Francesca Spiller - Galleria Carla Sozzani
Un'ampia selezione di immagini vintage realizzate negli anni tra il 1923 e il 1937, periodo in cui l'artista si dedico' alla fotografia di moda lavorando per le edizioni Conde' Nast come responsabile delle riviste Vogue e Vanity Fair.
Edward Steichen è una delle figure più prolifiche, influenti e controverse della storia della fotografia. Affermato e riconosciuto pittore e fotografo a livello internazionale, nel 1923 è nominato responsabile della sezione di fotografia delle edizioni Condé Nast in particolare delle riviste Vogue e Vanity Fair, una delle posizioni più prestigiose ed ambite nel campo della fotografia commerciale.
Sebbene questo incarico andasse contro il nobile principio “l’arte per l’arte” abbracciato dal suo mentore il fotografo Alfred Stieglitz, Steichen decise di cogliere questa opportunità dopo aver concluso che la natura della fotografia è di essere utile: "Ho voluto lavorare su commissione, come un ingegnere,"
Nei quindici anni successivi, grazie alle possibilità e al prestigio conferito dall'impero Condé Nast, Steichen realizzò un'opera di ineguagliabile brillantezza, il suo straordinario talento e le sue eccezionali energie riuscirono ad enfatizzare e rendere affascinante la cultura contemporanea e le sue personalità— nella politica, letteratura, giornalismo, danza, teatro, musica, moda, opera e cinema.
Nessun altro fotografo ritrattista avrebbe potuto confrontarsi con Steichen per il numero di audaci e coinvolgenti studi che produsse per Vanity Fair e Vogue. Chi altro poteva vantare di aver fotografato molti dei migliori registi al mondo, attori, attrici, pittori, atleti, drammaturghi, produttori, poeti, giornalisti, ballerini, cantanti, scrittori?
Negli anni venti e trenta, Steichen creò un nuovo stile della fotografia di moda, che fino ad allora era stata un’incoerente e pittorica espressione, non al passo con la filosofia modernista sostenuta dagli stessi stilisti attratti dalle avanguardie del tempo. L’esposizione diretta di Steichen alle nuove correnti artistiche a livello internazionale e la sua naturale ed eclettica inclinazione lo resero l’ideale interprete della moda nel mondo della fotografia. Il suo stile innovativo, dettagliato ed illuminato ha rivoluzionato la fotografia di moda ed è ancora oggi presente nelle fotografie dei suoi discendenti quali George Hoyningen-Huene, Horst p. Horst, Richard Avedon, Robert Mapplethorpe e Bruce Weber.
L'elenco completo dei ritratti di Steichen stupisce per la sua varietà. Tra più di mille soggetti fotografò i registi Cecil B. De Mille, Ernst Lubitsch, Irving Thalberg, Josef von Sternberg e Walt Disney; tra gli attori, Gary Cooper, Maurice Chevalier, Harold Lloyd, W.C. Fields e Rudolph Valentino; tra le attrici, Greta Garbo, Shirley Temple, Gloria Swanson, Claudette Colbert, Marlene Dietrich e Fay Wray; tra i pittori, Henri Matisse e Georges Rouault; tra gli scrittori, Thomas Mann, George Bernard Shaw, W.B. Yeats, e.e. cummings, Luigi Pirandello e Colette; tra i ballerini, Martha Graham, Ruth St. Denis e Fred Astaire; tra i musicisti, Igor Stravinsky, Leopold Stokowsky, Vladimir Horowitz e George Gershwin; fra gli statisti, Winston Churchill, Franklin Delano Roosevelt e Herbert Hoover; tra gli atleti, Jack Dempsey e Suzanne Lenglen; tra i giornalisti Clare Booth Luce, Walter Winchell e Walter Lippmann. Spesso nei ritratti di attrici ed artiste c’è un chiaro riferimento alla moda: Colette indossa abiti di Chanel; Hepburn di Schiaparelli, Swanson di Chanel. Ciò che colpisce oggi, circa settantacinque anni più tardi, è la versatilità del suo approccio. Steichen non guardò mai indietro, anzi costantemente riuscì a trovare nuovi e privilegiati modi per fotografare le sue modelle e i loro abiti. Un critico ammirato ha sostenuto che per essere fotografato dal maestro doveva essere "Steichenized".
A cura di Todd Brandow, William A. Ewing e Nathalie Herschdorfer
Immagine: 1577, Edward Steichen, Gloria Swanson, 1924, © 1924 Condé Nast Publications, New York
Inaugurazione sabato 19 novembre 2011 dalle ore 15.00 alle ore 20.00
Galleria Carla Sozzani
Corso Como 10 – Milano
Orari: martedì, venerdì, sabato e domenica, ore 10.30 – 19.30, mercoledì e giovedì, ore 10.30 – 21.00, lunedì, ore 15.30 – 19.30
Ingresso libero