Palazzo Strozzi
Firenze
piazza Strozzi, 1
055 2776461 FAX 055 2646560
WEB
Americani a Firenze
dal 1/3/2012 al 14/7/2012
9-20, gio 9-23, la biglietteria chiude alle 22

Segnalato da

Antonella Fiori




 
calendario eventi  :: 




1/3/2012

Americani a Firenze

Palazzo Strozzi, Firenze

Sargent e gli impressionisti del Nuovo Mondo. La mostra esamina il rapporto dei pittori americani con l'Italia a partire dagli ultimi decenni del XIX secolo sino ai primi del XX. Sono esposte opere di artisti che furono maestri per le generazioni piu' giovani, i grandi precursori e gli esponenti del gruppo dei Ten American Painters. A cura di Francesca Bardazzi e Carlo Sisi.


comunicato stampa

a cura di Francesca Bardazzi e Carlo Sisi

Nel 2012, anno in cui ricorre il quinto centenario della morte di Amerigo Vespucci, Firenze celebra con questa mostra i forti legami fra vecchio e nuovo continente, illustrando la cerchia cosmopolita che legò per sempre la città al nuovo mondo e trasmise in America cultura e raffinatezze europee.
La mostra vuole studiare il rapporto dei pittori impressionisti americani con l’Italia e in particolare con Firenze a partire dagli ultimi decenni del XIX secolo sino ai primi del XX. Il flusso di artisti americani verso l’Europa ebbe un notevole incremento dopo la fine della guerra di Secessione nel 1865, e fu costante fino all’inizio del Novecento. Centinaia di pittori approdarono a Parigi e in Francia, altri studiavano in Germania; anche l’Inghilterra, l’Olanda, la Spagna erano mete ambite.

L’Italia rappresentava un polo di attrazione irrinunciabile per la gran parte di essi. Firenze, Venezia, Roma per tradizione secolare erano al centro del Grand tour ed erano luoghi mitizzati da coloro che volevano conoscere e studiare l’arte del passato, oltre a esercitare un forte fascino per il clima, il paesaggio l’atmosfera, la gente. Per la prima volta, dopo le recenti mostre tenute in Francia e Inghilterra, in cui si è esplorato il rapporto degli artisti americani con quei paesi, saranno esposte le opere dei pittori americani che accolsero il linguaggio impressionista e che soggiornarono in Italia.

Nella mostra saranno rappresentati pittori che, pur non aderendo in maniera esplicita al nuovo linguaggio, furono maestri fondamentali per le generazioni più giovani: Winslow Homer, William Morris Hunt, John La Farge, Tomas Eakins. Seguiranno i grandi precursori come John Singer Sargent, Mary Cassatt, James Abbott McNeill Whistler, che vantavano una forte componente cosmopolita. Il centro dell’esposizione sarà costituito dalle opere di artisti qualitativamente notevoli e degni di essere conosciuti che soggiornarono a Firenze. Fra questi alcuni esponenti del gruppo propriamente impressionista americano i Ten American Painters: William Merrit Chase, John Henry Twachman, Frederick Childe Hassam. Anche Franck Duveneck, ebbe un ruolo importante per le relazioni fra artisti americani e locali, riunendo intorno a sé una scuola, i così detti “Duveneck boys“, fra cui la moglie Elisabeth Boott e il pittore Joseph Rodefer De Camp.
La vita e l’attività degli americani a Firenze si intreccia con quella di intellettuali, collezionisti, scrittori, critici d’arte loro connazionali, con i quali talvolta avevano già avuto rapporti in patria: Gertrude Stein, Mabel Dodge, Bernard Berenson, i fratelli Henry e William James, Egisto Fabbri e la sua famiglia (le sorelle Ernestine pittrice e Cora poetessa) Mabel Hooper La Farge, Bancel La Farge, Charles Loeser, Edith Wharton. Queste colonie americane in Italia, pur vivendo piuttosto isolate dalla popolazione locale, recepirono la lezione della più moderna pittura italiana contemporanea – a Firenze da evidenziare l’importanza dei macchiaioli – ed ebbero un certo impatto su artisti e intellettuali italiani, anche perché introdussero stili di vita raffinati e cosmopoliti e, relativamente alle donne, atteggiamenti più liberi e spregiudicati.

Nella mostra saranno presenti ritratti femminili di grande qualità, in cui la donna diventa simbolo della moderna nazione americana: giovani, adolescenti o addirittura bambine, spesso vestite di bianco, incarnano la purezza e le speranze di un’intera nazione. Il tema del ritratto femminile si ricollega all’attività delle pittrici d’oltreoceano, molto più emancipate delle coetanee francesi ed europee in genere. Le più intraprendenti giunsero in Europa e contribuirono agli scambi fra il loro paese e il vecchio continente. Un esempio fra tutte Mary Cassatt. In Europa la pittura per le donne era considerata un passatempo. Negli Stati Uniti furono ammesse già dal 1860 a frequentare le accademie al pari dei colleghi maschi, mentre a Parigi furono costrette ancora per molto tempo a iscriversi a scuole private.

Ciclo di conferenze intorno alla mostra

Martedì 17 aprile, ore 17.30
Palazzo Strozzi, Sala Ferri
Lara Desideri, Gli angloamericani al Vieusseux
In collaborazione con il Gabinetto Vieusseux, ingresso libero, non è necessaria la prenotazione

Mercoledì 18 aprile, ore 18.00
Palazzo Strozzi, sala Altana
In collaborazione con la New York University
Nicholas Dakin Elliot, Green Foods at “0” miles, grow your own vegetables
In lingua inglese, prenotazione obbligatoria, tel. 055 5007202 lapietra@nyu.edu

Venerdì 20 aprile, ore 18.30
Biblioteca delle Oblate
Francesca Bardazzi, L'amica americana: ovvero storie di donne vestite di bianco
In collaborazione con la Biblioteca delle Oblate, ingresso libero, non è necessaria la prenotazione

Giovedì 17 maggio, ore 18.30
Biblioteca delle Oblate
Carlo Sisi, Camera con vista. Gli americani alla ricerca del "genio" di Firenze
In collaborazione con la Biblioteca delle Oblate, ingresso libero, non è necessaria la prenotazione

Martedì 22 maggio, ore 17.30
Palazzo Strozzi, Sala Ferri
Anna Mazzanti, Sargent
In collaborazione con il Gabinetto Vieusseux, ingresso libero, non è necessaria la prenotazione

Martedì 12 giugno, ore 17.30
Palazzo Strozzi, Sala Ferri
Ulisse Tramonti, Il rinnovamento urbanistico di Firenze
In collaborazione con il Gabinetto Vieusseux, ingresso libero, non è necessaria la prenotazione

Martedì 19 giugno, ore 17.30
Palazzo Strozzi, Sala Ferri
Alberto Batisti, La musica degli angloamericani
In collaborazione con il Gabinetto Vieusseux, ingresso libero, non è necessaria la prenotazione

Organizzata da: Fondazione Palazzo Strozzi

Prenotazioni Sigma CSC T. +39 055 2469600 F. +39 055 244145 prenotazioni@cscsigma.it

Immagine: John Singer Sargent, A Torre Galli: signore in giardino, 1910, Londra, The Royal Academy of Arts

Uffici Stampa:
Lavinia Rinaldi Fondazione Palazzo Strozzi tel. +39 055 3017122 fax + 39 055 2646560 e-mail l.rinaldi@palazzostrozzi.org
Antonella Fiori Stampa nazionale Cel. 347/2526982 E-Mail: a.fiori@antonellafiori.it
Sue Bond Public Relations Stampa internazionale Ph. +44 (0)1359 271085 Fax +44 (0)1359 271934 E-mail info@suebond.co.uk

Conferenza stampa Giovedì 1 marzo 2012, ore 12,00
Altana di Palazzo Strozzi (5°piano) su accredito

Inaugurazione 2 marzo ore 18,30

Fondazione Palazzo Strozzi
p.zza Strozzi 50123 Firenze
Orari: tutti i giorni 9,00-20,00; Giovedì 9,00-23,00 (la biglietteria chiude alle 22:00).
Ingresso:
Biglietto intero: 14.60 euro
Biglietto ridotto: 13.10 euro (sopra i 65 anni, studenti universitari, residenti a Firenze, bambini tra i 7 e i 18 anni.Sconti per gruppi di almeno 15 persone)
Il prezzo include: biglietto d’ingresso alla mostra, diritto di prenotazione e commissione d’agenzia.
Gratuito fino a 6 anni di età, accompagnatori di persone disabili, accompagnatori di classi e gruppi

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Paola Pivi
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