Sul segno degli artisti # 12. 12 artisti da presentare nell'arco di un anno con 12 lavori ciascuno. L'esposizione propone piccoli dipinti informali, provenienti da una mostra personale fatta lo scorso mese a Reggio Emilia.
a cura di Claudia Pozzana
Dodici artisti da presentare nell'arco di un anno con 12 lavori ciascuno. Alla fine dell'anno sarà pubblicato un catalogo edito dalla Salarchi Immagini, nel segno degli (astri) artisti prescelti, contenente 144 opere: esso costituirà per dodici anni il corpo ideale di una sinestesia simbolica da deporre nella collana editoriale "Sul segno degli artisti" in dodici volumi, per un ammontare cabalistico di 1728 opere d'arte esposte, prodotte da 144 artisti.
Sabato 3 Marzo alle ore 19, presso la Galleria degli Archi di Comiso, ci sarà il dodicesimo appuntamento, con “Sul segno degli artisti”: l’ultimo della serie dedicata agli artisti nati sotto il segno dell’Ariete. Saranno esposte dodici opere di Mao Cui, una nota pittrice cinese, professoressa nella China Women’s University e membro della China Artists Association. Risale al 2000 la sua prima presenza in Italia, quando fu invitata, assieme ad altri artisti cinesi, dall’Accademia di Belle Arti di Bologna per uno scambio di tipo culturale-artistico. Le sue opere sono state esposte in varie mostre internazionali, alcune di esse fanno parte della collezione del National Art Museum of China.
La mostra di Mao Cui, a cura di Claudia Pozzana (Professore associato di lingua e letteratura cinese presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Bologna), presenta dodici piccoli dipinti informali, provenienti da una mostra personale fatta lo scorso mese a Reggio Emilia. La materia grezza e grumosa e i segni dell’astrazione evidenziano la voglia di sottrarsi al caos creativo con la consapevolezza di sottometterlo ad un ordine quasi grafico, di chi vorrebbe legare, di proposito, il farsi dell'arte, in un perfetto equilibrio formale, finendo magari con l'imprimere il proprio nome (le proprie iniziali, per essere più espliciti, che finiscono, quasi sempre, col fare da contrappunto al disordine volutamente misurato della composizione) in una sorta di unico e irripetibile ideogramma, da ascrivere nelle pagine dell'arte contemporanea. Certo con l’arte di Mao Cui si potrebbe incorrere, forse con un giudizio affrettato, in una fragile action painting, laddove il segno stesso, appunto, non sembra cercare una forza espressiva potente, una pittura d'azione gestuale, ma piuttosto una pittura funzionale alla decorazione di derivazione calligrafica.
Inaugurazione 3 marzo ore 19
Galleria degli Archi
Via Calogero, 22 - Comiso (RG)
Da martedi a domenica ore 17-20 o su appuntamento
Ingresso libero