Camera Ottica. Percorso d'artista in 24 opere. Dipinti che nascono dalla stessa matrice, dallo stesso processo creativo: un codice a barre declinato nelle angolazioni e nei cromatismi come evoluzione astratta di strutture vegetali.
a cura di Tiziana Gazzini
Lunedì 27 febbraio la Galleria nel giardino della Fornarina, all’interno del ristorante Romolo situato all’incrocio tra via Garibaldi e via della Lungara inaugura la mostra Camera Ottica. Percorso d’artista in 24 opere, di Rosaria Redini (Roma, 1947).
In quasi vent’anni Rosaria Redini ha sviluppato con rigore e coerenza il suo percorso artistico realizzando una serie di cicli pittorici che nascono dalla stessa matrice, dallo stesso processo creativo: un codice a barre declinato nelle angolazioni e nei cromatismi come evoluzione astratta di strutture vegetali. Ciclo dopo ciclo, la tessitura primordiale e sapiente da cui si è mossa nella prima serie realizzata in Olanda, e che arriva fino alle ultime opere realizzate nel 2011 (Ver e Pianta), spinge l’osservatore dentro una camera ottica ai confini delle leggi della percezione visiva. L’intenzione curatoriale è di indurre un turbamento percettivo, una vertigine ottica e mentale. Nella camera ottica di Rosaria Redini in gioco è l’impatto percettivo e la distorsione visiva provocata dai contrasti dei colori e dalla ripetizione delle forme. Chi vi entra varca la soglia di astronavi perdute nella vertigine dello spazio interiore.
La selezione antologica del lavoro di Rosaria Redini presenta i cicli inediti Berlin (2006) e Sequenza (1975) nella loro interezza e una campionatura dei cicli già esposti: RITMI (1995), Quardilogia(2000), Masayuki (2004), in una contiguità spaziale che va oltre il percorso cronologico.
Rosaria Redini (1947) vive e lavora a Roma, in via Garibaldi. Redini ha una formazione classica e poi i Diplomi di Disegno Industriale (anni '60) e di Maestro d'Arte del Tessuto (anni '70), presso l'Istituto Statale d'Arte e, sempre negli anni '70, una borsa di studio per l'Olanda, dove approfondisce il movimento De Stijl e il Costruttivismo. Nel periodo olandese si impegna professionalmente nella pittura presso gli Ateliers 63 di Haarlem, dove lavora con la guida di Carel Visser, Ger van Elk, Jan Dibbets e altri artisti dei Paesi Bassi. Sul finire degli anni '70, ottiene un'altra borsa di studio che la porta per un anno negli Stati Uniti, dove frequenta l'Università del Texas, ad Austin, il College di Belle Arti ad Athens (Ohio) seguendo corsi di pittura, litografia, storia dell'arte. L'esperienza americana si completa a New York dove segue un corso di Storia dell'architettura americana presso la New School of Social Research, frequenta la Parsons School of Design e gli atelier del pittore Babe Shapiro e del serigrafo Lèon Moscowitz. Negli anni ‘60-'70, gli incontri e la frequentazione con il gruppo di artisti romani della Scuola di Piazza del Popolo, come Tano Festa e Franco Angeli. Rosaria Redini è un’artista che ha saputo coniugare col suo talento e la sua storia la riva destra (la scuola figurativa ben presente negli studi tra via della Lungara e via Garibaldi) con la riva sinistra del Tevere (il pop romano di Piazza del Popolo). Ed è sempre a Roma che nel 1995 si presenta al pubblico con la mostra personale RITMI (Galleria Vittoria Biasucci). Ha collaborato ('97-'98) con l'artista Luigi Ontani alla realizzazione delle vetrate del Palazzo dei Capitani della Montagna sede del Comune di Vergato (Bologna).
L’iniziativa è dell’Associazione Culturale La Coda dell’Occhio, nell’ambito del progetto Lungara-Garibaldi. Artisti all’incrocio del tempo che si propone di riattivare la memoria dei luoghi e stimolare il confronto degli artisti che lavorano oggi in via della Lungara e in via Garibaldi, strade ancora ricche di studi, laboratori, archivi, gallerie d'arte, ecc., con i grandi artisti e i grandi personaggi che nei secoli hanno lavorato e risieduto nelle stesse strade e negli stessi spazi. L’evento è patrocinato dalla Provincia di Roma – Assessorato alle Politiche Culturali e dal Comune di Roma - Municipio Roma Centro Storico con il contributo di Casale del Giglio – Azienda agricola.
Info: www.ristorantefornarina.it - www.lacodadellocchio.com
Ufficio stampa e comunicazione:
Giorgia Calò 333.6236762 giorgia.cal@gmail.com
Vernissage: lunedì 27 febbraio 2012, dalle 19.00 alle 23.00
Da Romolo nel giardino della Fornarina
Via Porta Settimiana 8, Roma
Orario: Mat-Dom 12-15/19-23
Ingresso libero