Galleria d'arte Arke'
Venezia
campo S. Samuele, 3211
041 5224372 FAX 041 5224372
WEB
Simone Del Pizzol
dal 11/11/2011 al 16/12/2011
Mart-Sab 10.30-12.30 e 16-18

Segnalato da

Alice Zannoni



approfondimenti

Simone Del Pizzol



 
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11/11/2011

Simone Del Pizzol

Galleria d'arte Arke', Venezia

Le opere di grafica e pittura presentate sono una sottile interpretazione del presente attraverso l'allegoria.


comunicato stampa

Le opere di Simone del Pizzol sono una sottile interpretazione del presente attraverso l'allegoria: sono l'espressione di un punto di vista personale che lascia spazio all'intervento intelligibile di chi osserva l'opera. Questa pluralità ermeneutica, da non confondere con la polisemia dell'arte, è la potenza poetica dell'artista che lavora su un piano strettamente individuale ma con la capacità di coinvolgere quasi “a priori” la sensibilità del fruitore dimostrando un approccio poietico di grande generosità (dote rara oggigiorno).

Quello che apparentemente si può classificare come un bestiario contemporaneo in realtà è il frutto di una ricerca profonda che si origina dalla studio della maschera come artefatto simbolico e che diventa lo stimolo per un'analisi contemporanea incarnata in uno zoomorfismo prossimo all'uomo, non tanto per una semiosi di ascendenza classica, ma per il fatto di costituire lo schermo dietro cui nascondersi. Sebbene di sapore orwelliano, la opere di Del Pizzol, non giocano sulla traslazione di uomo/animale come caratterizzazione neotenica di un homo più bestia che sapiens; l'animale, in questo caso, è inteso come escamotages per nascondere il diverso che in fondo ci appartiene e che quindi tanto diverso non è. Una critica di sapore sociale sulle dinamiche culturali e ancor prima psicologiche dell'essere umano che teme se stesso non comprendendo la ricchezza della “ripetizione differente”.

La serie calcografica in cui è rappresentato il mamuthones vuole essere una rappresentazione della paura ciò che non si conosce, della paura del diverso: non a caso una delle etimologie di maschera è “masca”, ovvero fuliggine, fantasma nero, conservando a sua volta proprio nell'uso semiotico del colore il significato di qualcosa di lontano e che si teme, un giudizio negativo (giornata nera), un aggettivo connotato da privazione (secoli bui).

Dalla metafora del mamuthones, con la sua personificazione esteticamente complessa dell'ignoto, alla trasformazione antropica in una miscellanea e disordinata genesi di sapore neo-astratto, il passo è breve ma ben compiuto dalla visione dell'artista che sulla scia creativa delle suggestioni e degli accostamenti crea un proprio linguaggio che padroneggia indistintamente con la tecnica dell'incisione e della pittura.

Così anche nella serie di lavori del ciclo “Post Historia” l'allegoria sta in una rivisitazione del graffito rupestre che diviene il motivo su cui insistere non tanto dal punto di vista formale (sebbene perfettamente integrato nell'estetica contemporanea) ma sopratutto concettuale dell'uso dell'arte: Simone del Pizzol si appropria della genesi motivazione delle antiche pitture come rito propiziatorio alla caccia e dunque connesse intrinsecamente alla sopravvivenza e al controllo della paura per farne il motivo apotropaico di una società attuale e in perenne conflitto.

In chiosa una sollecitazione a non trascurare l'aspetto tecnico delle opere che segnano un ulteriore conferma delle capacità dell'artista e del percorso evolutivo ragionato fra contenuto e forma: la padronanza assoluta dell'incisione trova conferma in uno sviluppo analogo della pittura che viene sperimentata e trattata in cavo, segnata come una lastra, letteralmente scalfita dimostrandosi più che mai consona alla riedizione attuale dei graffiti rupestri.

Del Pizzol non lavora per se stesso ma osserva il circostante per farlo proprio e restituirlo con una consapevole apertura critica sempre “relativa” e aperta alla discussione.

Inaugurazione: Sabato 23 novembre ore 18

ARKÉ Galleria d’Arte
San Samuele 3211, San Marco - Venezia
Orario: Da Martedì a Sabato: 10.30 - 12.30/ 16.00 - 18.00
Ingresso libero

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