Un mestiere al servizio della Natura. In mostra oltre 60 esemplari di animali, deceduti per cause naturali o accidentali oppure provenienti da sequestri a bracconieri che, grazie a questa tecnica, sembrano quasi "riacquistare nuova vita".
L’arte della tassidermia, un mestiere al servizio della natura. Oltre 60 animali , deceduti per cause naturali o accidentali e che hanno trovato una seconda vita nei musei di storia naturale,raccontano un mestiere antico e poco conosciuto
Il Museo Civico di Zoologia – sempre attento alle tematiche della natura ed in particolare
della vita degli animali – rivela i segreti dell’antica tecnica di conservare reperti zoologici,
con la mostra “L’arte della tassidermia. Un mestiere al servizio della natura”, dal 2
dicembre 2011 al 15 aprile 2012, promossa da Roma Capitale, Assessorato alle Politiche
Culturali e Centro Storico e ideata da Maurizio Gattabria.
In mostra oltre 60 esemplari di animali, deceduti per cause naturali o accidentali oppure
provenienti da sequestri a bracconieri che, grazie a questa tecnica, sembrano quasi
“riacquistare nuova vita”, se non altro per la morbidezza delle loro forme e la vivacità
dello sguardo.
La tassidermia. Una parola che deriva da taxis e derma, che in greco significano mettere in
posizione la pelle. E’ infatti la sola pelle con il pelo (o le penne o le squame) che, dopo un
trattamento con particolari sostanze chimiche, viene posizionata su un corpo artificiale
costruito seguendo fedelmente le forme e le dimensioni dell’animale.
Una pratica
misteriosa ed affascinante utilizzata in passato soprattutto dagli esploratori durante i
loro lunghi viaggi in terre lontane alla ricerca di specie ancora sconosciute. Una volta
raccolti gli animali destinati allo studio, per impedirne il disfacimento delle pelli,
venivano trattati con particolari tecniche tassidermiche. Tali reperti sono ancora oggi
conservati nei musei di storia naturale di tutto il mondo, dove costituiscono un patrimonio
prezioso per tutta la comunità ed in particolare per intere generazioni di naturalisti.
Nella Sala della Balena del Museo Civico di Zoologia ci si potrà imbattere nei lupi
recuperati dal Corpo Forestale dello Stato oppure in Romeo e Giulietta, la romantica
coppia di condor delle Ande vissuti in quello che un tempo era il Giardino Zoologico, a
cui erano stati donati da Mussolini che li aveva ricevuti dal Governo Cileno all’inizio degli
anni Trenta. Due animali longevi che avevano superato i 70 anni di età (considerato che
l’età media di un condor è 40 anni) e che, fedeli al loro amore, sono morti nel 2002 a pochi
mesi di distanza l’uno dall’altra. O la tenerezza della tigre e il suo cucciolo, deceduti in
uno zoo e preparati da un esperto tassidermista toscano, che lavora anche per molte
istituzioni museali italiane
Una mostra particolare, nuova, coinvolgente che, nelle sue molteplici sfaccettature,
racconta il rapporto tra uomo e animali attraverso il tempo. La stanza dei trofei del primo Novecento, ad esempio, ricorda quando l’uomo era cacciatore e gli animali semplici prede da esibire.
Per chi vuole saperne di più sulle tecniche di base sono state allestite delle vetrine che le
illustrano attraverso alcune preparazioni tassidermiche di uccelli e mammiferi.
La tassidermia come un’arte, ed ecco che vengono esposte alcune preparazioni – molte
delle quali premiate a livello internazionale – che richiedono buona manualità, conoscenze
anatomiche e senso artistico ma, ancora di più, passione e rispetto per gli animali.
O il confronto scientifico che vede la preparazione di un giovane gorilla, realizzata negli
anni Cinquanta del secolo scorso, messa a confronto con quella recente di Romeo e
Giulietta.
Piccole grandi storie che si intrecciano al Museo di Zoologia: la piccola storia di un
toccante messaggio in bottiglia, nascosto da un tassidermista nella testa di leone marino,
inserita in una storia molto più grande come quella della Seconda Guerra Mondiale.
Dunque una figura fondamentale, quella del tassidermista, all’interno di un Museo di
Storia Naturale in quanto, grazie alla sua professionalità, è possibile recuperare un
animale per le finalità proprie di un museo scientifico, quali la conservazione, lo studio e
l’esposizione a scopo divulgativo degli esemplari.
La mostra permette a tutti – addetti ai lavori e non - di partecipare ai “segreti” di questo
mestiere antico e, ancor di più, nobile, per il quale oggigiorno non esistono scuole di, se non altro per la morbidezza delle loro forme e la vivacità dello sguardo. Formazione in Italia e che, come per le arti di una volta, si impara “a bottega” da qualche
professionista disposto a condividere le sue conoscenze.
A tale proposito la mostra è collegata ad un convegno nazionale (Museo Civico di
Zoologia 1-3 dicembre 2011) - che vede tuttavia anche la partecipazione di illustri ospiti
stranieri – nel corso del quale saranno discussi diversi aspetti della tassidermia legati alle
tecniche (antiche e nuove) di conservazione, finalizzate alla ricerca e alla comunicazione
museale.
“Quando un animale muore e niente di esso viene conservato, muore due volte. E la seconda è per
sempre”. Lo dicono i tassidermisti. In questa mostra si cerca di raccontare la seconda vita
nel rispetto della prima.
Informazioni 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 21.00)
Promossa da: Assessorato alle Politiche Culturali e Centro storico di Roma Capitale
Con il contributo di: Regione Lazio
Con il patrocinio di: ANMS Associazione Nazionale Musei Scientifici
Realizzazione di: Museo Civico di Zoologia; D’ART di Massimiliano Lipperi
Sponsor Sistema Musei in Comune: Banche tesoriere di Roma Capitale: BNL Gruppo BNP Paribas, Unicredit, Banca Monte dei Paschi di Siena; Finmeccanica; Gioco del Lotto; Vodafone;
Sito web www.museodizoologia.it
Servizi museali: Zètema Progetto Cultura
Con il contributo tecnico di Atac; La Repubblica
Ufficio Stampa Zètema Progetto Cultura - Patrizia Bracci p.bracci@zetema.it ufficiostampa@zetema.it, www.zetema.it
Museo Civico di Zoologia
via Ulisse Aldrovandi, 18 Roma
Orario: tutti i giorni (escluso il lunedì) 9.00 -19. La biglietteria chiude alle ore 18.00
Biglietto intero € 7, ridotto € 4,50
Per i cittadini residenti nel Comune di Roma (mediante esibizione di valido documento che attesti la residenza) intero € 6, ridotto € 3,50