Atelier
Calvenzano (BG)
via Lusardi 13
0363 335406 FAX 0363 335406
WEB
Luca Giovagnoli
dal 21/2/2003 al 16/3/2003
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Segnalato da

Cincinelli Massimiliano



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Luca Giovagnoli



 
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21/2/2003

Luca Giovagnoli

Atelier, Calvenzano (BG)

Giovagnoli considera le sue tele come piccoli racconti, storie brevi e semplici di vita quotidiana. “Parto sempre da una situazione narrativa, dall’idea di una storia piu' che da una storia vera e propria”, dice l’artista. “Da li' mi muovo poi per individuare quei pochissimi elementi sui quali baso tutto il quadro”


comunicato stampa

Luca Giovagnoli trova la sua ispirazione al bar.
Nella sua Rimini, dov’è nato e dove vive, o a Viserba, dove ha lo studio. L’atmosfera è la tipica atmosfera dei bar di paese, fumo di sigarette, vino e “misti”, calma e silenzio di chi legge i giornali sportivi e locali, interrotta di tanto in tanto da urla provenienti dai tavoli dove si gioca a carte. Giovagnoli considera le sue tele come piccoli racconti, storie brevi e semplici di vita quotidiana.

“Parto sempre da una situazione narrativa, dall’idea di una storia più che da una storia vera e propria”, dice l’artista. “Da lì mi muovo poi per individuare quei pochissimi elementi sui quali baso tutto il quadro”.

Così, per esempio, la figurina di una donna intenta a cucinare diventa lo spunto per una piccola storia amorosa ( Entra ti ho detto). Mentre quella di un uomo che beve in abito da sera con una mela contrapposta, bella e sugosa, è la narrazione di una seduzione sinuosa ( Ha pensato di restare).

Ed anche uomini come vignette della Settimana Enigmistica, disillusi davanti al vuoto ( Fino al Mare), donne timide e rassegnate ( Non alzo mai gli occhi), o in preda a dolci ricordi ( Mi ricordo di questo posto) o perse in un’esistenza costellata di errori ( Seguiva la direzione sbagliata), od ancora risoluti e decisi a non mollare ( Seguivo il suo sentiero): sfumature di una miriade di “microstorie” che costellano la nostra vita quotidiana. “E’ la Rimini di Fellini e della Gradisca, in bilico tra ironia e tragedia, e quella di Guareschi e di Novello, dei cantori di una microumanità che pulsa tra le pieghe dei nostri gesti e dei nostri comportamenti quotidiani” ( Alessadro Riva) Per raccontarci queste storie Giovagnoli ha optato per un misto fra figurativo e informale.

Da questi sfondi informali fuoriescono queste figure che cercano di stare a galla, come noi tutti nella vita di ogni giorno; utilizzando anche schizzi giovanili tipici del fumetto: “mi ero messo in testa”, racconta, “di fare il disegnatore satirico, e avevo anche inventato diversi personaggi. Oggi qualcuno di questi ritorna, come per uno scherzo del destino, dentro i miei dipinti”.

La bidimensionalità colpisce tutti i soggetti di Giovagnoli, che sono sospesi e graffiati come i colori dei suoi fondi
Discorso a parte sono gli aquiloni e le api, rappresentazione della libertà, dello spaziare e immaginare, una sorta di fuga dalla realtà che spesso ci aiuta a vivere meglio.


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via Lusardi 13, Calvenzano (BG)
tel 0363335406

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