Meris Angioletti
Alex Bellan
Davide Bertocchi
Alvise Bittente
Elena Brazzale
Jacopo Candotti
Roberto De Pol
Elisabetta Di Maggio
Anna Galtarossa
Eloise Ghioni
Chris Gilmour
Nicola Gobbetto
Paolo Gonzato
Alice Guareschi
Giorgio Guidi
Antonio Guiotto
Kensuke Koike
Lisa Lazzaretti
Federico Maddalozzo
Laura Matei
Ignazio Mazzeo
Matteo Montani
Margherita Moscardini
Giovanni Ozzola
Marco Papa
Laurina Paperina
Chiara Pergola
Filippo Pirini
Diego Solda'
Francesco Spampinato
To/Let Marinangeli/Placucci
T-yong Chung
Giorgia-Valmorra
Renato Barilli
Guido Bartorelli
Alessandra Borgogelli
Paolo Granata
Silvia Grandi
Guido Molinari
Nuova creativita' italiana. La mostra si pone nel solco delle rassegne organizzate dalla stessa equipe, a partire da Officina Italia del 1997. A oltre un decennio dal primo scandaglio, pare del tutto opportuno condurre un nuovo check-up sull'inesausta creativita' dei giovani. Sono state individuati 33 artisti, alcuni gia' ampiamente noti, altri meno conosciuti ma altrettanto incalzanti.
Mostra a cura di Renato Barilli, con la collaborazione di Guido Bartorelli, Alessandra Borgogelli, Paolo Granata, Silvia Grandi, Guido Molinari
Elenco degli artisti:
Meris Angioletti, Alex Bellan, Davide Bertocchi, Alvise Bittente, Elena Brazzale, Jacopo Candotti, Roberto De Pol, Elisabetta Di Maggio, Anna Galtarossa, Eloise Ghioni, Chris Gilmour, Nicola Gobbetto, Paolo Gonzato, Alice Guareschi, Giorgio Guidi, Antonio Guiotto, Kensuke Koike, Lisa Lazzaretti, Federico Maddalozzo, Laura Matei, Ignazio Mazzeo, Matteo Montani, Margherita Moscardini, Giovanni Ozzola, Marco Papa, Laurina Paperina, Chiara Pergola, Filippo Pirini, Diego Soldà, Francesco Spampinato, To/Let (Marinangeli/Placucci), T-yong Chung, Giorgia-Valmorra.
La mostra si pone nel solco delle Officine organizzate dalla stessa équipe, a partire proprio da una
precedente Officina Italia del 1997, cui hanno fatto seguito Officina Europa nel 1999, Officina
America nel 2002, Officina Asia nel 2004, tutte realizzate con ampio concorso della Regione
Emilia-Romagna, integrato da contributi delle amministrazioni locali ospitanti i vari settori del
progetto, il quale infatti si è sempre caratterizzato per una natura policentrica, irraggiandosi dal
capoluogo, Bologna, verso altre città dell’Est della regione.
A oltre un decennio dal primo scandaglio, pare del tutto opportuno condurre un nuovo check-
up sull’inesausta creatività dei nostri giovani: da qui il titolo della mostra, accanto a quello di
Officina 2.
Volendo caratterizzare l’attuale situazione, si potrebbe fare ricorso alla nozione introdotta da Gilles
Deleuze e Félix Guattari di plateau, ovvero di un bilanciamento tra opposti: il rigorismo dell’arte
concettuale, col triangolo foto-scrittura-oggetto, accenna a stemperarsi in soluzioni più stimolanti e
sensuose, che però si guardano dall’approdare a facili pittoricismi, senza peraltro disdegnare
recuperi di motivi decorativi molto adatti per usi di arredo urbano.
Questo medesimo bilanciamento si registra tra soluzioni a due e a tre dimensioni: molte opere
presenti in questa rassegna, infatti, muovono da progetti o tracciati esposti a parete, da cui però
prendono lo slancio per andare a occupare lo spazio attiguo, occupazione che tuttavia avviene in
modi leggeri e reversibili. Altri invece affrontano decisamente lo spazio aperto deponendovi come
isole consistenti e cariche di stimoli. Insomma, tutte le dimensioni spaziali, dall’alto, dal basso,
dalle pareti all’open space, sono inquietate, pungolate con reattività pronta e incalzante, costituendo
uno spettacolo sempre mobile e imprevedibile.
La squadra curatoriale ha individuato 33 presenze, alcune già ampiamente note e avviate
verso un successo crescente, altre meno conosciute ma altrettanto aggressive e incalzanti.
Il catalogo, edito da Mazzotta, prevede due pagine a colori per ogni partecipante, oltre ai
saggi dei curatori e ai consueti apparati bio-bibliografici.
I curatori sono particolarmente lieti di usufruire di questa attuale sede offerta da uno degli spazi in
cui l’Accademia di Belle arti di Brera conduce la sua prestigiosa attività didattica e di ricerca, spazi
riservati soprattutto ai Bienni specialistici con annessi laboratori. Le opere presentate in questa
occasione potranno servire da stimolo per lezioni, dibattiti, incontri tra i partecipanti alla
mostra e l’intero corpo docente e discente dell’Accademia.
La mostra ha avuto luogo nelle sedi di:
- Bologna, Sala Museale del Baraccano nel Quartiere Santo Stefano e Forlì-Cesena nella Fabbrica di Gambettola, dal 1 giugno al 3 luglio 2011
- Alzano Lombardo (Bergamo), ALT Arte Contemporanea - Spazio Fausto Radici, Arte Lavoro Territorio, dall’8 ottobre al 26 novembre 2011
Dopo Milano la rassegna sarà presentata a Padova presso la Sala ex Macello.
Catalogo: Edizioni Gabriele Mazzotta
(120 pagine, 100 illustrazioni - € 28,00 in libreria)
Comunicazione e Rapporti con i Media:
Stefano Sbarbaro Foro Buonaparte 50 - 20121 Milano Tel. +3902878380 - Fax +39028693046 Cel. +393929821475 stefano.sbarbaro@mazzotta.it
Accademia di BBAA di Brera:
Antonia Iurlaro/ tel 0286955233/ e mail ufficio.mostre@accademiadibrera.milano.it
Vernice stampa: martedì 17 gennaio, ore 12.00
Inaugurazione: giovedì 19 gennaio, ore 18.00
Ex Chiesa di San Carpoforo
piazza Formentini 10 - Milano
Orario:
lunedì – venerdì, 9.30 – 19.00
sabato 9.00 – 12.00
domenica chiuso
Ingresso libero