Un progetto espositivo che indaga parte del continente asiatico, mettendo in relazione tre esponenti riconosciuti che usano mezzi espressivi differenti con tre esponenti della giovane generazione.
a cura di Giorgio Viganò
E’ indubbio che il futuro del pianeta sia ormai fuori dall’Europa e dagli stessi Stati Uniti: non a caso, da almeno un decennio, economisti e sociologi parlano di BRIC (Brasile, Russia, India, Cina) e di CINDIA (Cina, India). Luoghi, questi ultimi di una civiltà millenaria, ma che solo poco più di sessant’anni fa erano ancora colonie o imbrigliati e frenati da un sistema pressoché feudale.
Ripercorrendo a ritroso la storia dell’arte si nota che, quasi sempre, lo sviluppo delle espressioni artistiche e’ stato legato ad una crescita economica-commerciale ed espansionistica di singole nazioni o territori; e una volta declinato il modello di sviluppo su cui si basa l’espansione, viene meno anche la proposta artistica.
Oriente : Generazioni a confronto. Un progetto espositivo che indaga, certamente in modo parziale e limitato, parte del continente asiatico, mettendo in relazione tre maestri internazionalmente riconosciuti e consacrati, che usano mezzi espressivi differenti (Araki la fotografia, Kusama essenzialmente la pittura, Kawamata l’istallazione), con tre esponenti della giovane generazione (Chen Gong la pittura, T Yong Chung e Wu Feng la scultura e l’istallazione).
Sei artisti chiamati a rappresentare Giappone, Cina e Korea, territori di quel ben più vasto continente che raccoglie circa la metà della popolazione del pianeta e che negli ultimi anni si sta proponendo come maggior propulsore dell’economia mondiale.
Oriente : espressione differente del fare arte, con riferimenti culturali spesso lontani dai canoni e dalle consuetudini occidentali; anche se, nell’ultimo decennio, in un mondo reso sempre più multiculturale, spesso i linguaggi si mescolano, si confondono e si integrano in modo tale che diviene talvolta arduo distinguere la provenienza e la “tipicità” della produzione artistica.
Permane comunque, soprattutto nelle generazioni più anziane, una evocazione e tradizione altra, un imprinting sottostante che approccia la processualità dell’opera in maniera distinta, con relazione e pratiche formative di un luogo culturalmente distante e diverso.
Inaugurazione 18 novembre ore 18.30
GalleriaCart
Via Sirtori 7 Monza
Martedì- Sabato : 15,30- 19,30
Ingresso libero