A cura di William Guerrieri.
Il saggio di lettura fotografica, di grande valore e suggestione, che un maestro indiscusso della fotografia contemporanea ha fatto di un atlante geografico. Luigi Ghirri ha individuato nell’atlante "il luogo" nel quale tutti i segni della terra, da quelli naturali a quelli costruiti dall’uomo, sono rappresentati: monti, laghi, piramidi, oceani, città , villaggi, stelle, sole. Raggruppati sotto un sistema di segni convenzionali universalmente accettati, vengono considerati da Ghirri alla stregua di qualsiasi altro oggetto della sua esperienza quotidiana e letti come immagini con il metodo della macrofotografia: l’autore non ci da una visione ingrandita del particolare ma compie un viaggio sulla superficie del globo affermando che "il solo viaggio possibile sembra essere oramai all’interno dei segni, delle immagini: nella distruzione dell’esperienza diretta". Atlante, ricerca chiave degli anni Settanta, anticipa l’esperienza successiva della fotografia di paesaggio che dagli anni Ottanta contraddistinguerà la ricerca di Ghirri e degli autori che hanno rinnovato la fotografia italiana. Il formato del libro, curato da "Linea di Confine per la fotografia contemporanea", erano state individuate dallo stesso Ghirri, come testimonia il menabò conservato dallo Studio Ghirri.
30,5x30,5; pag. 72; ill. 80 a colori; brossura; testi di Luigi Ghirri, Vittorio Savi; ed.it./ingl.; 55.000 lire
Bolzano, Ar/ge Kunst, Galleria Museo - 28 gennaio / 11 marzo
Rubiera (Re), La Corte Ospitale 6 maggio / 11 giugno