Dalla fiaba di Pelle d'asino l'artista trae ispirazione per le sue tele. Non c'e' la volonta' di illustrare la storia, ma il desiderio di indagare con gli strumenti dell'arte i temi psicologici affrontati nel racconto.
C’era una volta una splendida fanciulla. Per sfuggire alle mire del re, suo padre, che la voleva in moglie, chiese in dono regali impossibili: un vestito del colore del sole, della luna e del tempo. Accontentata nelle sue prime richieste, domandò una pelle d’asino, con la quale si coprì, rendendosi irriconoscibile e sporca. Solo nei giorni di festa indossava gli abiti da principessa e venne scoperta da un giovane principe che la sposò, con la benedizione del genitore, ormai guarito dall’insana passione.
Dalla fiaba di Pelle d’asino (Peau d’âne) Anna Madia trae ispirazione per i suoi nuovi lavori. Non c’è la volontà di illustrare la storia, ma un sentimento lirico liberamente interpretato e il desiderio di indagare con gli strumenti dell’arte i temi psicologici affrontati nel racconto. Da cui il titolo della mostra, Peau d’âme, ovvero “pelle d’anima”, per sottolineare il legame con il testo letterario e la tradizione folkloristica, ma anche il preciso intento di cogliere determinati aspetti di ricerca spirituale e introspettiva. […] Per questa nuova serie di lavori, Anna torna felicemente alla pittura ad olio su tela, abbandonando l’acrilico su tavola. Le tinte sono più liquide e a tratti evanescenti. La caratterizzazione psicologica è fortissima, il viso e i suoi dettagli espressivi costituiscono il centro della composizione. L’artista fa posare modelle dal vero, spesso amiche francesi o conoscenti, con le quali abbia un minimo di relazione e confidenza, per meglio coglierne lo spirito.
Da “Peau d’âme”, Vera Agosti, 2012, ediz. Wannabee Gallery
Mercoledì 21 marzo dalle ore 18.30
Gallery Night
Per l'occasione saranno presentate opere inedite
Inaugurazione 1 marzo ore 19
Wannabee Gallery
via Massimiano, 25 - Milano
Orario: lun-ven 11-19, sabato su app.
Ingresso libero