La stanza magica. Lo spazio espositivo si trasforma e l'esperienza interiore di Mariani, raccolta nelle sue Stanze d'acciaio verniciato, si apre come in scene differite, affinche' tutti possano abitarla.
a cura di Leonardo Conti
con un fotogramma musicale di Paola Samoggia
La PoliArt Contemporary presenta “LA STANZA MAGICA”, mostra dedicata alle opere recenti dell’artista pesarese Alberto Mariani. Lo spazio espositivo si trasforma e l’esperienza interiore di Mariani, raccolta nelle sue “Stanze” d’acciaio verniciato, si apre come in scene differite, affinché tutti possano abitarla. Il pavimento pullula di migliaia di pedoni degli scacchi: indifferenziati e bianchi sembrano scesi dalla parete, per debordare nella sala trasformandola in una stanza magica. La galleria è così rigenerata, trasfigurata in una grande installazione, nella quale tutti divengono attori.
La ricerca di Alberto Mariani, affrontata in undici stanze essenziali e scabre come gesti di samurai, si riflette negli sguardi intorno, coinvolgendoci nei suoi percorsi d’indecisione creativa. Ed è sul lato aperto delle stanze che ci affacciamo e introduciamo con la nostra attenzione: seguendo armonie di piani, scale, luci, fessure e finestre risonanti di silenzio, a poco a poco riconosciamo il riflesso di noi stessi. Tutto il gioco magico della stanza è incentrato proprio su questa corrispondenza specchiata di interno/esterno, nella quale ogni fruitore può divenire attore, opera di se stesso. Anche la ritmica dell’allestimento, intercalata da opere su carta e una tela, allude a un simile ribaltamento. Sono quadrati neri ad emergere e ad accamparsi sulle superfici profonde di Mariani, specchi ricolmi di notte come il lato della stanza, aperto sul fuori che ci attende. Eppure già sempre una luce albeggia intorno, svaporata in una timbrica “respirabilità”, come avrebbe detto Mark Rothko. Ogni quadrato di notte zampillante prepara il giorno dello sguardo che giunge, già trasformato dalla “Stanza magica” di Alberto Mariani: è il momento esatto in cui ognuno potrà raccogliere un pedone da terra per portarlo con sé.
Alberto Mariani nasce a Pesaro nel 1973. Nel 1991 frequenta il corso T.A.M. a Pietrarubbia (PU), diretto da Arnaldo Pomodoro. Nell’anno seguente si diploma presso l’Istituto Statale d’Arte F. Mengaroni di Pesaro, sezione
metalli. Per due anni frequenta l’Accademia di Belle Arti di Urbino. Nell’anno 1994-‘95 studia all’Università di Belle Arti di Siviglia.
Rientrato in Italia, frequenta l’Accademia di Belle Arti di Carrara (anni 1995-’96 e 1997-‘98), dove si diploma con 110 e lode, con l’interruzione nell’anno accademico ‘96-‘97 quando, vincitore assegnatario di borsa di studio, si trasferisce all’Università di Belle Arti di Atene. Dal 2000 al 2002 insegna Progettazione all’Istituto Statale d’Arte di Cagli (PU). Nel 2006 una sua opera viene selezionata per partecipare al prestigioso “Premio Internazionale per giovani scultori” alla Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano. Tra il 2006 e il 2007 vive e lavora a New York. Nel 2009 è tra i vincitori del “Premio Giovani 2009” all’Accademia Nazionale di San Luca. Del 2011 è l’importante catalogo monografico “L’ora più silenziosa”, realizzato in occasione della personale al Castello di Formigine, Abbazia di Nonantola (MO).
inaugurazione 17 dicembre alle 18.30
Galleria PoliArt
viale Gran Sasso, 35 - Milano
Orari di apertura: martedì, mercoledì e giovedì 16.30-19.30 venerdì e sabato 10.30-13 e 16.30 - 19.30