Icons Unplugged. Libri di preghiera, cartoni per scenografie, teloni di camion, antiche fotografie e stampe sono i supporti sui quali Pignatelli interviene con la pittura ed elementi polimaterici, realizzando opere di grande formato. Punto di partenza sono i capolavori della scultura greco-romana classica ed ellenistica, e rivisitazioni del mito Piranesi.
Un appuntamento importante apre la stagione espositiva dell'Istituto Nazionale per la Grafica: dal 1 dicembre le sale dello storico Palazzo Poli ospiteranno le opere di Luca Pignatelli.
L'artista milanese, giunge a Roma, dopo i successi di Firenze, Nizza, Napoli e New York, con immagini prese in prestito dal passato contaminate da innovazioni iconografiche e tecniche. Libri di preghiera, cartoni per scenografie, teloni di camion, antiche fotografie e stampe sono i supporti sui quali Pignatelli interviene con la pittura ed elementi polimaterici, realizzando opere di grande formato oltre che di grande suggestione emotiva. Punto di partenza sono i capolavori della scultura greco-romana classica ed ellenistica, ma anche rivisitazioni del mito Piranesi, le cui matrici (più di 1000 opere) sono conservate nella Calcoteca dell'Istituto.
L’opera di Luca Pignatelli genera un campo di tensione fra prossimità e distanza. La sua archeologia degli sguardi evoca la celebre immagine novecentesca dell’Angelus Novus che nella bufera si protende verso il futuro con il viso rivolto al passato. Per noi che siamo vacillanti, ci dice l’opera dell’artista, le icone della scultura classica sono il promemoria di un equilibrio perduto e perturbante, e le ferite e le crepe della città di Piranesi annunciano i segni della minaccia e dell’imminenza della bufera. (Salvatore Veca, in catalogo).
Per Luca Pignatelli pittura non è soltanto il territorio dell’immagine, ma una rete complessa di strutture e anomalie in grado di determinare lo stile e il linguaggio dell’artista. Nel suo lavoro confluiscono tutti gli interrogativi e i quesiti lasciati aperti dal “caso pittura nell’era delle avanguardie “. E’ interessato a un’operazione di memorie di superficie che trasudino vita ed esperienza, perché la pittura è, soprattutto, pelle.(Luca Beatrice, in catalogo).
Ad arricchire l’esposizione, Atlantis, una riflessione sulla civiltà occidentale in centinaia di carte intelate, cui si aggiungerà un ciclo di opere grafiche realizzato dall’artista nella stamperia dell’Istituto, in collaborazione con lo stampatore Corrado Albicocco di Udine. La presenza di Albicocco, col quale in passato Pignatelli aveva prodotto delle sperimentazioni con la tecnica della maniera allo zucchero, (una tecnica grafica altamente pittorica) consente all'Istituto di mantenere viva l'attenzione sull'attività delle stamperie italiane che hanno contribuito a scrivere la storia dell'arte contemporanea. Ma la mostra costituisce soprattutto l'occasione per riflettere, ancora una volta, sulla tendenza ad ultilizzare diversi linguaggi espressivi travalicando i confini delle varie discipline, da un punto di osservazione privilegiato quale quello dell'Istituto Nazionale per la Grafica che per vocazione si occupa dell'elaborazione dell'immagine, dall'invenzione, alla riproduzione, alla traduzione in tutte le declinazioni tecniche (disegno, incisione, fotografia, video e così via).
La mostra è accompagnata dal film di Daniele Pignatelli, HOPE2 prodotto da Art’n Vibes e Collaterals Films e dalla pubblicazione edita da Umberto Allemandi, con testi di Luca Beatrice, Marina Fokidis, Maria Antonella Fusco, Antonella Renzitti e Salvatore Veca.
Luca Pignatelli (1962) ha partecipato alla Biennale di Venezia nel 2009, dopo avere esposto nello stesso anno al Mamac di Nizza. Dalla fine degli anni ’90 l'opera di Luca Pignatelli, ha avuto numerosi riconoscimenti: tra le sue ultime mostre personali l’esposizione al Teatro India a Roma, e al Mann di Napoli (2007), due allestimenti a New York alla Annex Plus – White Box e alla Ethan Cohen Fine Arts (2006), la mostra alla Galerie Daniel Templon a Parigi (2005), la personale alla Galerie Mudimadue a Berlino (2005). Nel 2007 Pignatelli è stato invitato a numerose mostre collettive, tra le quali Opere scelte, al MACRO di Roma e Arte Italiana 1968-2007. Pittura, a Palazzo Reale a Milano.
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Immagine: Luca Pignatelli, Sculture 5120, 2011
Anteprima stampa: mercoledì 30 novembre 2011 ore 11,30
Inaugurazione 1 dicembre ore 17.30. Sala Dante
Istituto Nazionale per la Grafica – Palazzo Poli
via Poli 54 Roma
Orario 10.00 – 19.00. Chiuso lunedì
Ingresso gratuito