Linea d'ombra - Sull'utilita' e il danno della storia. La caratteristica portante dei suoi dipinti e' l'uso di pigmenti fluorescenti per raccontare emozioni e sentimenti articolati in diversi temi: filosofia, religione, Africa.
indirizzo di saluto Esther Basile
Istituto Italiano per gli Studi Filosofici
con il patrocinio del
Comune di Napoli e Assessorato alla Cultura
Fondazione Forum Universale delle Culture 2013
Istituto Italiano per gli Studi Filosofici
Durante la serata inaugurale si assisterà alla performance dell’attrice Claudia Pellegrini che leggerà alcuni brani di Nietzsche e Conrad . Artista pluridisciplinare
Roberta Basile, versatile intellettuale napoletana laureata in filosofia, esprime la propria creatività in vari ambiti artistici, dalla poesia alla critica letteraria. Ha esposto le sue opere a Berlino, Ancona , Bruxelles, Roma, Brugge, New York, Palermo, Basilea, Napoli.
Il titolo della mostra che è appunto: linea d’ombra ispirato al grande Conrad mentre il sottotitolo sull’utilità e il danno della storia è di Nietzsche :
(“ Allora l’uomo dice
In questa nuova serie di lavori della Basile, la caratteristica portante dei colori si giocherà su opere aventi una lettura bilaterale data dal colore fluorescente, il quale al buio darà una diversa linfa all’opera, che vivrà di luce propria. Inoltre l’opera giocherà proprio sull’ altra faccia della vita, quella della possibile duplice visione/lettura della storia.
Sono opere che raccontano emozioni e sentimenti: pace, rivoluzioni, misure e dismisure, Corsi e ricorsi. Roberta Basile esamina le coscienze della massa, come anche del singolo uomo, mediante una visione binaria globale dove ascesi e concretezza diventano i punti di unione e di forza della sua ricerca espressiva.
Il progetto prevede un excursus tra i temi: filosofia, religione, Africa e ‘oltre’
Nella serie oltre, in particolare, si materializzano concetti e simbologie tramite la gestualità dei segni e delle tonalità cromatiche. Determinante ed esemplare è in tal modo l’equilibrio formale dei segni sovrapposti sulla tela. Nulla passa sotto silenzio: dalla polemica socio-politica, ai più recenti riferimenti naturalistici e ambientalistici, fino all’invito a usare la ragione per rimanere a galla, sottraendosi al caos.
Domande sull’evasione di un’arte che, nell’insieme del suo essere, è principio commisto di poesia, filosofia e religione che ricerca, dunque, di un archetipo (di stampo junghiano). Nella serie filosofia l’artista pone la domanda sull’essenza dell’essere degli Stati, sulla nuova era che si presenta e sulla necessità che si avverte nel mondo intero di un’unione reale e profonda che non può più basarsi meramente su un’etica economica a danno degli esseri o degli stati più deboli.
Le creazioni dell’artista napoletana vanno oltre, facendo rivivere e diffondendo stralci significativi del pensiero di filosofi come Platone, Heiddeger, Jonas e poeti come Laing. Nella serie religione si assiste alla ricerca del risveglio dell’ uomo nuovo, che richiama alla memoria il bene comune della terra e delle forze che bisogna lasciare emergere per l’emancipazione (o evoluzione) a favore del bene. Utopia che deve essere vista come modello cui ispirarsi e non come qualcosa di irrealizzabile.
Lascia così allo spettatore porre la domanda sul senso della storia e, dunque, sul dovere che ogni essere vivente deve avere rispetto al mondo. Cerchiamo di ri-creare per i posteri l’unione tra individuo e ambiente attraverso il coraggio di una nuova lotta spirituale: una rivoluzione umana.
Nella serie africa l’artista vuole analizzare l’essere di una civiltà che, nella sua mutazione, divenga simbolo di rinascita e terra dove noi “stati educati” dovremmo portare quel senso di civilizzazione tanto agognato.
La storia ha dimostrato e dimostra quanto un singolo individuo possa tramutare le sorti del mondo nel bene o nel male. Sarebbe utile comprendere pienamente il termine individualismo: esso, ottenuto dopo secoli di dipendenza, da un lato restituì all’uomo il suo centro, dall’altro lo condusse all’odierno puntino di egocentrismo. Oggi assistiamo ad un nuovo passaggio epocale, che mira a ricondurre l’uomo, oramai sicuro del suo egocentrico potere, a baricentro dell’universo, o meglio risvegliarlo ad un Sé. I filosofi di ultima generazione ci hanno avvisato di ciò che sarebbe sopraggiunto se fosse stata seguita la strada di uno sfrenato capitalismo e di una velocità dei tempi:l’uomo non sarebbe riuscito a seguire se stesso.
Di lei Renata Caragliano ha scritto: viene da pensare all’uso delle tautologie, caustiche enunciazioni di “verità assolute”, del concettuale americano Joseph Kosuth. Non solo la sperimentazione verbale e visiva diventa protagonista di diversi movimenti artistici per tutto il novecento […] del “Gruppo63” nelle sperimentazioni New Dada, della Pop Art e del Nouveau Realismo […]. Sono tante pagine del sapere strappate e ricomposte in un palinsesto visivo che come tanti specchi rimandano a contenuti sociali politici e religiosi […]. E’ una pittura quasi mistica quella proposta dalla Basile che si serve della grafia per riscrivere il suo libro dedicato alla storia del mondo.
Rosi Ranieri ha scritto: Contemplative rinascite:” La grafia segnico-espressiva di Roberta Basile […] viene da lei elevata verso una forma spirituale comunicativa. […] Linguaggi incisivi si stagliano così su nitidi e puliti sfondi tonali, per delinearsi nel movimento della stesura grafica, dove la potenza artistica della scrittura si equivale alla forza rappresentativa della pittura. Si manifestano contenuti sociali e riflessioni esistenziali, recuperando antichi valori e tradizioni. Sembrano realizzazioni di opere architettoniche realizzate dalla grafia stessa del linguaggio e dalla bellezza estetica espressa dal carattere segnico.
Claudia Pellegrini
Ha studiato con Bobby Mc Ferrin, Shawn Monteiro, Donna Mc Elroy, Carl Anderson, Cinzia Spata, Carolina Brandes, Riccardo Biseo, Annamaria Di Marco, Andrea Polinelli, Jean Paul Denizon, Tapa Sudana, Marcelo Vernego
attrice (Reading per “L’altra Penelope”, presso ILA e varie librerie, Non stiamo mica insieme di C. Pellegrini e P. Serra, A memoria do oceano di P. Serra,E’ morto Frank Sinatra di G. Tocci, Sogni di notte di Materiaviva performance, Pane e Olio: storie con tutto un altro sapore del Naufragarmedolce, La lezione di E. Ionesco, Marathon di G. Sepe, Siddharta2000 di H. Yamanouchi, Trittico profano di M.Francia, e altri
allestimento arch. Giancarmine Basile
fotografia Alice Serra
inaugurazione 9 dicembre ore 17,00-19,15
Castel dell'Ovo
via Eldorado, 3 (presso via Partenope - borgo marinaro) - Napoli
aperto tutti i giorni dalle 11.00 alle16.30 festivi 11.00-13.00