Giacomo Balla
Franz von Bayros
Adriana Bisi Fabbri
Andrea Chisesi
Giuliana Cuneaz
Marcel Duchamp
Lucio Fontana
Grazia Gabbini
Robert Gligorov
Abel Herrero
Roy Lichtenstein
Luigi Maio
Lazhar Mansouri
Piero Manzoni
Alberto Martini
Bruno Munari
Giuseppe Penone
Marinella Pirelli
Pietro Pirelli
Karl Prantl
Man Ray
Odilon Redon
Auguste Rodin
Omar Ronda
Mimmo Rotella
Maia Sambonet
Alberto Savinio
Andreas Serrano
Henri de Toulouse
Lautrec
Andy Warhol
Tom Wesselmann.
Pietro Bellasi
Martina Mazzotta
Identita' e bellezza fra arte e scienza. La mostra e' strutturata in un percorso di 6 sezioni che affrontano in termini transdisciplinari il tema della pelle e dell'identita' femminile. Tra gli artisti in mostra: Marcel Duchamp, Lucio Fontana, Robert Gligorov, Piero Manzoni, Bruno Munari, Giuseppe Penone, Andres Serrano, Henri de Toulouse-Lautrec...Tavole, manoscritti, foto d'epoca, alambicchi e prodotti per la cura di se' fanno da cornice alle opere.
a cura di Pietro Bellasi e Martina Mazzotta
Per la prima volta in Italia una mostra che unisce arte e scienza sul tema della pelle.
“Pelle di donna. Identità e bellezza fra arte e scienza”, a cura di Pietro Bellasi e Martina Mazzotta, è esposta alla Triennale di Milano dal 24 gennaio al 19 febbraio 2012.
La rassegna nasce da un progetto di Boots Laboratories, marchio-icona del benessere distribuito in Italia da P&G, con la Fondazione Antonio Mazzotta da anni protagonista di successo nel mondo dell’arte.
Attraverso una ricca selezione di opere d’arte - antica, moderna e contemporanea - documenti, oggetti antichi, il visitatore compie un percorso affascinante di esplorazione che lo conduce a un laboratorio scientifico.
Ampio spazio è dato agli artisti moderni e contemporanei che utilizzano i linguaggi più diversi, dalla pittura alla scultura, dal concettuale alle nuove tecnologie, fino al cinema sperimentale, anche con interventi site specific. Tra gli artisti in mostra: Giacomo Balla, Franz von Bayros, Adriana Bisi Fabbri, Andrea Chisesi, Giuliana Cuneaz, Marcel Duchamp, Lucio Fontana, Grazia Gabbini, Robert Gligorov, Abel Herrero, , Roy Lichtenstein, Luigi Maio, Lazhar Mansouri, Piero Manzoni, Alberto Martini, Bruno Munari, Giuseppe Penone, Marinella Pirelli, Pietro Pirelli, Karl Prantl, Man Ray, Odilon Redon, Auguste Rodin, Omar Ronda, Mimmo Rotella, Maia Sambonet, Alberto Savinio, Andreas Serrano, Henri de Toulouse-Lautrec, Andy Warhol, Tom Wesselmann.
La mostra è strutturata in un percorso di sei sezioni che affrontano in termini transdisciplinari il tema della pelle, della bellezza e dell’identità femminile ed è accompagnata dalla presenza costante di interventi di arte contemporanea. Introduce il tutto un gioco di corrispondenze tra macro e microcosmo, tra immagini della superficie di astri e pianeti e immagini dell’epidermide vista al microscopio.
La prima sezione è intitolata La scoperta della pelle e presenta le rarissime cere settecentesche della scultrice e anatomista Anna Morandi, “Volto di donna” e “Mani sensibili”, le straordinarie miniature delle farmacie antiche di Ettore Sobrero, primi luoghi deputati anche alla cura della pelle. In linea con questo approccio, il percorso prosegue con il Paradiso dell’igiene messo in contrapposizione all’Inferno della pudicizia: l’esplosione del concetto di “igiene” nella modernità viene illustrato da sale da bagno e “marchingegni d’igiene” di ieri e di oggi, provenienti da musei aziendali. Opere di Sam Shaw, Mel Ramos e John Kacere accompagnano il tutto.
Un “tunnel di mostri”, realizzato in collaborazione con la Cineteca Italiana di Milano, funge da raccordo con la sezione successiva, cuore della mostra: il Volto della bellezza, il ruolo della pelle. A una storia della cosmetica, dall’antichità fino ai nostri giorni, si accompagnano opere che esaltano il mutare nel tempo del concetto di bello e i differenti modi di interpretazione.
Da una visione di bellezza classica del gesso da Canova e delle donne rappresentate Alfons Mucha nel grande paravento dal titolo “Le quattro Stagioni”, in perfetto stile Art Nouveau, si viene catapultati in visioni oniriche, metaforiche che si concretizzano nei ritratti del pittore francese Odilon Redon, di Alberto Martini, di Adriana Bisi Fabbri.
In questo lungo soffermarsi sull’identità femminile, ampio spazio viene dedicato anche alla pelle, volto ad sottolinearne le peculiarità nelle sue diverse declinazioni. La mostra offre alcuni esempi significativi come gli incarnati e la bellezza algida delle donne-icone immortalate da Man Ray, del quale la rassegna vanta uno straordinario e selezionato gruppo di fotografie in bianco e nero databili dagli anni Venti agli anni Quaranta, tra cui “Noir et blanche” (1926), “Natasha” (1931) e i ritratti di “Juliet” (1945) per arrivare alla pelle e alla bellezza iconica di “Marilyn” (1967), al “Ritratto di Daniela Morera” (1981) e “Ladies and Gentlemen” di Andy Warhol, nonché alla preziosa “Maquette for Monica in the Bedroom” di Tom Wesselmann (1986).
Tra le testimonianze più recenti sul tema, spiccano le opere di Giuliana Cuneaz, con l’imponente “Corpus in Fabula” (1996), di Robert Gligorov, Abel Herrero, Andreas Serrano, Yoshie Nishikawa.
Non mancano riferimenti all’ambito letterario, come l’opera di Luigi Maio “La crema di Azazello” (da “Il Maestro e Margherita” di Bulgakov), realizzata per l’occasione.
Metamorfosi di pelle di donna è invece una suggestiva installazione luminosa realizzata ad hoc per la mostra che presenta la trasformazione dell’immagine di una stessa donna truccata e acconciata a seconda dello “stile” dell’epoca (dagli anni Venti fino ai Duemila). Si procede con un approccio più contemporaneo che analizza il binomio Pelle e identità grazie a testimonianze del Museo del Tatuaggio di Milano, con particolare attenzione al tatuaggio femminile, inteso come complemento all’identità della persona, in diversi contesti ed epoche storiche, cui si aggiunge una selezione di straordinarie fotografie di Lazhar Mansouri.
A conclusione del percorso il visitatore giunge in un vero laboratorio scientifico interattivo e una stanza polisensoriale. Qui è possibile ammirare opere di Bruno Munari, Karl Prantl, Pietro Pirelli e Giuseppe Penone, nonché a pezzi provenienti dall’Istituto dei ciechi di Milano e dal Museo tattile Anteros di Bologna. Infine, ogni donna può lasciare la propria impronta “mettendoci la faccia”, attraverso lo scatto di una foto istantanea del suo volto che andrà a far parte di un’installazione a parete, quale testimonianza attuale e reale.
Tavole, manoscritti, foto d’epoca, oggetti curiosi, alambicchi e prodotti per la cura di sè – molti provenienti dall’Archivio storico Boots di Nottingham – fanno da cornice alla ricca selezione di opere d’arte in mostra.
Tutto questo è solo un assaggio di quanto in realtà attende i visitatori di “Pelle di donna”.
Inoltre, nei 4 fine settimana di apertura della mostra, Boots Laboratories invita un gruppo di dermatologi e cosmetologi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma ad approfondire insieme al pubblico varie tematiche riguardanti l’epidermide.
L’evento si avvale della preziosa collaborazione di un comitato scientifico di esperti dei vari settori, che conta nomi quali: Chiara Cappelletto, Leonardo Celleno, Rosa Chiesa, Luisa Gnecchi Ruscone, Marco Montemaggi, Massimo Papi, Loretta Secchi, Fulvio Simoni, Beba Restelli.
Accompagna la mostra un catalogo pubblicato dalle Edizioni Gabriele Mazzotta con testi critici in italiano e inglese di Pietro Bellasi e Martina Mazzotta e le schede degli specialisti dei vari settori.
Boots Laboratories, presente in Italia con il marchio anti-age di successo Serum7, la linea per pelli sensibili Optiva e i solari SoleiSP, è distribuito in Italia da Procter&Gamble, una realtà con oltre 300 marchi a cui ogni giorno si affidano circa quattro miliardi di consumatori in ogni parte del pianeta e si caratterizza anzitutto per la centralità della sua missione: “migliorare la qualità della vita dei consumatori in tutto il mondo, oggi e per le generazioni future”. In Italia, P&G è presente dal 1956 con tre stabilimenti di produzione ed un centro tecnico di ricerca all’avanguardia di livello mondiale.
La Fondazione Antonio Mazzotta (FAM) è un’istituzione privata che promuove la conoscenza delle arti attraverso esposizioni temporanee, convegni, concerti e manifestazioni culturali. Possiede una propria collezione e ha organizzato più di 160 mostre in Italia e all’estero, collaborando con i musei più importanti e ricevendo numerosi premi internazionali.
Una mostra Boots Laboratories e Fondazione Antonio Mazzotta
Per informazioni al pubblico tel. 02 72434208
Immagini: Man Ray, Noire e blanche, 1926, fotografia, newprint 1980c., cm23x30, courtesy Fond.Marconi.
Uffici stampa:
On Point Pr: Gloria Bertè - tel. 02/36515820 e-mail: gloria.berte@onpointpr.it; Marcella Maggi, tel. 02/36515820 e-mail: marcella.maggi@onpointpr.it
Procter & Gamble Relazioni Esterne - Maria Angela Franza – tel. 06/50972398 e-mail: franza.m@pg.com
Fondazione Antonio Mazzotta - Irma Bianchi Comunicazione, tel. 02/89404694, info@irmabianchi.it
Ufficio Stampa e Comunicazione Triennale di Milano
Antonella La Seta Catamancio antonella.laseta@triennale.org, Alice Angossini alice.angossini@triennale.org, Marco Martello marco.martello@triennale.org
T. +39.02.72434.240/247/205
Conferenza stampa: lunedì 23 gennaio ore 12
Inaugurazione: 23 gennaio 2012, ore 18.30 (ingresso ad invito)
Triennale di Milano
Viale Alemagna 6, Milano
Orari di apertura: martedì-domenica 10.30-20.30; giovedì-venerdì 10.30-23.00
Ingresso libero