Museo d'Arte Provincia di Nuoro - MAN
Giovanni Carta
Chris Marker
Hollis Frampton
Ken Jacobs
Malcolm Le Grice
Rob Carter
George Drivas
Paolo Meoni
Alejandro Moncada
Alexandra Navratil
Alexandros Papathanasiou
Katja Pratschke
Gustav Hamos
Margot Quan Knight
Katherine Segura Harvey
Kathrin Sonntag
Jutta Strohmaier
Arnold von Wedemeyer
Saretto Cincinelli
Cristiana Collu
Alessandro Sarri
Giovanni Carta in 'Pause di recente passato' presenta lavori in cui il rigore della riduzione formale della linea astratto-geometrica s'incontra con quello della ricerca sugli elementi primari della pittura. La rassegna "L'evento immobile. Sfogliare il tempo" si propone di analizzare, attraverso la presentazione di opere video e cinematografiche, cio' che di permanente e di fisso resiste ed insiste in ogni immagine in movimento.
Giovanni Carta
Pause di recente passato
17 febbraio-11 marzo 2012
La mostra Pause di recente passato di Giovanni Carta, al MAN dal 17 febbraio all’11 marzo, apre il progetto Soluchefera che occuperà per tutto l’anno il piano terra del Museo con una serie di mostre personali che riguarderà un’intera generazione di artisti di rilievo che in passato hanno partecipato in modo attivo alla ricerca artistica contemporanea della Sardegna e che ora si sono allontanato dai circuiti dell’arte. Queste mostre racconteranno le singole visioni artistiche attraverso la sintesi di produzioni durate decenni.
Giovanni Carta ha studiato all'Istituto d’Arte di Sassari negli anni Cinquanta, in quel periodo diretta da Filippo F**ari, e proprio frequentando l’ambiente sassarese che entra in contatto con Mauro Manca e il nuovo fermento che in quegli anni interesserà numerosi giovani artisti. Questa vicinanza ne determinerà lo sviluppo verso l’astrattismo che sarà al centro di tutta la sua ricerca artistica.
La sua ricerca si orienta, sin dalla prima fase creativa, verso una volontà di semplificazione dell'immagine che rende il segno protagonista della composizione. La produzione matura, fino agli esiti più recenti, si orienta verso un raffinato astrattismo geometrico.
La sua pittura è geometria del senso oltre che dell'intelletto, in cui il rigore della riduzione formale propria della linea astratto-geometrica s'incontra con quello della ricerca analitica condotta sugli elementi primari, fisici, della pittura (supporto, colore, stesure). Un atteggiamento analitico che parte però da un sentire artigianale, una tonalità affettiva dell'operare, una dedizione manuale che risale alle fonti stesse dell'esperienza moderna
DNA è la mostra delle opere della Collezione Permanente che sarà esposta al museo dal 17 febbraio. Saranno presenti le opere dei grandi maestri sardi che vanno da Ballero, Biasi, Ciusa, Ciusa Romagna, Delitala, Devoto e Nonnis, solo per citarne alcuni.
Le opere della Collezione possono essere considerate le pagine che costituiscono la tradizione culturale e artistica del nostro territorio, contribuiscono a plasmare la struttura più intima del Museo, ne costituiscono la storia e sono i testimoni più visibili della sua costante crescita, fino a diventare una sorta di album dei ricordi della sua vita, album che, anche in virtù del nuovo allestimento, potrà essere sfogliato dai visitatori.
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L’evento immobile.
Sfogliare il tempo
17 febbraio - 6 maggio
a cura di Saretto Cincinelli, Cristiana Collu, Alessandro Sarri
L’evento immobile. Sfogliare il tempo, dal 17 febbraio al 6 maggio al Museo MAN, è la rassegna a cura di Cristiana Collu, Saretto Cincinelli e Alessandro Sarri che rinnova la partnership, giunta quest’anno alla sua V° edizione, con Casa Masaccio di San Giovanni Valdarno.
Se Borges ha potuto equiparare l’universo ad una biblioteca (di Babele) non è forse illecito pensare al tempo come ad un libro (infinito), qualcosa che è possibile leggere, interpretare, sfogliare con modalità sempre diverse...E’ a partire da questa azzardata ipotesi, che l’espressione idiomatica sfogliare il tempo ha finito per guadagnare il ruolo di sottotitolo dell’odierna edizione de L’evento immobile.
La mostra si propone di analizzare, attraverso la presentazione di opere video e cinematografiche, ciò che di permanente e di fisso resiste ed insiste in ogni immagine in movimento e, parallelamente, di indagare l’infinita disponibilità del tempo ad essere colto ed accolto nel proprio irriducibile intervallo. La manifestazione cerca così di delineare una sorta di tempo in stato vegetativo, una temporalità in stato d’arresto, in stallo, tale da non poter essere derubricata a semplice movimento o a semplice stasi.
In una sorta di ritorno alle origini la rassegna ruota su opere che spaziando da film mitici e seminali come La jetée di Chris Marker e Nostalgia di Hollis Frampton, e giunge, attraverso lavori storici di Ken Jacobs e Malcolm Le Grice, sino ai nostri giorni con opere di Rob Carter, George Drivas, Paolo Meoni, Alejandro Moncada, Alexandra Navratil, Alexandros Papathanasiou, Katja Pratschke & Gustáv Hámos, Margot Quan Knight, Katherine Segura Harvey, Kathrin Sonntag, Jutta Strohmaier, Arnold von Wedemeyer.
Inaugurazione 17 febbraio ore 19
MAN_Museo d’Arte Provincia di Nuoro
via Satta, 27. Nuoro
orari: 10:00-13:00 / 15:30-19:30 (lunedì chiuso)
Intero 3 euro, ridotto 2