Temporary Gallery
Milano
via Ventura, 5

Gilda Mautone / Enzo Giordano
dal 18/1/2012 al 2/2/2012

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Gilda Mautone



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Gilda Mautone



 
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18/1/2012

Gilda Mautone / Enzo Giordano

Temporary Gallery, Milano

Micro e macro. Gilda Mautone per i suoi macro lavori utilizza immagini tratte da internet e da film trash e horror; Enzo Giordano presenta invece micro lavori che mostrano gli errori dell'uomo utilizzando riferimenti storici.


comunicato stampa

Entrando nello spazio ci si trova a misurarsi in modo quasi aggressivo con la macro pittura super energetica di Gilda Mautone, venendo quasi ridotti dall'esplosione delle immagini e colori, in mille pezzetti ;pezzi che verranno poi ricomposti dai micro lavori di Enzo Giordano,questa interazione cercherà di riordinare come uno storyboard il nostro personale percorso. Come in un film ci sarà richiesto di partecipare, scegliendo di essere protagonisti o comparse : "Macro o Micro", ma sempre necessari allo sviluppo della trama, testimoniando che tutto serve per la riuscita di qualsiasi progetto si voglia realizzare, un messaggio di comunione e volontà. Gilda Mautone. Le immagini che uso per realizzare i miei lavori provengono da materiale reperito da internet, spesso anche da film particolari che appartengono al genere trash e horror; mi interessa particolarmente la figura umana. Assemblo poi le immagini con programmi specifici al computer, creando un collage virtuale:quando poi eseguo il lavoro di creazione fisica dell'opera, lo modifico ulteriormente. Il risultato visivo è naturalmente diversissimo dal collage inizialmente scelto, questo infatti è più che altro una traccia,che viene poi stravolta durante la lavorazione. Le tecniche e media da me usate sono varie, pittura, scultura, disegno, raramente collage e installazioni.

C'è una connessione tra tecnica e significato, curo molto lo stile dei lavori realizzati e il materiale di cui sono composti, cercando di ottenere così un forte impatto mentale. Le tematiche che tratto riguardano l’atteggiamento dell’uomo rispetto ai suoi simili e all'ambiente che lo circonda e alle naturali conseguenze del suo comportamento. Naturalmente queste sono quasi sempre negative, mostro cosi il suo lato più oscuro e privo di coscienza. Esibire ciò che ci circonda, non solo in superficie ma nelle differenti sfaccettature, osservare la realtà senza filtri, per ciò che è realmente, è questo quello che faccio .Considero infatti il mio lavoro realista, documentaristico, presento ciò che sta succedendo in questo momento ma anche quello che verrà nel futuro prossimo. I personaggi da me realizzati sono mutanti e insani e le costruzioni dove vivono sono fabbricati arcaici e primitivi .Credo che il lavoro di ogni artista si arricchisca nel momento in cui chi lo osserva, ha modo di entrarvi senza impedimenti. E' importante riuscire a stimolare sensazioni sopite e ad insegnare a far viaggiare le menti .I progetti che elaboro, che verranno presentati nei vari spazi espositivi, sono la sublimazione di un lungo lavoro fatto in studio,attraverso una sostanziosa produzione di quadri, sculture e disegni. Questo esercizio artistico allena i muscoli della mia mente e mi da modo di appropriarmi pienamente del risultato estetico che poi risulterà importantissimo per il fine tematico da me cercato. Gilda Mautone vive e lavora a MIlano.

Ha esposto nella bipersonale "Chi ha paura della pittura" (2010), a Milano, a cura di Giorgio Verzotti; "Exploding Fluid Inevitable" (2011) a cura di Guido Santandrea; Biennale di Praga 5, Expanding Painting International, "Painting Overall", (2011), a cura di Helena Kontova, Giancarlo Politi, Nicola Trezzi; "Four Rooms" (2011), Centro d'Arte Contemporanea Castello Ujazdowski, Varsavia, a cura di Ewa Gorządek, Helena Kontova, Giancarlo Politi, Nicola Trezzi; "Modern Talking" Museo nazionale d'arte di Cluj-Napoca, Romania. Recensioni sul suo lavoro sono state pubblicate su Flash Art, Exibart o paper, Il Corriere della Sera. Acquisizioni, Deutsche Bank, Italia. Giordano Enzo. Negli anni ho sperimentato molto, in modo analitico i diversi media e materiali, cercando sempre nuove soluzioni stilistiche e materiche, atte a ben rappresentare le mie tematiche, non mi sono mai legato ad una di queste in particolare, ne uso di diverse: scultura, installazione, video ed in prevalenza pittura.

Col mio lavoro intendo mostrare gli errori dell'uomo usando anche riferimenti storici, cosi parte con l'osservatore un dibattito che dovrebbe motivare un'evoluzione mentale dei concetti di base. Scelgo determinati immagini, colori e forme per non aggredire visivamente l'osservatore in modo da non far scattare barriere mentali dovute ad un effetto visivo,riuscendo cosi a farlo entrare lentamente nel lavoro. Il mio obbiettivo è il confronto con una valenza positiva e non lo scontro negativo, questo raffrontare è di vitale importanza e proprio per questo motivo non do mai una spiegazione unica o titoli ad una mia opera. Facendo ciò non obbligo il fruitore a pensare in una sola direzione, anche perché se palesemente sembra che parli di un determinato argomento, non bisogna mai soffermarsi ad una prima lettura, perché ve ne sono di diverse da fare. Elaboro pero' i miei lavoro in modo che qualsiasi persona possa leggervi un qualcosa di forte,anche solo di emotivo, è la stimolazione mentale dell'osservatore, non la gratificazione di essere capito nel profondo, che mi interessa. I progetti che elaboro e presento negli spazi ,sono per me la linfa vitale ed una sfida che mi stimolano ad elaborare sempre nuove tematiche , costringendomi anche a riassumere un lungo lavoro fatto di speculazioni mentali ed una grossa produzione artistica in un singolo evento. Enzo Giordano vive e lavora a MIlano. Ha esposto nella bipersonale "Chi ha paura della pittura" (2010), a Milano, a cura di Giorgio Verzotti.

"Il raccolto d'autunno continua ad essere abbondante" (2010), a cura di Chiara Agnello e Milovan Farronato, via Farini Docva; "Contemporaneo.doc/Docva", Maxxi Base (2010), a cura di Giulia Ferracci e Carolina Italiano, Roma; "Exploding Fluid Inevitable" (2011) a cura di Guido Santandrea; Biennale di Praga 5, Expanding Painting International, "Painting Overall", (2011), a cura di Helena Kontova, Giancarlo Politi, Nicola Trezzi; "Four Rooms" (2011), Centro d'Arte Contemporanea Castello Ujazdowski, Varsavia, a cura di Ewa Gorządek, Helena Kontova, Giancarlo Politi, Nicola Trezzi; "Modern Talking" Museo nazionale d'arte di Cluj-Napoca, Romania. Recensioni sul suo lavoro sono state pubblicate su Flash Art, Exibart o paper, Il Corriere della Sera.

Inaugurazione 19 gennaio ore 18

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