Le origini dell'archeologia a Bologna. Gli antiquari e gli archeologi attivi a Bologna tra 1600 e 1800: disegni, carteggi, relazioni, volumi manoscritti e a stampa
Le origini dell'archeologia a Bologna. Nell'ambito dell'ottava edizione di Artelibro e di Archeopolis, in collaborazione con il Museo Civico Archeologico di Bologna, e' stata organizzata una mostra con autografi, disegni, carteggi, relazioni, volumi manoscritti e a stampa, attraverso i quali gli eruditi, gli antiquari e gli archeologi attivi a Bologna tra 1600 e 1800 torneranno a far parlare di se'. L'esposizione presenta una scelta di una settantina di pezzi appartenenti all'Archiginnasio di grande interesse storico-artistico, documentario ed editoriale, cui si aggiungono anche alcuni reperti archeologici concessi in prestito dal contiguo Museo Civico Archeologico. Il percorso della mostra si articola in tre sezioni: I - Bologna princeps Etruriae fra Sei e Settecento presenta una preziosa scelta di volumi a stampa e opere manoscritte che danno conto di come lo studio delle civilta' antiche a Bologna si sia sviluppato attraverso la formazione di collezioni antiquarie, allestimenti museali e insegnamento universitario. II - Antiquari, eruditi, collezionisti passa in rassegna opere dei bolognesi Luigi Ferdinando Marsili, Serafino Calindri, Giacomo Biancani Tazzi e Filippo Schiassi, che testimoniano il riaccendersi dell'interesse verso lo studio dell'antico e al tempo stesso il nuovo approccio scientifico alla materia. III - La grande stagione archeologica bolognese analizza la grande stagione di scavi e di indagini dell'archeologia cittadina a partire dalla meta' dell'Ottocento attraverso i suoi grandi protagonisti: Pelagio Palagi, Giovanni Gozzadini, Giovanni Capellini, Antonio Zannoni e Edoardo Brizio. Mostra a cura di Paola Foschi e Arabella Ricco', con il coordinamento di Anna Manfron.