Questo breve excursus inizia con il naturalismo lombardo. La sua e' una pittura paziente, immersa nel paesaggio, dove osserva e studia i riflessi dell'acqua, in particolare del fiume Adda, tanto spesso protagonista dei suoi quadri.
a cura di Flavia Chieregati
L’artista: Donato Frisia vive e lavora in Brianza, sin dalla più giovane età dimostra una forte predisposizione per la pittura.
Un’uomo bonario e arguto, la battuta sagace o ironica.
La sua vita è sempre stata divisa tra l’attività professionale/lavorativa e la sua passione per la pittura.
Negli anni partecipa a innumerevoli mostre e concorsi, ricevendo moltissimi riconoscimenti.
Nella pittura di Donato, come può sembrare ovvio per un pittore, non cerca solo luoghi che lo ispirino, quello che cerca è di conoscere a fondo, attraverso la trascrizione pittorica, ciò che l’atto della visione gli suggerisce, opera cioè una sorta di decodificazione della realtà, la presa di coscienza che l’atto di vedere diviene per un’artista il momento fondamentale della conoscenza.
Uscire dallo studio per recarsi a raccogliere soggetti, motivi, panorami, direttamente entro il paesaggi; per fissare le luci, le brezze, il vento, le nebbie, le nevi, gli alberi, i prati, e l’acqua, suo grande amore, ogni cosa che colpisce non soltanto gli occhi del pittore, ma il suo intero corpo e tutti i suoi sensi, che lo sfiora, avvolge e impregna.
La mostra: Questo breve excursus inizia con il naturalismo lombardo dietro la scorta degli insegnamenti ricevuti. Donato ha bisogno per dipingere non solo di vedere la natura con gli occhi, ma di sentirla completa di tutti i suoi fenomeni attorno a sé e su di sé; un bisogno di questa immersione fisica, di questo totale abbandono e delle difficoltà, dei piaceri, dei disagi, delle sensazioni che tutto ciò gli procura.
E’ una pittura paziente, saper aspettare il momento in cui la scena del quadro diventa perfetta per essere immortalata. Né un’attimo prima, né un’attimo dopo, compito dell’artista è saper cogliere il paesaggio. Osservare, analizzare, studiare meticolosamente i riflessi dell’acqua, del fiume Adda in particolare, proprio l’acqua tanto spesso protagonista dei suoi quadri. I “riflessi” così denominati dal pittore si tratta di tele su cui Donato ha dato il meglio di sé, impegnando ore di lavoro, di ansie, non ponendosi alla ricerca del bello, ma del vero. E questa strada rivelerà una nuova realtà pittorica. In seguito la musica diventa strumento di lavoro insieme con i pennelli, le tele e i colori. La musica si è impastata con i colori per dar vita a quadri nati sotto il suo influsso. Frisia ama i colori e li sente nell’anima, perché è un pittore e sa trasferire sulla tela visioni ed emozioni.
Inaugurazione: Domenica 18 Marzo, ore 18.00
Gli Orti Borromaici
Via Lungo Ticino Sforza, 46 Pavia
Orario: da lunedì a domenica dalle ore 11.00 alle 15.00 e dalle 18.00 alle 20.00, martedì chiusura settimanale.