Andrea Gnudi con un dipinto, una scultura e un'installazione; Marco Gobbi rilegge ricordi personali e collettivi; Anteo Radovan con un'installazione di oggetti dimenticati e segnati dall'uso; Antonio Tola con due lavori che riflettono sull'arcaismo e sulla manualita'.
Domenica 25 marzo si apre la settima mostra di Casabianca.
Andrea Gnudi, attraverso un dipinto, una scultura e un’installazione, delinea stati esistenziali che sfuggono al nostro controllo, rivelazioni improvvise che restano impercettibili agli occhi di chi non le sa attendere.
Marco Gobbi, utilizzando la curiosità infantile come strumento di indagine, rilegge ricordi personali e collettivi che offrono possibilità di metamorfosi inaspettate; in the diary (2004\2009) 2012 un vecchio diario dei suoi primi anni di studio a Venezia, dopo essere stato attentamente riletto e meditato, è divenuto oggetto di una radicale trasformazione.
Anteo Radovan, con Abbandoni Scolastici, prosegue la sua ricerca sulla memoria con due scritte composte di oggetti dimenticati e segnati dall’uso.
Antonio Tola, sfruttando la sua familiarità con l’ambiente naturale e con il contesto di Casabianca, presenta due lavori legati a una riflessione sull’arcaismo e sulla manualità.
La cuccia di Cattedra festeggia il suo santo patrono.
Inaugurazione Domenica 25 marzo dalle ore 11
Casabianca
Zola Predosa, via Pepoli 12
Ingresso gratuito su appuntamento