Hubert Robert
Abraham Louis Rodolphe Ducros
Francois Marius Granet
Victor Jean Nicolle
Charles Joseph Natoire
Simonetta Tozzi
Vedutisti francesi a Roma tra il XVIII e il XIX secolo. La mostra presenta una selezione di oltre 70 opere - acquerelli e incisioni selezionati dalla raccolta grafica del Museo di Roma - realizzate durante il soggiorno in citta' di pittori legati quasi tutti alla cerchia che gravitava intorno all'Accademia di Francia. A cura di Simonetta Tozzi.
a cura di Simonetta Tozzi
Una selezione di acquerelli e incisioni realizzati a Roma tra il XVIII e l’inizio del XIX secolo
Apre al pubblico, dal prossimo 8 febbraio al 27 maggio 2012 al Museo di Roma in Palazzo
Braschi, Luoghi comuni. Vedutisti francesi a Roma tra il XVIII e il XIX secolo, esposizione
dedicata agli artisti francesi che operarono a Roma tra la metà del Settecento e i primi anni
dell’Ottocento, promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico - Sovraintendenza
ai Beni Culturali di Roma Capitale, curata da Simonetta Tozzi, con l’organizzazione e i servizi
museali di Zètema Progetto Cultura.
La mostra presenta una selezione di oltre settanta opere - acquerelli e incisioni selezionati dalla
raccolta grafica del Museo di Roma - realizzate durante il soggiorno in città di pittori legati quasi
tutti alla cerchia che gravitava intorno all’Accademia di Francia. La prestigiosa istituzione, creata da
Luigi XVI per consentire ai giovani artisti francesi di perfezionarsi a Roma, dopo la prima sede in
Palazzo Mancini a via del Corso, ancora oggi è ospitata nella Villa Medici dove fu trasferita, nel
1803, per volere di Napoleone.
Gran parte delle opere presentate provengono da due importanti collezioni del Museo di Roma: la
raccolta di Basile de Lemmerman (Tiflis 1898-Divonne le Bains 1975) e quella di Anna Laetitia
Pecci-Blunt (Roma 1885-Marlia1971). Entrambi raffinati e appassionati collezionisti di opere
dedicate a Roma, ne scongiurarono la dispersione prendendo con grande lungimiranza la decisione
di donarle a una istituzione pubblica.
Roma, secondo una consuetudine consolidatasi nell’Ottocento, rappresentava una tappa
irrinunciabile nella formazione intellettuale di ogni giovane europeo di buona famiglia. Le opere in
mostra costituivano una produzione artistica destinata per lo più ad un raffinato pubblico di
viaggiatori stranieri con l’intento di soddisfare la crescente richiesta a seguito del viaggio “di
istruzione e di piacere” in Italia. Acquerelli e incisioni mostrano visioni insolite della Roma del
tempo dove si alternano il Foro Romano e il Colosseo, Villa Borghese e Castel Sant’Angelo, San
Pietro e il Pincio, Ponte Milvio e il sepolcro di Cecilia Metella. Non mancano le struggenti,
preromantiche, visioni della campagna romana, immagini di un’epoca nella quale non era semplice
spostarsi in luoghi ancora selvaggi e poco ospitali.
Capitale internazionale e allo stesso tempo piccola città, sede di accademie, crocevia per artisti e
intellettuali di fama, ma piuttosto pericolosa di notte per chi girovagasse per le sue strade, Roma
presentava all’epoca molte contraddizioni. Lo stato pontificio era uno dei più arretrati d’Europa e,
malgrado le presenze cosmopolite, la città appariva una realtà immobile. Anche i pittori
sembravano impegnati in una lotta per rintracciare tra il verde, le rovine, gli alberi e la pietra le
tracce di una Roma antica che faticavano ad emergere. Tuttavia, proprio da questo apparente
caos, “Hubert delle rovine” – com’era soprannominato il pittore parigino Hubert Robert dai
contemporanei - e Abraham Louis Rodolphe Ducros traevano ispirazione per le loro creazioni,
mentre François Marius Granet realizzava le sue emozionanti immagini della Roma moderna e
Victor Jean Nicolle e Charles Joseph Natoire delineavano in nitide vedute o con sentimento
visionario la loro idea della città.
Enti proponenti Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico - Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale
Organizzazione e servizi Zètema Progetto Cultura Srl museali
Con la collaborazione di BNL; Unicredit Banca; Monte Paschi di Siena; Finmeccanica; Lottomatica; Vodafone
Con il contributo tecnico di La Repubblica, Atac
Info 060608 (tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00), www.museodiroma.it www.museiincomune.it www.zetema.it
Ufficio stampa Zètema Progetto Cultura Gabriella Gnetti g.gnetti@zetema.it
Inaugurazione Martedì 7 febbraio 2012 ore 18.00
Museo di Roma Palazzo Braschi - presso le sale espositive del piano terra
piazza San Pantaleo, 10 (Piazza Navona) Roma
Orari Martedì-Domenica ore 10.00-20. Giorni chiusura Lunedì, 1 maggio
Biglietteria Integrato Museo + Mostra; intero € 9,00; Ridotto € 7,00. Per i cittadini residenti nel Comune di Roma (mediante esibizione di valido documento che attesti la residenza) Intero € 8,00; Ridotto € 6,00
Solo Mostra: Intero € 4,00; Ridotto € 3,00