.
CIRCUS come frangente in una catena infinita di contributi, atto rivelatorio, percorso di configurazione antica e contemporanea al tempo stesso, che produce nuovi possibili scenari espressivi.
Fuori dalla galleria, lontani dal nero dell’ingresso, riprende il CIRCUS del quotidiano.
La vita reale continua ad essere reale. E alcuni continueranno ad indagarla come un detective mediali…
Inaugurazione 12 novembre ore 18.30
Galleria Ugo Ferranti
via dè Soldati 25/a 00186 Roma
Dal Lunedì al Venerdì dalle h. 11/13 a 16
Ingresso libero