Ufficio Stampa Palazzi Florence
Emanuela Ascari
Kinkaleri
Michele Lancuba
Lorenzo Pezzatini
Alessandra Ragionieri
Lucia Giardino
La collettiva puo' innescare una riflessione sul significato della negazione del piedistallo e della verticalita', come principi fondamentali dell'arte, ma puo' anche essere percepita esattamente per quello che mette in scena: opere al livello del suolo, o innescate da una riflessione su di esso e sull'incontro con esso.
A cura di Lucia Giardino
In inglese britannico floor show significa “spettacolo di varietà”, il nome rimanda all'assenza del palco e ai movimenti di un performer che, muovendosi liberamente tra i tavolini o le sedute a terra, annulla la distanza tra se' ed il pubblico. La mancanza letterale, fisica, di un supporto che elevi - e quindi distanzi - il performer dal pubblico, si tramuta in una comunicazione orizzontale e diretta tra le due parti, che interagiscono sullo stesso livello. Si attua coì una sorta di democratizzazione di rapporto, nel quale colui che fa l'arte e chi la recepisce si muovono su un terreno comune che è, di solito, di basso spessore: arte non più per eletti, ma per tutti. E l'arte non è più di segno verticale, tendendo verso l'alto, sospesa alla parete, o su un piedistallo, bensì è un'arte distesa, schiacciata, che intralcia il cammino. E' un'arte, a volte, buttata sul suolo.
Via San Gallo 45 Rosso, l'indirizzo di F_AIR - Florence Artist in Residence, negli anni Settanta era sede di un teatro. Non aveva grandi pretese e, a detta di chi lo ricorda, l'acustica lasciava a desiderare. Era un teatro di varietà, senza un palco, dall'ambiente piuttosto informale.
Questa mostra nasce per rendere omaggio a F_AIR e alla sua pur breve destinazione d'uso come luogo di commedianti. Non è una mostra sull'umorismo, ma una mostra sul “livello terreno”, caratteristica di certi prodotti artistici.
The Floor Show può innescare una riflessione sul significato della negazione del piedistallo e della verticalità, come principi fondamentali dell'arte, ma può anche essere percepita esattamente per quello che mette in scena: opere al livello del suolo, o innescate da una riflessione su di esso e sull'incontro con esso. Gli artisti in mostra, Emanuela Ascari, Kinkaleri, Michele Lancuba, Lorenzo Pezzatini, Alessandra Ragionieri incontrano il terreno con diverse modalità: per gioco, per studio, per ricognizione antropologica, per caso. Anche quando le opere non sono direttamente a livello del suolo, esso resta presente a determinarne la natura.
A cura di Lucia Giardino
Artisti:
Emanuela Ascari
Kinkaleri
Michele Lancuba
Lorenzo Pezzatini
Alessandra Ragionieri
Emanuela Ascari (Sassuolo 1977)
Vive e lavora a Bologna. Emanuela Ascari si laurea al DAMS, Arti Visive, Università di Bologna e consegue il Master Paesaggi Straordinari del Politecnico di Milano e Accademia di Belle Arti Santa Giulia di Brescia. Indaga il territorio realizzando progetti a partire dalle specificità dei luoghi. Rielabora paesaggi attraverso azioni e installazioni ambientali, processi di relazione e interventi di arte pubblica.
Recentemente ha esposto in: Habitat, Museo del Patrimonio Industriale, Bologna; Materia Primaria, Area Progetto Off, Galleria Civica, Biblioteca Civica Delfini, Modena; Un altro mondo è ancora possibile?, Sala della Dogana, Genova; Cuore di Pietra, Pianoro (BO); Premio Artivisive San Fedele, Galleria San Fedele, Milano; Cesare Viel, Sabrina Torelli, Emanuela Ascari, Casabianca, Zola Predosa (BO); Here we are. Il luogo è sempre specifico, PAC Ferrara; My favourite things, Galleria Contemporaneo, Mestre. Nel 2009 è vincitrice del Premio Iceberg, Arte Pubblica, Bologna.
Kinkaleri
Nati nel 1995 a Firenze, vivono e lavorano a Prato. Kinkaleri è un “raggruppamento di formati e mezzi in bilico nel tentativo”, che fa un punto di forza dell’instabilità e dell’incatalogabilità dei propri prodotti e linguaggi. Lo Spazio K, da loro gestito, è sia luogo d’intensa frenesia artistica in cui si concretizzano le idee, che snodo di networking per artisti, performer, e ricercatori nel campo delle arti visive. Nel corso degli anni, l’opera dei Kinkaleri si è esplicitata in spettacoli, performance, installazioni, produzioni video, sonorizzazioni, allestimenti, pubblicazioni. Nel 2002 ricevono i due prestigiosi: “Premio Lo Straniero. Scommesse per il Futuro Premio” e “Premio Ubu” per
Selezione di opere e mostre dal 2000: Mille, Dentro!, Le Murate, Firenze (2011); WYWH – words you wanna host, performance, Short Formats Festival Internazionale della Nuova Danza, X edizione / Triennale di Milano (2010); Ascesa e Caduta (2010); I AM THAT AM I (2009 – 2010); WEST Video-stills!, Abitanti Ambienti, acura di Silvia Lucchesi, Galleria Il Ponte, Firenze (2007); STADIUM/testolina, installazione, Fucina 4, Accademia delle belle arti Carrara (2007); Figaro, L’esperienza della Cina: Arte Contemporanea in movimento, Centro per l’Arte Contemporanea L. Pecci, Prato (2006); Doom Window + MLFYWND (mpeg-21-frame), video screening – SHORTS @ LABAN.IT – Laban Theatre, Londra, UK (2004).
Michele Lancuba aka Miki Semascus (Salerno nel 1972)
Vive e lavora a Firenze dal 1990. DJ, sound-designer, radio speaker, collezionista discografico. Co-fondatore e membro del collettivo audiovideo Ogi:no Knauss dal 1995, negli anni ha lavorato e prodotto in un ampio spettro di espressioni artistiche e linguaggi, radio e cinema, fotografia, grafica, scrittura e live-media, esibendosi in teatri, clubs, squats e centri culturali, organizzando festival e rassegne, tenendo laboratori, collaborando in studio e dal vivo con svariati musicisti, videomakers, performers, compagnie. La sua attività come sound designer deriva in larga parte da una collezione continua di registrazioni ambientali, voci, suoni semi-processati, un database di materiali per template di composizione, da sviluppare e ricombinare.
Opere recenti: Movin' On - Dust Exchange Rmx, remix track per El Torpe, in uscita per No-Mad Records (2012); Scrivere A Voce, installazione sonora (2011); Airport Re-Sound, sound workshop e compilation CD ideato e realizzato per F.A.F., Florence, (2010); Presente Perfetto, performance realizzata da Patafisic & Boboutic (2010); C/OdEX, electronica e sound research festival ideato e curato c/o EXfila, Florence (2008-2009);
Lorenzo Pezzatini (Firenze 1944)
Vive e lavora a Firenze. Dal 1978 Lorenzo Pezzatini ha una passione e un “compagno di vita” che è anche il nocciolo della sua produzione artistica, il Filo: un oggetto filamentoso fatto di colori acrilici nei colori primari, contrappuntato da piccole escrescenze. Pezzatini è un performer, un produttore di segni e di indicazioni, che usa il Filo per legare, sottolineare e reinventare il mondo che lo circonda. L’interazione con il pubblico e la sua valenza sociale costituisce l’elemento centrale della sua ricerca artistica. Indirizzando l’attenzione di chi guarda verso la socialità contemporanea, le sue opere costringono a riesaminare la “realtà di un momento ordinario all’interno di una vita ordinaria, nel tentativo di gettare un ponte fra il mondo del quotidiano e quello straordinario e spirituale dell’arte”. A partire dal 1979, Pezzatini partecipa a progetti speciali e residenze artistiche in Italia e all'estero, principalmente negli Stati Uniti. Riceve commissioni importanti dai comuni di Vaglia (Lucca) e Pontassieve (Firenze) e nel 1998 il Museo d’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato gli commissiona un progetto con cui Pezzatini celebra i venti anni del Filo. Nel 2001 nasce il Filotape che fin da subito diventa la controparte e pedestre della Filografia Urbana invadendo le strade di Firenze ad ondate successive.
Alessandra Ragionieri (Firenze 1960)
Vive e lavora a Firenze. Nel 1985 si diploma all’Accademia di Belle Arti, nel 1985/88 si specializza in grafica d’arte presso Il Bisonte e nel 1998/99 segue i corsi della Sommerakademie di Salisburgo. Dal 1994 espone regolarmente in mostre collettive e personali, in Italia e all’estero, con opere relative prevalentemente alla ricostruzione dell’identità tramite tecniche che spaziano dal ricamo all’incisione, al disegno, alla scultura e all’installazione.
Suoi lavori si trovano al Metropolitan Museum di New York nella Collezione Disegni e Stampe. La carriera artistica di Alessandra Ragionieri si integra a quella come insegnante d’incisione e tecniche pittoriche alla Florence University of the Arts e in altre istituzioni accademiche italiane.
F_AIR - Florence Artist In Residence, costituisce il primo programma di residenza d’artista nel centro storico di Firenze orientato alla ricerca di artisti in grado di muoversi agevolmente in diverse discipline. La mission di F_AIR, che opera congiuntamente a FUA _ Florence University of the Arts, prevede un forte radicamento nella città di Firenze, la costruzione di un sistema di networking e collaborazioni internazionali e un'intensa attività espositiva nel settore dell'arte contemporanea.
Il programma di residenza è rivolto a giovani dai 25 ai 38 anni, italiani e stranieri, e ha come scopo la crescita dell’artista prescelto e la formazione accademica e professionale degli studenti iscritti a FUA. F_AIR e FUA sono parte di PALAZZI, Florence Association for International Education, consorzio di istituzioni accademiche interdisciplinari che comprende anche sQuola (Center for Contemporary Italians Studies), Apicius (International School of Hospitality), FAST (School of Fashion Accessory Studies and Technology), DIVA (Digital Imaging Visual Arts) e IDEAS (Interior Design, Environmental Architecture and Sustainability).
Ufficio Stampa Palazzi Florence: Corso Tintori 21, 50122 Firenze
Tel. +39 055 0332956
ufficio.stampa@palazziflorence.com www.palazziflorence.com
Inaugurazione 28 Febbraio ore 18:30
F_AIR - Florence Artist in Residence,
via San Gallo 45 rosso - 50129, Firenze
Aperto al pubblico Dal lunedí al giovedí dalle 15:00 alle 20:30 Venerdí dalle 14:00 alle 17:30 o su prenotazione