Sabrina Raffaghello Arte Contemporanea
Memorie. Presentazione della mostra e del volume dedicato al lavoro fotografico dell'artista. Immagini che inducono a rallentare il ritmo del vivere qui e ora.
a cura di Sabrina Raffaghello
Bruno Cattani ha dato l'impegnativo titolo
di Memorie a questa sua ricerca
fotografica, avviata alcuni anni fa con la
ricognizione su alcuni scorci della sua
citta' natale, Reggio Emilia, e poi
proseguita e sviluppata in altri luoghi,
com'era forse alla fine inevitabile, dato il
tema non certo circoscrivibile con cui ha
scelto di misurarsi. Impegnativo il titolo
perche' la memoria e' l'essenza stessa
della fotografia, la cui intima struttura e'
quella di conservare, diffondere e
recuperare la memoria individuale e
collettiva. Ma la natura
che parla
all'apparecchio fotografico e' diversa da
quella che parla all'occhio, soprattutto
perche' al posto di uno spazio elaborato
inconsapevolmente ne compare uno
elaborato inconsciamente.
La fotografia si
pone come una sorta di inconscio ottico:
ambiente e paesaggio si svelano solo a
quello tra i fotografi che sa coglierli:
scompone e ricompone le situazioni e ci
restituisce gli elementi per comporre il
collage della nostra esistenza. La
fotografia in questo senso ci propone la
realta' che vede il fotografo ma nel
contempo ci consente di costruire la
nostra. Vediamo solo cio' che conosciamo
e cosi' anche quando cerchiamo di
leggere nella memoria dell'artista in realta'
e' la nostra memoria che ci racconta le
fotografia. C'e' l'infanzia delle giostre e
dei giocattoli di legno e i miti giovanili
nella porta di un campo da calcio e nel
biliardino. C'e' l'inquietudine del sacro
nelle reliquie delle sagrestie rotte o
abbandonate: stiamo chiedendo alla
memoria di dare un senso alla nostra vita
e di aiutarci a reggere l'angoscia del
vivere. Ci sono segni che riteniamo
proprieta' della nostra memoria, ma che
se li osserviamo da piu' angolature rappresentano non solo le memorie di
altri individui, ma anche le memorie
collettive di culture diverse.
I colori di
questo lavoro di Cattani non sono mai
gridati, ma tenui, esprimono quasi una
tensione al bianco e nero, con una sorta
di alone scuro ai bordi dell'immagine,
rafforzato dal riquadro nero che le
incornicia: anche questo contribuisce a
una presa di distanza, a un senso di
lontananza nel tempo, come se queste
visioni si fossero spogliate, nel loro
viaggio dentro il tempo, di ogni
abbellimento. Anche la costante
presenza, dentro l'immagine, di zone a
fuoco e di altre sfocate realizza con un
artificio ottico lo sforzo psicologico della
ricerca del tempo perduto. Immagini che
ci inducono a rallentare il ritmo del vivere
qui e ora, a ripiegarci in noi stessi per
ascoltare dentro di noi le voci sopite
dell'anima universale.
Bruno Cattani, Memorie, ed. Allemandi, 2010, a cura di Sandro Parmiggiani, testi di: S. Parmiggiani, R. Poujade, C. Feruglio, M. Bonaretti, F. Baboni.
Metti una sera a cena e dopocena... Bruno Cattani, 24 Febbraio ore 20.30. Ristorante La Buvette, Palazzo del Monferrato, via San Lorenzo 21 Alessandria, info: Giada Pippo - giada@globalservicecorporation.it - cell. 339 5931391. In collaborazione con Ristorante La Buvette, Palazzo del Monferrato e Fondazione Palazzo Magnani con il patrocinio della Citta' di Alessandria.
Inaugurazione venerdi' 24 febbraio ore 18
SR contemporary district
Antico Spedal Grande Chiesa SS. Antonio e Biagio
via Treviso 17, Alessandria
mar-ven 15-19 e su appuntamento
Ingresso libero