In mostra grandi tele caratterizzate da lunghe linee verticali nere, rosse e grigie volutamente interrotte, testimonianza di uno stato d'animo di rottura.
Dopo la recente partecipazione dell’artista di Pechino alla “Grande astrazione celeste.
Arte cinese del XXI secolo" al MACRO Testaccio, diagonale/galleria propone al pubblico una nuova
selezione dei suoi ultimi lavori.
In mostra grandi tele caratterizzate da lunghe linee verticali nere, rosse e grigie volutamente interrotte,
testimonianza di uno stato d’animo di rottura, con un’evidente predominanza dei toni di grigio,
espressione della profonda ricerca del “sublime negativo”, come lo definisce l’artista stesso; un
intervento ironico dinnanzi alla tradizione cinese, grigio come negazione del colore.
Achille Bonito Oliva nel suo testo in catalogo scrive:“L’astrazione delle sue opere è frutto di una
dialettica tra la materia e la geometria della forma finale. Ripetizione e differenza producono un
sistema visivo che non è mai statico o prevedibile, semmai sorprendente apertura verso l’architettura
seppure vaporizzata e smaterializzata nello spazio circostante all’opera. L’opera di Li è il frutto di una
mentalità creativa capace di coniugare analisi e sintesi, d’ investigazione e rappresentazione.”
Giuseppe Ussani d’Escobar aggiunge : “Questo vibrare dei rossi, richiama alla mia mente, alle mie
emozioni un fiume, che si apre la sua strada nella tela, un fiume di sangue, quale energia creativa ed
iniziatica che vuole inondare tutto, pur volendo scorrere in un ordine solo apparente, un fiume che
vuole rompere gli argini con forza e leggerezza e penetrare gli animi. Comunicare l’evolversi del
linguaggio creativo di una Cina nuova che scatena un estrema vitalità non disponibile a nessun
compromesso. Le tele di Li Xiangyang sono anche fortemente italiane, grazie ai suoi continui studi
sull’arte del nostro Paese, in quei rossi non posso non riconoscere la violenza del Caravaggio, il
sangue che scorre per purificare e redimere, lo stesso sangue della Giuditta ed Oloferne, un sangue che
anch’esso sembra uscire dalla tela per toccare i misteriosi lidi dell’inconscio.”
Testi in catalogo di Achille Bonito Oliva e Giuseppe Ussani d’Escobar.
opening giovedi 26 gennaio 2012 ore 18.30
La Diagonale
via in Caterina, 83c - Roma
lunedì – sabato , 11-13 / 16 – 20
Ingresso libero