Zappa pennello per dialogare con l'anima. Una piccola ma eclettica mostra di Ichiro Fukushima, artista giapponese innamorato dell'Italia e della campagna lombarda.
ZAPPA E PENNELLO PER DIALOGARE CON L'ANIMA
Dal 18 al 29 marzo lo spazio espositivo secondopiano della Libreria Hoepli
ospita una piccola ma eclettica mostra di Ichiro Fukushima, artista giapponese
innamorato dell'Italia e della campagna lombarda, in cui risiede da ormai
vent'anni.
L'eclettismo riflette la poliedrica personalità del maestro, che è difficile
racchiudere in un'unica definizione. Pittore e scultore, ma anche architetto di
giardini orientali, calligrafo, esteta, poeta. E anche filosofo: perché Ichiro
ha scelto il pennello, lo scalpello, i colori per parlare all'anima, in un modo
che è tutto orientale e affonda le radici nel suo Paese d'origine.
L'estetica nipponica attribuisce un ruolo fondamentale alla natura. E' lo spazio
di Dio, una divinità trascendente ma anche immanente, che ci parla attraverso lo
splendore di un acero rosso o la maestosità di una cascata. Con la natura,
Ichiro intrattiene un rapporto quasi simbiotico: è la sua eterna musa
ispiratrice, fonte di sentimenti ed emozioni che guidano la sua ricerca
artistica.
Fukushima non si limita alla contemplazione. Ama definirsi anche contadino,
perché coltiva la terra con metodi naturali e un rispetto più che religioso. La
sua filosofia di lavoro e di vita si sintetizza nell'espressione "zappa e
pennello". La zappa è lo strumento per coltivare: per lui il raccolto è fonte di
gioia e la frequentazione assidua della natura è motivo di crescita spirituale.
Da qui, il pennello, cioè la creazione artistica, che per il maestro giapponese
è espressione di gioiosa gratitudine. "E' Dio il vero artista", spiega
Fukushima. "Io sono solo uno strumento. Apro il mio cuore, metto a disposizione
i miei occhi e le mie mani e lascio che Lui mi guidi".
I quadri che il maestro espone sono emblematici di questo viaggio interiore.
Sono paesaggi dell'anima, luoghi onirici in cui sciogliere il dolore, trovare la
serenità e incontrare Dio. L'anelito alla spiritualità permea anche gli oggetti
di uso quotidiano creati dal maestro, tutti pezzi unici. Per esempio, le lampade
giapponesi andon, in legno e carta di riso, impreziosite da decorazioni
calligrafiche. Oltre a un esemplare di andon, la mostra propone anche altre
creazioni ispirate alla tradizione orientale, che fanno parte della ricerca
artistica di Fukushima: un hanare, miniatura in legno della casa tradizionale
nipponica, che ospita microdipinti; un kakejuku, il tradizionale rotolo di carta
e seta appeso nell'angolo tokonoma della casa giapponese, rivisitato
dall'artista abbinando pittura e calligrafia; una miniatura di giardino zen, di
tipologia "kare sansui" (paesaggio secco), ideato dai monaci zen secoli fa per
agevolare la meditazione e reinterpretato in chiave personale dal maestro.
Inaugurazione martedì 18 marzo 2003
ore 17.00 (chiusura libreria ore 19.00)
La mostra rimarrà aperta dal 18 al 29 marzo (dal lunedì al sabato, ore 10-19)
Libreria Internazionale Ulrico Hoepli - Reparto Arti Visive - Settore Grafica -
secondopiano
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