Giorgio Carluccio
Loredana Campa
Fabrizio Santona
James Clancy
Tom Ma
Dario Manco
Judith Duquemin
Barbara Neulinger
Kararina Norling
Wendy Roach
Irene Clouthier
Mary-Ann Kokoska
Anne Desfour
Anne Stagg
Cigdem Mentesoglu
Dores Sacquegna
Parafrasando il poeta e artista inglese William Blake con i suoi "canti dell'innocenza", la collettiva racchiude un percorso di opere che prendono stimolo dalla natura organica, si osserva il creato con le sue evoluzioni, la forza vitale e il ritmo.
a cura di Dores Sacquegna
“Vedere un mondo in un granello di sabbia, e un Cielo in un fiore selvatico,
Tenere l'Infinito nel cavo della mano. E l'Eternità in un'ora.”
( W. Blake in «Auguries of Innocence»)
Parafrasando il poeta e artista inglese William Blake con i suoi “canti dell’innocenza” , la mostra Nature Naturans, restituisce all'individuo, isolato e frammentato dalla storia, un senso di appartenenza e di comunione in termini di verità e finzione.
In questo evento che racchiude un percorso di opere che prendono stimolo dalla natura organica, si osserva il creato con le sue evoluzioni, la forza vitale e il ritmo. Novalis scriveva «Chi possiede il ritmo, possiede l'Universo». E così prendono forma suggestivi e poetici pattern, forme con codici simbolici, giochi di luce che ricamano lo spazio, elementi della natura visti da quindici artisti italiani e stranieri. Nelle sculture zoomorfe di Giorgio Carluccio, la materia che le compone (pietra, terracotta, ferro, tessuto) entra in relazione con lo spazio sottolineandone i giochi di luce. Il paesaggio è la ricerca della leccese Loredana Campa, l’insieme delle forme di un luogo, la sua prospettiva, la veduta o la direzione in cui guardiamo e il nostro modo di vedere le cose. Sempre più spesso oggi la natura sembra alzare i toni, stagioni confuse alluvioni improbabili, acque rare o malsane. Così nasce l’idea del progetto d’arte democratica, “Estasi of Contemporary Eden” di Fabrizio Santona. Una installazione interattiva del “pacco-dono”, nelle cui scatole, migliaia di bulbi di fiore rendono l’idea della semina, della crescita e del rapporto tra uomo e Natura.
Nelle fotografie in bianco e nero di James Clancy, la natura sembra essersi risvegliata da un grande sonno, violenta e primitiva nelle sue naturali performances. Il rapporto Uomo-Natura anche nelle fotografie del canadese Tom Ma. Ai colori della natura e alle sue straordinarie forme si ispirano i pattern di Dario Manco, Judith Duquemin, Barbara Neulinger, Kararina Norling, Wendy Roach. Mentre nel rapporto verità/finzione e metamorfosi le opere di Irene Clouthier, Mary-Ann Kokoska, Anne Desfour, Anne Stagg, Çiğdem Menteşoğlu.
ARTISTI: Giorgio Carluccio (Brindisi), Dario Manco (Lecce), Loredana Campa (Lecce), Fabrizio Santona (Torino), James Clancy (Germania), Tom Ma (Canada), Judith Duquemin (Autralia), Barbara Neulinger, Wendy Roach, Anne Stagg, Mary-Ann Kokoska, Irene Clouthier (Usa), Anne Desfour (Francia), Katarina Norling (Svezia), Çiğdem Menteşoğlu (Turchia).
Immagine: Loredana Campa, Orizzonti
Inaugurazione: 4 febbraio ore 19.30
Primo Piano LivinGallery
viale Marconi, 4 - Lecce
Orari: dal lunedì al venerdì dalle ore 10-13/17-20
Sabato: 17-20
Ingresso libero