Inevitabili performances. La mostra accoglie opere utilizzate durante un'azione, il filmato e un nuovo lavoro che sintetizza in un'unica immagine l'evolversi della performance.
Con questa breve esposizione Ruggieri conclude un’esperienza iniziata per scopi didattici nel 2010.
Con la collaborazione di un gruppo di studenti del liceo delle Scienze Umane “Virgilio” di Milano e di
alcuni professionisti attivi nel campo della fotografia e delle riprese video, realizza una performance per
evidenziare, attraverso immagini simboliche, le tappe di un cammino artistico.
La mostra accoglie le opere utilizzate durante la performance, il filmato e un nuovo lavoro che sintetizza
in un'unica immagine l’evolversi dell’azione.
Note biografiche di Viana Conti
Formatosi alla grande lezione di Luciano Fabro, Antonello Ruggieri (Taranto 1960, residente a Milano)
già esponente dal 1982 al 1985 della Casa degli artisti di Milano, fondata dal maestro stesso nel 1978
insieme a Jole de Sanna e Hidetoshi Nagasawa, esordisce autonomamente nel 1987; è ideatore nel
1989, tra gli altri, dello Spazio di Via Lazzaro Palazzi a Milano, collegato alla rivista “Tiracorrendo”; nel
1992 inizia a collaborare con il gallerista Massimo Valsecchi e con la curatrice Antonella Commellato,
nel 1998 con Caterina Gualco, titolare della galleria UnimediaModern, nel 2001 con Ginevra Grigolo
titolare della galleria G7 di Bologna e, nel tempo, con diversi critici d’arte tra cui Sergio Risaliti, Saretto
Cincinelli, Alessandra Scappini, Angela Madesani. L’artista è attivo come docente presso l’Istituto di
Archeologia dell’Università Cattolica di Milano e collabora, come professionista esterno, in qualità di
disegnatore archeologo, con il Dipartimento di Scienze Storiche e Antropologiche dell’Antichità
dell’Università La Sapienza di Roma.
Nella sua ricerca artistica Ruggieri si avvale della propria esperienza professionale in campo
archeologico, recentemente tale rapporto tra le due discipline è stato ampiamente messo in luce dalla
mostra “Respiciens eo” organizzata nel 2011 dal museo Sant'Agostino di Genova, una sorta di
retrospettiva del lavoro estetico dal punto di vista dell’archeologo.
In collaborazione con UnimediaModern di Genova
Inaugurazione Lunedì 27 Febbraio 2012 h. 18/21
10.2! Dieci.due! international research contemporary art/ac
via Volvinio, 30 Milano
aperto da martedì a venerdì dalle 15.30 alle 19
Ingresso libero