Figurazione-Substituzione. Tramite essenziali installazioni post-minimaliste l'artista riattiva una serie di informazioni riguardanti l'emigrazione lucchese tra Sette e Novecento. La mostra inaugura l'attivita' del nuovo no-profit per l'arte contemporanea.
Con la mostra a Lucca di Nora Schultz si inaugura l’attività di Pavillon, nuovo
progetto no-profit per l’arte contemporanea.
"Figurazione-Substituzione", titolo della mostra, riattiva una serie di informazioni
riguardanti l’emigrazione lucchese tra sette e novecento, una delle cui caratteristiche
era la produzione di sculture di gesso, autoprodotte dai cosiddetti figurinai e vendute
per strada in tutto il mondo.
La manifattura delle cosiddette figurine di gesso comprendeva copie in piccolo
formato di statue antiche e moderne, medaglioni, statue di santi, presepi, busti di
politici e regnanti, di personaggi letterari o di animali, etc. – da cui l’appellativo ai
migranti di Gipskatter o Image sellers. I gessi erano trasportati dentro canestri o
caricati su una tavola di legno chiamata galera da portare sulla testa: un utensile che
consentiva di salvaguardare i fragili pezzi di gesso e di esporli per la vendita
itinerante.
Nora Schultz lavora con materiali eterogenei trovati o, come ella scrive, confiscati nei
diversi contesti in cui opera. All’interno di essenziali installazioni post-minimaliste,
l’oggetto, così decontestualizzato, diventa una sorta di enigmatico e dubbio testimone
della propria storia, assumendo nello stesso tempo valenze allegoriche o allusive.
Attraverso la sospensione dell’istanza allusiva, il lavoro dell‘artista acquisisce una
sorta di potenzialità energetica che una più esplicita enunciazione avrebbe disperso.
In questo modo investiga l’azione diretta dell’opera sull’osservatore, il quale viene
implicato nel processo di interpretazione, all’interno di un lavoro che si costruisce
talvolta come una sorta di stazione esplorativa. Un luogo dove ogni volta quella sorta
di patto tra opera, artista, osservatore e contesto viene rinegoziato.
NORA SCHULTZ
(Frankfurt am Main, 1975)
Ha studiato alla Städelschule di Francoforte e vive a Berlino. Borsista vincitrice del Premio annuale
di Villa Romana, risiede a Firenze da gennaio a dicembre 2011.
Il suo lavoro è stato esposto in numerosi musei e gallerie di livello internazionale, tra cui il
Kunstverein di Colonia, Sutton Lane (Londra), Dependance (Bruxelles), Franco Soffiantino (Torino) e
Isabella Bartolozzi (Berlino).
Inaugurazione:sabato 19 novembre 2011 dalle 17 alle 20, domenica pomeriggio 20 novembre dalle 15 alle 19.
Pavillon
via A. Mordini, 64 - Lucca
Su invito o su appuntamento
Ingresso libero