Per protesta di tutte le opere in collezione saranno esposte solo le riproduzioni in fotocopia, contemporaneamente e' bruciata l'opera di Manfredi
Alle ore 19 del 2 marzo 2012, riconosciuta l'impossibilita' di assicurare gli standard minimi di conservazione, fruizione, valorizzazione e promozione delle opere della sua collezione permanente, per mancanza di sostegno sociale, politico ed economico, il museo oscurera' tutte le opere esposte mostrandone solo le riproduzioni in fotocopia. Al CAM, che assicurera' comunque l'apertura al pubblico e la regolare programmazione artistica e didattica, i visitatori non potranno piu' ammirare la collezione internazionale del museo se non attraverso delle fotocopie, cosi' come a molti altri spazi in Italia ed in Europa viene negata l'opportunita' di rendere fruibile la cultura. Per protesta e' stata distrutta l'opera di Antonio Manfredi presentata alla 54ma Biennale di Venezia; il gesto equivale alla cancellazione totale di un'opera d'arte come atto di ribellione per l'impossibilita' di sopravvivenza della cultura nelle attuali condizioni socio-politiche. Per l'occasione sono state inviate a diverse autorita' le fotocopie delle 1.000 opere in collezione permanente del museo CAM che sostituiranno le opere originali.