Billboards NY-MI a/r. La riflessione di Maurizio Montagna si concentra sulle strutture che esibiscono le affissioni pubblicitarie, ritratte nella loro condizione di spazio privo di contenuti. Gli scatti analizzano rotture, buchi, inarcamenti e riflessi concentrandosi sui piccoli e lenti eventi che si svolgono all'interno delle campiture di metallo vuote.
PHOTOGRAPHIA è la prima galleria a Milano specializzata in stampe fotografiche d’autore in Edizione Limitata sul mondo del rock, del jazz, del cinema, del reportage e, più in generale, della cultura contemporanea.
In concomitanza con la mostra “Peripheral Visions: Italian Photography in Context, 1950s- Present” presso l’Art Gallery dell’Hunter College di New York, PHOTOGRAPHIA è lieta di presentare, per la prima volta a Milano, le otto opere della serie BILLBOARDS che il fotografo Maurizio Montagna espone a New York e il portfolio in Edizione Limitata 50 delle stesse in formato 20x27 cm.
Il progetto BILLBOARDS di Maurizio Montagna è frutto di quattro anni di ricerca fotografica sul paesaggio urbano di Milano posto in relazione al luogo ed al vuoto dei cartelloni pubblicitari privi dei loro messaggi promozionali. Il progetto è raccolto nel volume omonimo edito da Damiani Editore nel gennaio 2009.
La riflessione di Maurizio Montagna si concentra sulle strutture che esibiscono le affissioni pubblicitarie, ritratte nella loro condizione di spazio privo di contenuti. Gli scatti analizzano rotture, buchi, inarcamenti e riflessi concentrandosi sui piccoli e lenti eventi che si svolgono all’interno delle campiture di metallo vuote. In un luogo in cui si ha l'attesa di una saturazione d'informazione si trova invece un’assenza assoluta, solitamente non considerata.
BILLBOARDS si scopre erede naturale delle indagini fotografiche vicine alla tradizione dei fotografi paesaggistici riuniti nella famosa mostra dei “New Topographics: Photographs of a Man-Altered Landscape” esposta a Rochester nel 1975.
Con questo background, le fotografie di Maurizio Montagna utilizzano un linguaggio scabro, essenziale e sintetico e sono dominate da ampie superfici monocrome impostate con netto rigore geometrico, fissando così in un'immagine la riflessione sul rapporto fra luogo di appartenenza e struttura artificiale imposta. Rapporto in cui il paesaggio, nel lento trascorrere del tempo, si re-impossessa del suo spazio.
In riferimento all’attuale momento storico, il linguaggio di Maurizio Montagna si fa ancora più contemporaneo. Il modello economico globale, basato sul consumismo e sulla crescita senza limiti della produzione di beni, oggi più che mai può essere rappresentato come un vuoto che comunica il suo messaggio muto di riconciliazione con il proprio territorio.
L’esposizione presso PHOTOGRAPHIA vuole essere l'occasione per puntare il riflettore su un fotografo milanese che per la prima volta espone nella sua città natale e contemporaneamente a New York.
La mostra collettiva newyorchese esibisce il lavoro di Maurizio Montagna e quello di alcuni dei nomi più importanti della fotografia italiana, tra i quali: Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Gianni Berengo Gardin, Mario Carrieri, Luigi Ghirri, Guido Guidi, Francesco Jodice, Mimmo Jodice, Ugo Mulas, Walter Niedermayr e Massimo Vitali (www.hunter.cuny.edu/art/galleries).
Inaugurazione 9 febbraio ore 18.30
Photographia
viale Lazio, 1 (angolo viale Montenero) - Milano