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Milano
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Lost World
dal 3/3/2003 al 29/3/2003
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Segnalato da

O'Artoteca




 
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3/3/2003

Lost World

O', Milano

Gli artisti Fred Han Chang Liang, Jennifer Nuss, Kiki Smith, Tomas Vu-Daniel, con diversi percorsi nel mondo e diversi risultati, sono accomunati da una 'natura ibrida' del loro lavoro che scava e attinge dall'immaginario misterioso e ambiguo della mente; il mondo del passato, presente e futuro, l'infanzia, il paradiso, il freddo mondo moderno e la travagliata storia contemporanea.


comunicato stampa

O' artoteca presenta, dal 4 al 29 marzo 2003 'Lost World' che si svolgerà in contemporanea (dall'8 al 28 marzo) da HMH KUNSTEREIGNISSE Linz, Austria.
Gli artisti Fred Han Chang Liang, Jennifer Nuss, Kiki Smith, Tomas Vu-Daniel, con diversi percorsi nel mondo e diversi risultati, sono accomunati da una 'natura ibrida' del loro lavoro che scava e attinge dall'immaginario misterioso e ambiguo della mente; il mondo del passato, presente e futuro, l'infanzia, il paradiso, il freddo mondo moderno e la travagliata storia contemporanea. Il loro non è uno sguardo sentimentale o 'futuribile', costruiscono e mischiano con lucidità i loro ibridi e immaginari mondi. Li trovano, li inventano, li esplorano ma è bene puntualizzare che questi 'Lost Worlds' non sono da collocare in ambiti esoterici o 'superiori' ma piuttosto in tipologie che rispecchiano chiaramente precisi aspetti del mondo reale.
Esplorano il mondo interno ed il mondo esterno attraverso immaginari diversi; paesaggi, invenzioni tecnologiche, riflessioni scientifiche, relazioni con il corpo o archetipi di figure mitiche.

In particolare Jennifer Nuss (Brooklyn, New York) attraverso grandi pitture evoca figure femminili mitologiche, spesso personaggi tra l'umano e l'animale; streghe, 'freaks', personaggi fiabeschi, dee vendicative, abitanti di un mondo parallelo ma vicino, molto simile alla concezione degli Dei del classicismo, simili a supereroi dei cartoni animati o di qualunque tipo di subcultura accanto-sopra-sotto ma sempre nella società reale. Usa il linguaggio, la storia e l'immaginario delle favole e dei miti per comporre la propria personale narrazione. Le grandi dimensioni rendono I suoi esseri personificazione di libertà e bellezza che, autonomamente, formano le loro personali vicende. Le GIRLS di Jennifer Nuss sono proiezioni molteplici e in un certo modo assurde delle Madonne, di Pippi Calzelunghe, Giovanna d'Arco e tutte le Supergirls che fanno parte della nostra infanzia e della nostra memoria storico-culturale. Comprendono le nostre paure e incarnano i nostri sogni, come tutte le storie e I miti fanno, formando la nostra esistenza e offrendo un' altra possibilità di sguardo sul mondo.

Tomas Vu-Daniel (nato a Saigon e da tempo residente a New York), ha vissuto la guerra del Vietnam come quotidianità della sua infanzia. Realizza stampe (serigrafie) su mylar (poliestere) stratificato. Questo materiale fornisce all'artista, uno spazio percettivo-mentale nel quale abbandonarsi spontaneamente ad un processo di meditazione, da cui idee, immagini e memoria sgorgano, si riversano e colano. Svuota fluidamente la sua mente sopra il foglio. I suoi 'Opium Dreams', si relazionano ad un mondo sospeso, magico e rituale dove sogni e desiderio sono, in forme ibride e caotiche di fiori, piante, animali, forme umane e tecnologiche, mascherati da un sottile e raffinatissimo erotismo. Sotto la superficie si muove spasmodicamente in un incessante divenire, un caos di paure e passione, vita, morte, amore, odio, ribrezzo: fitte texture nelle quali solo lentamente ci si addentra. Attraverso una sovrapposizione quasi liquida e continua di pellicole, disegni e colori, emergono trasparenze che annebbiano e rivelano continuamente un paesaggio fantastico, rendendone languida e sensuale la percezione. Più ci si cala in questo mondo , più ci si perde, più ci si acquieta.

Per Kiki Smith (newyorkese d'adozione ma tedesca di nascita) il corpo umano con il suo contenuto e il suo senso (nell'accezione più vasta) rappresenta un vastissimo 'potenziale' di sperimentazione, espressione e relazione, catalizzatore della trasformazione per eccellenza, il cui valore è il centro di tutto il lavoro dell'artista, nutrito anch'esso da un modo che proviene da un passato comune e collettivo, che si modifica attraverso la lente del personale-privato.
Osservatrice e studiosa nomade nel mondo delle idee, dei miti, della biologia, della cosmologia e dei concetti, nel centro del suo mondo sta lei stessa come medium-mezzo in relazione a ciascun ambito di suo interesse. Intenso come vario, il suo lavoro ci restituisce uno sguardo poetico ma tagliente e impietoso, che compone un mondo lievissimo e potente, totale e carnale. Reinventa il mondo fisico, l'evidenza di trasformazione dell'energia dall'interno del corpo agli oggetti della vita quotidiana, da cui ha sempre ricavato molteplici ispirazioni e suggestioni per il suo lavoro.

Fred Han Chang Liang (infanzia trascorsa in Cina durante la rivoluzione culturale e in seguito emigrato in Canada) oscilla tra tecniche meditative di filosofie orientali e fantasie scientifiche occidentali che procedono con metodi diversi ma leggi simili.
Punto di vista, angolazione, concentrazione e visualizzazione sono importanti; l'esatta, paziente e distaccata osservazione è la base della realtà percepita anche se con il cambiamento dei parametri, la superficie stessa della realtà si modifica e mostra una nuova struttura. Macromondi dell'universo o piccoli mondi della nanobiotecnologia oppure sistemi matematici; al loro limite giocano un ruolo importante domande sulle filosofie del riconoscimento, affascinante anche per quelli che non sono della materia.
La funzione primaria sia dell'arte che della scienza è di spogliare da ciò che è ovvio, per 'frugare' dentro l'infinita profondità delle realtà possibili. Teorie spazio-temporali dell'universo, spirali cromosomiche o modelli molecolari tutti testimoniano il tentativo di prendere l'inafferrabile e di comprenderlo; su questo confine sottilissimo si colloca il lavoro di percezione e concetto di Fred han Chang Liang le cui immagini (come quelle provenienti da un mondo scientifico), sono convincentemente 'vere', e attraverso lo strumento digitale diventano iperreali, più reali della realtà, l'altra dimensione dentro cui lavora Liang, con un ulteriore contrappunto nell'analogo mondo delle sue immagini ad olio.

Immagine: Fred Han Chang Liang, 'Tuva Rose'

O' artoteca : inaugurazione martedì 4 marzo ore 19.00

fino al 29 marzo 2003
dalle 15.30 alle 19.30, lunedì e festivi chiuso.

alle ore 20.00 concerto di
FUGU
(heimo wallner, manfred engelmayr)

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HMH KUNSTEREIGNISSE : Eröffnung Samstag 8 März 19.00 Uhr
Ausstellung bis 28 März 2003
auf Anfrage unter Tel. 0664 3404544

20.00 Uhr, Konzert mit
FUGU
(heimo wallner, manfred engelmayr)

grazie a/Dank an : angelo colombo comunicazione visiva, milano
Forum Austriaco di Cultura, Milano
HMH Engineering-Consulting-Trading GmbH,
Im Südpark 196, 4030
Linz-Pichling Austria

HMH KUNSTEREIGNISSE,
Ottensheimerstraße 25, 4040 Linz-Pichling Austria
Telefon ++43 732 73 71 17 - 30

O'artoteca
associazione non profit per la promozione delle ricerche artistiche,
via pastrengo 12, 20159 milano
tel (0039) 02 66823357 fax 02 39313654

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