Forme del frammento analogo. Per l'esposizione sono proposti al pubblico opere in cui il design si fa gioiello, per un totale di 40 lavori. Accanto ai gioielli vengono esposti bozzetti inediti, testi, disegni e schizzi.
Elviro Di Meo e Antonio Rossetti. Forme del frammento analogo: una mostra in cui vengono
esposte quaranta opere, in cui il design diventa gioiello. Gioielli che vengono esposti insieme
a bozzetti inediti, testi, disegni e schizzi, a partire dal 3 dicembre fino al 22 gennaio 2012 nella
Galleria laRinascente di Padova. Una mostra che rientra nel programma del RAM – Ricerche
Artistiche Metropolitane, il contenitore culturale che si propone di approfondire le forme
espressive della contemporaneità.
La struttura finestrata in vetro chiaro de laRinascente, un manufatto della contemporaneità
che si presta a un costante confronto tra architettura e design, ben si adatta all’opera dei due
designers, architetti di formazione, che amano nella creazione di gioielli ispirati al nostro tempo
una contaminazione stilistica plurale ed eterogenea.
“La mostra” – dice l’Assessore alla Cultura del Comune di Padova, Andrea Colasio – “si
colloca nel solco della grande attenzione che Padova riserva all’innovazione e alla ricerca
nel campo dell’oreficeria contemporanea. Nei gioielli di Elviro Di Meo e Antonio Rossetti
risulta evidente l’approccio al design inteso come impegno progettuale ispirato ai valori del
linguaggio architettonico”.
Per Mirella Cisotto Nalon, curatrice della mostra nei gioielli di Di Meo e Rossetti “cubi, sfere,
cilindri, moduli vari si aggregano l’un l’altro sovrapponendosi in composizioni ardite ma pur
sempre lineari ed essenziali, chiare e pulite. Il lavoro parte da uno schizzo, quindi la forma si
delinea, prende corpo e identità in un processo che potrebbe anche non avere fine, ma che poi
si coniuga con la materia scelta, con l’emozione di un colore, dando concretezza e contenuto
all’idea che divengono perciò vere e proprie metafore di storie diverse. La ricerca si carica
di contenuti storico-filosofici indagando il significato del dualismo tra finito e infinito, tra il
profondo e il nascosto, l’essenza dell’essere e l’apparente.”
Lo studio dei due architetti parte frequentemente dal concetto di “frammento” considerato come
elemento analogo al tutto. Una delle serie di gioielli s’ispira in particolare al giardino veneziano
di Palazzo Querini Stampalia di Carlo Scarpa: Omaggio a Carlo Scarpa. L’Architettura oltre
il segno. In essa viene interpretato un frammento che intende celebrare la poetica raffinatezza
delle soluzioni, il misurato e ricercato accostamento tra elementi nuovi e antichi, l’armonia
delle proporzioni, i valori di luce e colore che da sempre hanno caratterizzato l’ambiente
lagunare.
Equilibrio estetico e una forte attenzione al pensiero storico-filosofico, sono gli elementi che
accompagnano la matrice stilistica dei due artisti, orientata anche al fashion design che ha
come esito la concezione che la preziosità del gioiello risiede nella ricerca progettuale e non nel
prodotto.
La cura della mostra e del catalogo è di Mirella Cisotto Nalon. Il catalogo, edito da
Imprimenda, presenta contributi di Mirella Cisotto Nalon, Renato De Fusco, Elviro Di Meo e
Antonio Rossetti
Ufficio Stampa: Studio Lavia – Pd - tel. 049.8364188 || info@studiolavia.it
INFO: Comune di Padova - Settore Attività Culturali - Servizio Mostre tel. 049 8204563
serviziomostre@comune.padova.it - http://padovacultura.padovanet.it
Inaugurazione venerdì 2 dicembre ore 18
Galleria laRinascente
Piazza Garibaldi Padova
Ingresso libero