Manzoni tra Napoleone e Garibaldi. Libri, manoscritti e documenti, ma anche dipinti e stampe che raccontano il contesto storico e il ruolo dello scrittore
Manzoni tra Napoleone e Garibaldi. La mostra, collocata nel prestigioso salone teresiano, e' composta non solo da documenti scritti (libri, manoscritti, documenti storici, ecc.), ma anche da testi figurativi esemplari, che 'raccontano' sia il contesto storico e il ruolo di Manzoni, sia in particolare la ricchissima diffusione iconografica delle sue opere. Dipinti e stampe della Braidense e di altri Enti prestatori fanno da corredo a questa mostra che si ritiene di estrema originalita' dato che nessuna mostra manzoniana ha avuto come tema un cosi' particolare risvolto della vita e delle opere di Alessandro Manzoni (1785-1873). Letto, ammirato e discusso dalla nuova Italia, lo scrittore milanese ne fu riconosciuto uno dei padri. Fu nominato senatore del nuovo regno e chiamato a progettare i caratteri della lingua che doveva contribuire a realizzare l'effettiva unita' sociale degli italiani. Per commemorare la sua morte, nel 1874 Verdi compose e diresse il Requiem. Importanti studiosi manzoniani e storici dell'arte parteciperanno all'organizzazione delle varie sezioni della mostra e alla stesura dei saggi che compongono un ricco volume, edito da Il Saggiatore, in accompagnamento all'esposizione. Comitato scientifico: Gianluca Albergoni, Marta Boneschi, Irene Botta, Carlo Capra, Luca Danzi, Fulvio De Giorgi, Donata Falchetti, Mariella Goffredo, Luca Mannori, Donatella Martinelli, Fernando Mazzocca, Marco Meriggi, Giorgio Panizza, Giulia Raboni, Emanuela Sartorelli, Duccio Tongiorgi. Nell'ambito dei festeggiamenti per il 150mo dell'Unita' d'Italia. (Immagine: Sebastiano De Albertis, Visita di Garibaldi a Manzoni, 1863, olio su tela. Milano, Civiche Raccolte Storiche - Palazzo Morando Costume Moda Immagine). Inaugurazione mercoledi' 7 marzo ore 17,30.