Galleria Fiaf
Torino
via Pietro Santarosa, 7/a
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Ricordo di Renato Fioravanti
dal 23/2/2012 al 8/3/2012
lun - ven 9,30-12,30 e 14.30-17

Segnalato da

Galleria Fiaf




 
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23/2/2012

Ricordo di Renato Fioravanti

Galleria Fiaf, Torino

Sono esposte 40 stampe originali, realizzate da Fioravanti a partire dagli anni '40 fino agli anni '60, appartenenti ad un piu' vasto corpus donato dagli eredi alla Fototeca.


comunicato stampa

La mostra è un omaggio a Renato Fioravanti (Sondrio 1900-Torino 1983), primo Segretario Generale e poi Presidente della FIAF dal 1957 al 1968. Fu affermato fotografo e attivo organizzatore di eventi culturali, capaci di riportare la fotografia italiana alla ribalta internazionale, grazie soprattutto al suo carisma e alla fitta rete di contatti che seppe intrattenere con le altre organizzazioni fotografiche europee ed americane.
Fu anche critico fotografico sulle pagine della rivista Ferrania, molto diffusa negli anni del dopoguerra, attraverso la quale informava i lettori sulle attività della FIAF.
Saranno esposte 40 stampe originali, realizzate da Fioravanti a partire dagli anni ’40 fino agli anni ’60, appartenenti ad un più vasto corpus, comprendente un centinaio di stampe BN e a colori e da circa 150 diapositive, donato dagli eredi alla Fototeca FIAF per interessamento di Michele Ghigo, autore anche del testo di presentazione.

Ricordare Renato Fioravanti per i fotoamatori italiani significa parlare dell’uomo a cui soprattutto si deve la nascita della FIAF, la maggiore organizzazione che li raccoglie e li rappresenta.
Nacque a Sondrio nel 1900. Laureato in scienze economiche e commerciali, visse a Torino dove svolse la funzione di direttore commerciale del Cotonificio Wild & C. che aveva gli uffici direzionali in corso Galileo Ferraris, vicino ai quali aveva anche l’abitazione. Aveva casa a Bardonecchia ed a Cavi di Lavagna, dove passava le sue vacanze e dove scattò molte delle sue fotografie. Morì a Torino nella notte tra il 13 ed 14 Ottobre 1983.
Fu socio dei due più importanti foto club torinesi, la Società Fotografica Subalpina e l’Associazione Fotografica Italiana, che frequentava regolarmente avendo amicizie in entrambi. Fu apprezzato fotografo, partecipando a saloni di fotografia in Italia ed all’estero, e stimato saggista scrivendo di fotografia su diverse riviste tra cui Ferrania, il mensile dell’omonima casa produttrice di materiale sensibile, diretto da Alfredo Ornano e poi da Guido Bezzola.
Fu dalla collaborazione con quest’ultimo che nacque l’idea di dedicare l’ultimo numero dell’anno della rivista ai fotoamatori italiani, riservando una pagina a ciascuno di essi, arricchita a fine fascicolo dal ritratto e da qualche nota biografica. Iniziativa di grande successo che fece nascere in noi l’idea di trasformare la Statistica FIAF, da modesto fascicolo con le ammissioni di autori ai concorsi fotografici, in un vero e proprio ANNUARIO in cui trovare il maggior numero di informazioni riguardanti i foto club ed i fotoamatori italiani.
Renato Fioravanti fu, con altri fotografi italiani che partecipavano a concorsi all’estero, ed avevano quindi l’occasione di allacciare conoscenze ed amicizie, tra i promotori della nascita della federazione tra le associazioni fotografiche in Italia ed in Europa. In Italia il centro propulsore fu Torino e la Società Fotografica Subalpina dove nel dicembre del 1948 nacque la FIAF . Fioravanti fu eletto Segretario Generale, in pratica il factotum, lasciando il posto di prestigio come presidente all’ing. Italo Bertoglio, presidente della S.F.Subalpina.
In campo internazionale le fila erano tirate dal belga dr. Maurice van de Wyer, fondatore e primo presidente della FIAP. I posti principali furono riservati ai grandi paesi: la vice presidenza alla Francia, il tesoro alla Germania (patria delle grandi industrie del settore), la segreteria alla Svizzera che ospitò anche la sede legale. A Renato Fioravanti fu dato l’incarico di Presidente della Commissione Amministrativa ed in seguito della “Commission Couleur”
La promozione della fotografia a colori stette molto a cuore ai responsabili delle nostre organizzazioni in Italia ed all’estero. La Kodachrome, diapositiva giunta dall’America, si stava affermando a macchia d’olio e la stampa a colori su carta veniva trattata dai fotoamatori anche in casa ( Agfacolor, Ferraniacolor, Gevacolor).
Renato Fioravanti, nella sua veste di presidente della Commission Couleur e con il sostegno organizzativo della Società Fotografica Subalpina, nel 1949 creò il 1° Festival Internazionale del Fotocolore, manifestazione per diapositive dove, per tre serate di fila, nel salone del giornale La Stampa in via Roma all’inizio e successivamente nel salone dell’Unione Industriale, egli commentava tutte le diapositive ammesse, una per una, con annotazioni tecniche ed osservazioni critiche. Una manifestazione di grande successo, per qualità dei lavori prescelti e per l’affluenza di appassionati, che si ripeté per oltre un decennio. Egli fu anche a fianco degli organizzatori degli analoghi concorsi di Alassio e di Como, che la seguirono e portarono il nostro paese a primeggiare nel mondo.
Per favorire la diffusione della fotografia a colori su carta, Fioravanti abbassò per essa la soglia di ammissione alla Statistica FIAF ed inoltre, con la collaborazione del fotografo Benedetto Trani di Ancona, negli anni ‘60, promosse una mostra di fotografie a colori in formato 30x40 itinerante per l’Italia.

A Fioravanti la FIAF deve molto. Fu lui ad avviarla nei suoi primi passi, impegnato personalmente nei lavori più umili di corrispondenza con club, organizzazioni nazionali e straniere, singoli fotoamatori. Non trascurò l’attività di pubbliche relazioni con autorità ed enti. Per molti anni fece parte del consiglio di amministrazione della Scuola di Arti grafiche e fotografiche “Vigliardi Paravia” di Torino. Collaborò con la prof.sa Maria Adriana Prolo, fondatrice del Museo Nazionale del Cinema di Torino, con la quale si era anche ipotizzato di ospitare la FIAF nella nuova sede del museo.
Fu un presidente-segretario nel senso che da Segretario generale spesso si sostituì al presidente e quando fu eletto presidente, non disdegnò di sbrigare personalmente mansioni di segreteria. Ricordo la sua figura alta ed imponente che occupava tutto il vano dell’armadio a muro che la S.F. Subalpina aveva riservato alla FIAF, nella sede storica di via Bogino 25, e dove lui smistava le pratiche da portare a casa o da archiviare in loco.
Fu un presidente autorevole ed anche autoritario. Ricordiamo in molti un congresso degli anni 60 dove Fioravanti, presidente dell’assemblea, si rivolse a Millozzi di Padova (allora ragazzo piuttosto vivace) con un imperioso “Millozzi, Lei stia zitto!”. Al che Millozzi rispose “Ma Presidente, quest’anno non ho ancora parlato!”
Tendenzialmente conservatore, fu difficile fargli accettare ai concorsi i reportages e le sequenze d’immagini: li chiamava “fumetti”. Così quando fu invitato a Como per la 1° biennale FIAP del diaporama, alla fine della proiezione disse “Qui finisce che costoro, prima o poi, t’inventano il cinema”
Sostenne sempre i fotoamatori italiani, anche in sede internazionale. Ricordo il suo orgoglio quando affermava che Carmen Crepaz di Trieste fu la prima donna in assoluto a ricevere dalla FIAP l’onorificenza di Excellence, e la sua gioia quando l’Italia riceveva più riconoscimenti delle altre nazioni vicine ed importanti. Chissà come avrebbe gioito per tutte le Coppe del Mondo che i nostri hanno vinto in questi anni!
Apprezzò il nostro lavoro, nonostante qualche iniziale perplessità. Allora eravamo per lui dei giovani avanguardisti che sembravano voler sovvertire tutte le cose, anche se poi dimostrammo di salvaguardare gli ideali ed i principi che furono suoi e dei fondatori della Federazione. Emblematica la lettera da lui inviata a Giorgio Tani, allora direttore de Il Fotoamatore, in data 18.6.82, pubblicata sul n° 3/82 della nostra rivista:
Egregio Signor Tani, le scrive un vecchio ex Presidente ottantaduenne, e purtroppo in questo momento in non buone condizioni di salute. Eppure sento ugualmente il dovere di complimentarmi con Lei e i suoi collaboratori per la veste ormai eccellente che siete arrivati a dare all’Annuario FIAF. Quando nell’ormai lontano 1948, grazie anche al prezioso aiuto dell’amico Van de Wyer, riuscii a persuadere l’ing. Bertoglio a lasciarmi tentare l’intesa, mai riuscita [prima], con Milano, Genova, Bologna, Roma, ecc… tutti mi dissero che la FIAF sarebbe vissuta l’espace d’un matin. Avevo cominciato con nove società in tutta Italia! Oggi, nel 1982, posso fare le felicitazioni a Lei e a tanti altri convinti assertori. Non solo, ma resto più che mai convinto che in Fotografia si trova sempre l’uomo giusto al momento giusto. Ora l’avvenire che vi si apre è più che mai invitante e si può essere certi che non lo mancherete. Ancora complimenti vivissimi per traguardi sempre maggiori. Con le più sentite ed amichevoli cordialità: Renato Fioravanti.
E’ commovente per me rileggere queste parole che sono quasi un testamento spirituale del nostro fondatore, tanto traspaiono da esse l’entusiasmo, l’orgoglio, l’amore per quella creatura che fu sua ed anche nostra, nata per promuovere e coltivare la fotografia di qualità e la fratellanza tra gli associati

Michele Ghigo

Inaugurazione venerdì 24 febbraio, ore 21

Galleria Fiaf
via Pietro Santarosa, 7 10122 Torino
Orari apertura: dal Lunedì al Venerdì 9,30 - 12,30 e 14.30 - 17.00

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