Presentazione della nuova opera video Trueman accanto a una selezione di opere che spaziano dalla scultura alla manipolazione fotografica.
Saranno esposte alcune opere che spaziano dalla scultura alla manipolazione fotografica.
Per l’occasione verrà presentata una nuova video-opera, Trueman, in cui Maria Cristina Finucci mostra alcune sequenze di un noto film per il quale ha elaborato un protocollo di comprensione alternativo: le immagini sono private di una delle tre dimensioni spaziali e nella manipolazione risulta alterato anche il supporto sonoro.
Finucci usa con disinvoltura il materiale filmico prodotto da altri assoggettandolo alle proprie intenzioni: lo riduce in unità minime con le quali forma delle nuove frasi che combina assieme come fossero accordi musicali; come versi in una poesia in cui le ripetizioni hanno la stessa funzione della metrica.
In continuità con il discorso iniziato nel 2010 con la precedente mostra personale al Lu.C.C.A.Museum dal titolo Paradigmi, nel video Trueman l’artista prosegue con il linguaggio della video-arte esplorando i processi mentali che l’uomo utilizza per decodificare gli stimoli sensoriali e ne sottolinea i limiti.
Nella sua ultima opera, come nelle precedenti, Finucci lavora per grandi contrasti: parte da un ragionamento lucido e razionale e, attraverso le immagini in movimento suggestive e coinvolgenti, arriva a toccare le corde recondite della percezione proiettando lo spettatore verso stati d’animo inesplorati.
Il contatto con questi squarci di realtà superiori porta a ragionare sull’inadeguatezza della mente umana e della logica nel confronto con i grandi misteri dell’universo. Le parole del teorico dell’iperspazio a cui Finucci si è ispirata, Charles H.Hinton (1853-1907), nel suo Many Dimensions (1885), indicano il senso attraverso cui lo spazio debba essere conosciuto: con il cuore e non col cervello.
Vernissage: 30 Novembre ore 18.30
Baker&McKenzie Office
Theatinerstrasse, 23 - Munich
Ingresso libero