Galleria Maria Grazia Del Prete
Winter Garden. Tappi di plastica e fagioli d'oro per 9 anni di esistenza. Cosi' e' composta 'Isola della vita', opera che Hirose ha creato a partire dal 2001. La circondano fotografie di attivita' quotidiane racchiuse in una porzione di realta' casuale. Le sue installazioni sono accomunate da grandezze 'irrisolte'.
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Testo a cura di Flavia Montecchi
Tappi di plastica e fagioli d’oro per “nove anni di esistenza”. Così è composta l’Isola della vita che Satoshi Hirose ha creato a partire dal 2001. Una collezione di tappi di bottigliette d’acqua di plastica consumate in nove anni a formare un cumulo di materiale da riciclare, materiale di tutti i giorni contro una piccola nicchia di fagioli dorati nascosti. Il basamento che sorregge la montagna di riciclo è a grandezza “innaturale” per essere un oggetto d’arte, porta il fruitore a viverlo nella sua interezza dandogli la possibilità di girarci intorno, ma nello stesso tempo lo allontana dall’immaginarlo come “ospite scultoreo” di uno spazio. Le installazioni di Satoshi sono accomunate da grandezze “irrisolte” ma positive, in grado di tendere una relazione con il suo pubblico, di metterlo a proprio agio seguendo l’interazione sensoriale verso cui l’opera tende. A circondare l’isola fotografie di attività quotidiane racchiuse in una porzione di realtà casuale: quella di “situazioni e oggetti che non sono di alcune utilità”. Una parte della vita di Palomar. Le immagini scorrono come in un Montaggio delle Attrazioni senza il tempo narrativo, che è invece l’anima dell’Isola di plastica e oro posta davanti a loro. All’accumulo quotidiano e seriale si scontra il frammento casuale dell’istante e questo rispettando il carattere della “molteplicità” nel processo espressivo dell’arte di Satoshi Hirose.
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Text by Flavia Montecchi
Plastic caps and golden beans for “nine years of existence”. That is what the Island of life, composed by Satoshi Hirose since 2001, is made of. A collection of caps from plastic bottles consumed in nine years forming a pile of recyclable materials, everyday materials against a small niche of hidden golden beans. The base supporting the recycle mountain is oversize as an art object: the visitor enjoys it in its entirety, having the chance of going round it, but, in the same time, is hindered from imagining it as a “sculptural host” of a space. The common thread in all of Satoshi’s installations is their “unsolved” but positive size, able to build a relationship with the viewer, putting him at ease by following the sensorial interaction at which the work aims. Around the Island there are pictures of everyday activities closed in a piece of chance reality: that of “situations and objects of no use”. A bit of Palomar’s life. The images unfold like in a Montage of Attractions without narrative time, that is the core of the plastic and gold Island in front of them. The day-to-day accumulation is contrasted with the chance fragment of the instant, and that with respect to the “manifold” nature of the expressive process of Satoshi Hirose’s art.
Immagine: Isola, un'esistenza di nove anni, particolare, 2001 - 2012, mixed media, 190x290x90 cm. Foto di Tartaruga, Copyright Satoshi Hirose all rights Reserved
Inaugurazione: lunedì 23 gennaio 2012, h19
Galleria Maria Grazia del Prete
via di Monserrato, 21 - Roma
Da Martedì a Sabato 11/15 – 16/20