Galleria Civica d'Arte Contemporanea Montevergini
Siracusa
via S. Lucia alla Badia, 1
0931 24902 FAX 0931 24902
WEB
A.C. Sicilia2000
dal 30/6/2000 al 20/7/2000
0931 24902 FAX 0931 24902

Segnalato da

Paolo Cavallaro




 
calendario eventi  :: 




30/6/2000

A.C. Sicilia2000

Galleria Civica d'Arte Contemporanea Montevergini, Siracusa

Ecco una mostra che presenta, senza alcun provincialismo, dieci autori siciliani delle ultime generazioni. Per farlo è stato scelto Gianluca Marziani, critico "straniero" che ha valutato la realtà siciliana secondo esclusivi termini di qualità individuale. L'evento estivo di Siracusa costruisce una squadra di ottimi "giocatori" dal sangue siciliano. Daranno una panoramica di linguaggi diversificati, sottolineando temi e idee che stanno nel campo aperto del mondo.


comunicato stampa

Arte Contemporanea in campo con dieci giocatori siciliani

A.C. SICILIA2000, sul filo ideale di un'associazione calcistica che diventa la formazione viva dell'arte contemporanea. Ecco una mostra che presenta, senza alcun provincialismo, dieci autori siciliani delle ultime generazioni. Per farlo è stato scelto Gianluca Marziani, critico "straniero" che ha valutato la realtà siciliana secondo esclusivi termini di qualità individuale. L'evento estivo di Siracusa costruisce una squadra di ottimi "giocatori" dal sangue siciliano. Daranno una panoramica di linguaggi diversificati, sottolineando temi e idee che stanno nel campo aperto del mondo. Tra pittura, fotografia e opere digitali, i dieci artisti racconteranno alcune vie dell'arte contemporanea.
Come racconta Marziani in catalogo: "...alcuni tra loro vivono in Sicilia, altri hanno scelto nuovi lidi, qualcuno torna e riparte dalla sua isola tentacolare. Le storie si muovono su un campo che è qualcosa in più del semplice territorio. Difendere, attaccare, manovrare a centrocampo: la vita degli artisti resta fedele ad una squadra (la propria identità culturale) per aprirsi a partite sempre diverse (la globalità in cui entra il linguaggio). Contaminarsi e confrontarsi per segnare. Qualcuno ci riesce per davvero. Le parole giocano e permettono connubi anche assurdi: di fatto, lo sport ha regole morali che tanti artisti dovrebbero seguire".

ARTISTI IN CAMPO:
Alessandro Bazan
Davide Bramante
Claudio Cavallaro
Fabrice de Nola
Valeria Esposito
Francesco Impellizzeri
Francesco Lauretta
David Lenaz
Loredana Longo
Daniela Papadia

Organizzazione: Associazione Antares
Coordinamento: Davide Bramante - Claudio Cavallaro


Alessandro Bazan: il quotato artista della giovane scuola palermitana, autore di un plusrealismo con sangue filmico, blocca le sue storie durante attimi di altissima tensione emotiva. Si reinventa atmosfere di interni e strade umide, gioca con perversioni e violenze, con solitudine e rabbia. Entra nelle saune promiscue, nei riti di un concerto, nella tristezza di anime dannatamente vive, nella potenza impalpabile del feticismo. Con tratti veloci e colori acidi propone la sua città mentale, tra Palermo e un luogo universale degli spiriti inquieti.

Davide Bramante: l'artista gira dovunque la città si rende protagonista, oppure dove la finzione filmica simula e supera il vivere. Attraverso la fotografia ha indagato Londra, New York e altri spazi dello sviluppo tecnologico. Ha scelto una maratona, i palazzi o le luci artificiali delle insegne notturne.Un Salone dell'Erotismo è diventato il suo attraversamento nelle regioni delle verità sociali. Bramante usa il processo della doppia esposizione e dinamizza la valenza statica del quadro. Dipinge con processi di tecnologia elementare, battendo una via in cui la fotografia supera se stessa.

Claudio Cavallaro: dimostra attenzione verso gli spostamenti immateriali dei corpi fisici. Due lampade, la prima accesa e l'altra spenta, sintetizzano una ricerca dove il "minimo" merita approcci sensibili. In tal senso, la città come serbatoio totale è la vera sfida per le sue indagini. Nelle strade notturne cattura la luce in movimento, le linee pittoriche di un dinamismo incessante. L'indefinita mobilità urbana indaga lo spazio spirituale delle cose tangibili. Dopo i lavori con fumo e cenere, l'universo di Cavallaro disvela l'immateriale dentro la tecnologia.

Fabrice de Nola: scientifico, tecnologico ma anche fortemente passionale, il percorso di de Nola apre confini morali al quadro. Ricostruisce l'idea tramite fotografie che relazionano i paesaggi (campo lungo) coi corpi (primo piano). Gli incastri fotografici vengono sottoposti ad un processo di modifica digitale. Poi dipinge il suo universo verosimile, talvolta aggiungendo un'ulteriore fase fotografica. Il mondo di de Nola guarda alle devianze nucleari, alla natura ferita, alle minacce contro il territorio, al degrado oltre la tecnologia. Pittura e senso civile dentro immagini vertiginose.

Valeria Esposito: il suo approccio risponde ai principi del "gioco". L'artista lo intende come unità di opposti, uno spazio di convivenza/connivenza tra guerra e pace, odio e amore, bellezza e bruttezza...Il mappamondo coi soldatini ironizza sul tema della battaglia. Il titolo "Giro Giro Tondo" evoca un Tagadà che attacca i soldati al suolo per farli roteare in uno stordimento adolescenziale. L'opera si interroga sul rapporto tra i ritmi lavorativi e lo stop davanti al cartello dell'ironia. Pochi si bloccano, spesso non ci si accorge che la nostra vita si regge sulla stessa precarietà di quei soldatini.

Francesco Impellizzeri: da anni si dedica ad un lavoro delicato ovvero, ricostruire personaggi che hanno l'occorrente per un'autonomia sociale. Ai suoi spicchi di ego regala nome, abbigliamento, note caratteriali, scenografie e musiche. Dal vivo quei "figli" esibiscono il coraggio del proprio carattere. Si muovono per scatti d'animo, giocano con la teatralità, rendono attori i pensieri del pubblico. Nelle fotografie, poi, si distillano i loro momenti topici. Lady Muk, L'Angelo Candito, Rokkodrillo... continuano a vivere nelle studiate pose, nel gioco privato con gli oggetti e nelle cornici particolari.

Francesco Lauretta: aperto all'esame del caos, curioso nell'indagare una confusione col suo ordine interno. Nelle pitture vediamo feste tradizionali, mercati e altri frangenti di eccesso popolare. Anche il cibo diventa un territorio di accumuli fisici. In ogni lavoro si sente quello strano autocontrollo che tiene l'opera dentro il perimetro. I suoi micromondi rappresentano il valore oggettivo dell'iperproduzione globale. La sua visione si accorge di alcuni aspetti del mondo e li descrive con distanza produttiva. Registrando un "meridione culturale" dove la natura delle cose sta nell'istinto meticcio.

David Lenaz: chiede all'identità corporea una ridefinizione dell'autoritratto. Usa la fotografia frontale in primo piano, si avvicina alla coscienza inquieta dello sguardo in bianconero. Poi, però, sente che l'immagine non basta. L'autoanalisi di Lenaz raddoppia il volto, aggiunge materiali tattili, frammenta e relaziona dettagli di una stessa fisicità. Altre volte racconta il corpo nella sua assenza costretta, ad esempio con la gabbia che ci inonda di un accecante bianco. Gli inserti alterano la valenza meccanica del ritrarsi, dando ai suoi oggetti l'energia di organismi vivi.

Loredana Longo: con lei si sentono alte frequenze di femminilità. La sua pelle diventa un recettore di caratteri e vita, emore più oggettivo, distaccato e aperto. I cinque continenti, ricchezza e povertà, progresso e civiltà rurale si appartengono lungo l'asse di una natura superiore. Lei insegue le realtà globali attraverso la "moltitudine umana" negli ambienti del vivere. Oggi guarda le persone dal basso verso l'alto: ma anche cambiando inquadratura mantiene lo stesso spirito e un'odorosa carica umana.

Daniela Papadia: guarda il mondo da una gru ideale, attraverso un occhio che diventa il dolly sopra lo scorrere vitale. Da quelle altezze tutto appare più oggettivo, distaccato e aperto. I cinque continenti, ricchezza e povertà, progresso e civiltà rurale si appartengono lungo l'asse di una natura superiore. Lei insegue le realtà globali attraverso la "moltitudine umana" negli ambienti del vivere. Oggi guarda le persone dal basso verso l'alto: ma anche cambiando inquadratura mantiene lo stesso spirito e un'odorosa carica umana.


CURATORE: Gianluca Marziani
LUOGO: Galleria Civica "Montevergini", Siracusa
DURATA: 01/07/2000 - 20/07/2000
INAUGURAZIONE: 01/07/2000 ore 19.00
CATALOGO: Castelvecchi Arte
TESTI IN CATALOGO: Elio Cappuccio, Gianluca Marziani, Daniele Perra
ALTRE DATE:
sett. - ott. Galleria Reali Artecontemporanea BRESCIA
gen. - febb. Interno & DumDum BOLOGNA

IN ARCHIVIO [48]
Irene Lopez de Castro
dal 3/7/2015 al 1/8/2015

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