Negli interni desolati e spogli di ogni influsso d'umanita' dei dipinti di Benedetti, si staglia la sagoma stessa dell'artista.
E’ nel vuoto di presenze che si misura la poetica di Daniela Benedetti. In interni desolati spogli di ogni influsso d’umanità si staglia la sagoma della stessa artista.
Tale personificazione prende in carico una tendenza verso un’assunzione d’intenti molto semplice: abitare queste locazioni disadorne e fortemente disturbanti. Con una potenzialità nello sguardo fortemente intrigante ma decisa, imperturbabile delle conseguenze collaterali di siffatto intento, come una moderna guerriera del domestico, l’artista carica l’arma dei giorni quotidiani con le cartucce di una molteplice personalità.
Grazie a ciò in quelle ambientazioni disadorne pare confluire una nuova linfa di vita, con una norma espressiva decisamente figurativa ma che grazie a certi spiccati accorgimenti compositivi lascia intravedere, oltre l’apparire delle sembianze del reale, enigmi sommersi. Il sacro luogo delle azioni quotidiane viene così dis-sacrato dall' ironia di una giovane donna che sia che si asciughi i capelli o si lavi i denti, azioni che non hanno di per sè nulla d'inquietante, non ha paura di guardare in faccia e con determinazione i fantasmi che albergano nel suo animo. (Francesca Baboni, Stefano Taddei)
Inaugurazione Sabato 18 febbraio 2012 alle ore 17,30
Galleria delle visioni
Via Calzolai, 80 - Piacenza
Orario di galleria: Tutti i giorni dalle 16,00 alle 19,00 escluso giovedì e domenica Sabato mattina dalle 10,00 alle 12,30
Ingresso libero