Silenzi. Mostra fotografica tra presenza e assenza
Silenzi. Basta uno scatto e la realta' si ricopre della patina del silenzio per diventare ricordo di cio' che e' stato; quel ricordo persiste impalpabile, a volte sbiadito nei nostri pensieri, minacciato dallo scorrere del tempo. La fotografia permette il riaffiorare della memoria e, nel silenzio, ci fa rivivere il rumore di una goccia d'acqua che cade, il suono di una risata. Forse e' questo che contribuisce a creare la magia della fotografia, quel confine tra realta' e irrealta', che da spettatori ci riporta ad essere attori di quell'attimo. Il silenzio che segue lo scatto e' reso da Romualdo anche con un gioco di presenza-assenza, in cui una sedia vuota parla della persona che abitualmente la occupa, ma che non c'e'. E' allora il contesto circostante, che si tratti di uno spazio teatrale o di un cortile cittadino, a colmare l'assenza dell'uomo, cosicche' siamo noi a immaginare la sua figura, la sua voce. E quando invece si mostra il volto con le sue espressioni, entriamo in contatto col suo personale silenzio, con l'attimo estatico in cui diventa universale, vittorioso sul tempo. Si innesca, quindi, una relazione di scambio e di intima immedesimazione, in cui si svela il principio assoluto di uguaglianza. (Marialessia Ferrara). Mostra a cura di Marialessia Ferrara in collaborazione con L'Altra Babele e con il contributo di Alma Mater Studiorum. Opening lunedi' 14 novembre ore 19.