Donata al museo, 'Racconto Azzurro' e' un'installazione composta da una serie di lanterne di carta giapponese dipinta, montate con stecche di bambu' e fili di cotone. Le carte delle lanterne sono state tinte con un colore categorico, assoluto, come il blu oltremare.
L’opera realizzata da Anna Onesti in collaborazione con Fabrizio Di Pietro e donata al Museo Nazionale d’Arte Orientale è un’installazione mobile composta da una serie di lanterne di carta giapponese dipinta, montate con stecche di bambù e fili di cotone.
Queste strutture di carta sono forme colorate che nascono da suggestioni legate alla mutevolezza delle lanterne e alla leggerezza degli aquiloni e, come aquiloni, si muovono nello spazio tenute da un filo sottile.
Le carte delle lanterne sono state tinte con un colore categorico, assoluto, come il blu oltremare. Sulle carte Anna Onesti è intervenuta con tecniche indirette come l’impronta ed il ricalco, tecniche che hanno permesso di dipingere le forme più varie: cerchi, rombi, ovali ed arabeschi floreali, stabilendo una cadenza ritmica carica di risonanze e di echi.
Giù per la riva lì davanti, graziose lanterne colorate baluginavano aggruppate come una festa d’Inari nella campagna deserta. (…) Qua e là nella carta i piccoli artisti geniali ritagliavano cerchi, triangoli, rombi, forme di foglie d’albero, poi dipingevano le finestrelle ciascuna d’un colore differente…
La cavalletta e il grillo, da Racconti in un palmo di mano, Kawabata Yasunari, 1926
Una narrazione si svolge sulle facce che compongono le lanterne, ognuna delle quali ha un titolo che, come quello dell’opera, è tratto da uno scritto giovanile di Marguerite Yourcenar: Racconto Azzurro, un testo colmo di desiderio d’oriente e lontananze infinite.
Anna Onesti ha frequentato le Accademie delle Belle Arti di Roma, Urbino e Torino, diplomandosi in Scenografia con Toti Scialoja e poi in Decorazione con Francesco Casorati. Ha studiato in Giappone dove ha approfondito le conoscenze relative alle tecniche di fabbricazione e decorazione della carta giapponese tradizionale. La carta ed il colore sono da sempre i temi intorno ai quali si è sviluppata la sua ricerca artistica; si è occupata inoltre di restauro e conservazione di opere d’arte su carta, collaborando anche con il Museo Nazionale d’Arte Orientale ‘G. Tucci’.
Fabrizio Di Pietro dopo gli studi presso la Scuola delle Arti Ornamentali del Comune di Roma, ha intrapreso un percorso artistico volto ad una sperimentazione che prevede l’utilizzo dei materiali più eterogenei. Dal 2005 con il supporto tecnico di Fabrizio Di Pietro, Anna Onesti inizia a montare le sue opere su leggere strutture di bambù: nascono così gli aquiloni e le lanterne.
Le opere realizzate in questi ultimi anni sono state esposte nelle seguenti mostre: Scrivere il cielo, aquiloni di Toshiharu Umeya e Anna Onesti, Istituto Giapponese di Cultura, Roma (2009), I Colori del Vento, aquiloni di Anna Onesti e Therese Uguen, Magazzini del Sale, Cervia (2010), Rituali senza tempo, Cartasia, Biennale d’Arte Contemporanea, Lucca (2010), Di tre colori, Istituto Nazionale per la Grafica, Roma - Museo Italiano e Istituto Italiano di Cultura, Melbourne - Istituto Italiano di Cultura, Sydney - Ciputra Artpreneur Center, Giacarta (2011).
inaugurazione sabato 17 marzo ore 17.30 (ingresso gratuito)
Museo Nazionale d'Arte Orientale GiuseppeTucci
via Merulana, 248 (Palazzo Brancaccio) - Roma
orario mar., merc., ven. 9.00-14.00
gio., sab., dom. e festivi 9.00-19.30 lunedì chiuso
ingresso intero € 6.00, ridotto € 3.00