Una serie di lavori realizzati espressamente per la mostra durante un periodo di residenza dell'artista a Bergamo. Lenzuola, manichini e spray colorati, i materiali che solitamente Lynch utilizza, concorrono alla messa in scena del mistero, dell'ironia, di una sorprendente magia.
A cura di Stefano Raimondi
“Brendan Lynch ha ricercato un’essenza nei vessilli dell’idiozia che marchia gli stereotipi anti-
estetici sottesi alla nostra società contemporanea.
In questa mostra, non si focalizza su nessuna particolare bellezza o potere estetico nei materiali
astratti associati a certi gruppi generalizzati come i tonti, gli operai edili e gli studenti delle scuole
superiori. Piuttosto, incanala il meccanismo della distrazione, allontanandosi totalmente da
qualsiasi tipo di accentramento dell’attenzione, in un’esplorazione quasi casuale
fondamentalmente ritenuta meritevole. Nella sua abilità di capitalizzare questo abituale pilota
automatico dell’azione compulsiva attraverso il suo concreto fare arte, Lynch riesce a distillare la
metafora del pensatore ozioso in verità grezze, comiche e quasi come in un diorama.
Il cliché e l’ironia delle illustrazioni di Isaac Newton sotto il melo non si allontanano molto dalla
traduzione di Lynch di un generico viaggio con l’acido come l’involucro tie-dye per le repliche
umane più prodotte in massa: i manichini. La struttura di insistente banalizzazione dello zaino
Jansport realizza un’irresistibile presenza nella ripetuta stupidità. Riempito con la classica
concezione astratta di ogni studente del pesante contenuto del suo zaino – candido cemento e cocci
di vetro – sono spruzzati con la più dozzinale di tutte le allusioni al potenziale estetico e metafora
di tutta l’insulsaggine: il glitter.
Nell’impiego raffazzonato di gesso Lynch suggerisce una brutale mancanza di consapevolezza di
qualsiasi possibilità di malfermo tentativo, perdonato e risolto semplicemente e sinceramente con
la premeditazione rivelata nello smalto del rivestimento protettivo. Questo è il suo costante trionfo.
Le risposte ci sono sempre; afferrate e soddisfatte prima, poi dimenticate grossolanamente, ma non
ingannevolmente, sotto strati di indulgente, apparente mancanza di gusto. E’ qui che i commenti
risuonano e la sua correttezza è così unica e così coerente. Ed è qui, per essere onesti, che quella
particolare bellezza e potere estetico si confrontano con noi ogni volta.”
Zachary Susskind
Nato a Los Angeles nel 1985, Brendan Lynch vive e lavora a New York, dove è attivo
nell’associazione di artisti The Still House Group (www.enterstillhouse.com). Per la sua prima
personale assoluta, Brendan Lynch presenta una serie di lavori realizzati espressamente per la
mostra durante un periodo di residenza a Bergamo. Lenzuola, manichini e spray colorati, i materiali
che solitamente utilizza, concorrono alla messa in scena del mistero, dell’ironia, di una sorprendente
magia.
Selezione delle mostre: New York Minute, Garage Center for Contemporary Culture, Mosca, 2011;
It Ain't Fair, OHWOW, Miami, 2010; Press Release, Martos gallery, New York, 2010; While it
Lasts, Still House studio, New York, 2010; Still House, Rental Gallery, New York, 2009; The
Open, Deitch Projects, Long Island City, NY, 2009.
Inaugurazione: sabato 26 novembre 2011 alle ore 18.30
Thomas Brambilla
Via Casalino 23/25 - Bergamo
Orari: Mar-sab 14-19
Ingresso libero