Terza edizione dell'annuale Festival di fotografia storica di Torino e Biella, con 16 mostre, rappresentative di varie epoche e diverse aree geografiche, tratte dagli archivi di istituzioni, musei, fondazioni, industrie, periodici, societa' sportive, fotoamatori.
Torna Memorandum, l’annuale Festival di fotografia storica di Torino e Biella, con
16 mostre fotografiche, rappresentative di varie epoche e diverse aree geografiche,
tratte dagli archivi di istituzioni, musei, fondazioni, industrie, periodici,
società sportive, fotoamatori. Cambia il percorso espositivo: alla sua III edizione
infatti il festival presta particolare attenzione ai materiali originali e alle
tappe evolutive della tecnica fotografica spesso sconosciute dal grande pubblico.
Inoltre, con una formula inedita per un festival, la manifestazione, dopo essere
stata organizzata nelle due città piemontesi in marzo e aprile, si trasferirà a
maggio a Roma grazie alla partnership tra Associazione Stilelibero e Fondazione
Cassa di Risparmio di Biella, entrambi promotori dell’iniziativa sin dalla I
Edizione, e l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione del Ministero
per i Beni e le Attività Culturali.
IL FESTIVAL
Il 22 marzo a Torino al Museo Regionale di Scienze Naturali e il 23 marzo a Biella
al Museo del Territorio Biellese e allo Spazio Cultura della Fondazione Cassa di
Risparmio di Biella si inaugura Memorandum – Festival di Fotografia Storica.
Arrivata alla sua III edizione, la manifestazione cambia le scelte degli itinerari
espositivi: diminuisce infatti il numero di mostre – 16 (vedi più avanti
presentazione) contro le 21 della precedente edizione - per privilegiare quando
possibile l’esposizione di opere originali invece che di riproduzioni digitali, alla
scoperta di materiali e tecniche che hanno fatto la storia della fotografia. La
filosofia dell’edizione 2012 del Festival è infatti quella di dare maggior conto di
come si è evoluta la produzione, la stampa e la conservazione delle immagini
fotografiche nel corso del tempo dal punto di vista tecnico. “Un aspetto – spiega
Fabrizio Lava, ideatore con Alessandro Luigi Perna del Festival – spesso trascurato
e poco conosciuto dal grande pubblico che, nelle precedenti edizioni della
manifestazione, avevamo deciso di approfondire relativamente per soffermarci
soprattutto sui contenuti delle immagini esposte”.
Nuovo partner della manifestazione è l’Istituto Centrale per il Catalogo e la
Documentazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali che, con la sua
partecipazione, fornisce un importante riconoscimento al progetto e intende
sviluppare l’iniziativa insieme con l’Associazione Stilelibero e la Fondazione Cassa
di Risparmio di Biella. Con una formula inedita per i festival fotografici,
generalmente legati al luogo di produzione, la partnership consentirà di portare in
trasferta a Roma l’intera manifestazione, in particolare presso la sede
dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione nel Complesso di San
Michele a Trastevere e al Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini”
all’Eur – inaugurazione il 11 e 12 maggio.
“Una partnership fortemente voluta quella con l’Istituto Centrale per il Catalogo e
la Documentazione, fondata su una comunione d’intenti volta a sviluppare il progetto
sul piano nazionale” spiega Federica Chilà, responsabile Settore Cultura e
Comunicazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella. Il fine è quello di
coinvolgere un sempre maggior numero di archivi e città e dare impulso agli studi e
alle attività connesse con la gestione e la conservazione degli archivi fotografici.
La manifestazione infatti, come spiegano i due ideatori, nasce con 3 obiettivi
principali: “valorizzare i milioni di immagini fotografiche storiche conservate
negli archivi italiani e internazionali rendendoli fruibili al grande pubblico con
mostre, foto-proiezioni, e incontri; indagare su come la fotografia, strumento
artistico e di comunicazione per eccellenza figlio della società contemporanea,
abbia testimoniato le trasformazioni sociologiche, urbane, culturali e politiche del
nostro tempo; approfondire i temi e le problematiche legate all’archiviazione di
immagini fotografiche coinvolgendo addetti ai lavori, studiosi, giornalisti,
curatori e studenti”.
IL PROGRAMMA DEL FESTIVAL
Museo Regionale di Scienze Naturale
Via Giolitti 36 - Torino
Inaugurazione: 22 marzo 2012 dalle ore 18.00
Esposizione: 23 marzo – 29 aprile 2012
Museo del Territorio Biellese
Chiostro di San Sebastiano
Via Quintino Sella - Biella
Inaugurazione: 23 marzo 2012 dalle ore 18.30
Esposizione: 24 marzo – 29 aprile 2012
Spazio Cultura - Fondazione Cassa di Risparmio
Via Garibaldi, 14 - Biella
Apertura al pubblico: 23 marzo 2012 dalle ore 18.30
Esposizione: 24 marzo – 29 aprile 2012
Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
Via di San Michele, 18 - Roma
Inaugurazione: 11 maggio 2012 dalle ore 18.00
Esposizione: 12 maggio – 15 giugno 2012
Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini”
Piazza Guglielmo Marconi, 14 - Roma
Inaugurazione: 12 maggio 2012 dalle ore 18.00 visita guidata con i curatori
Esposizione: 13 maggio – 15 giugno 2012
MOSTRE
Gli album di Giulio Grazioli Lante della Rovere: Cina e America
Archivio di provenienza: Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione,
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Sedi espositive:
TORINO, Museo Regionale di Scienze Naturali
ROMA, Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini”, MiBAC
Un insieme di fotografie della seconda metà dell’Ottocento relative alla Cina e al
nord America, raccolte in quattro dei tredici album appartenenti alla serie degli
Album Grazioli venduta nel 1995 dal collezionista Piero Becchetti, che ne era
entrato in possesso acquistandoli a Roma da un libraio antiquario di via del
Babuino, all’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione . Gli Album
narrano di esperienze, luoghi, colori, atmosfere, usi e costumi di paesi collocati
geograficamente agli antipodi gli uni dagli altri. La scelta dei temi proposti,
selezionati tra tanti altri presenti negli album, mira a tracciare un parallelismo
tra Cina e America, tutto interno al mondo della fotografia, che fin dagli albori
della sua scoperta si esprime come strumento della modernità, con modalità
diversificate e tuttavia efficacissime, rispondendo a ragioni - di pubblico e
mercato - assai distanti nei due contesti geografici.
La collezione Rolando Lattanzi
Archivio di provenienza: Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione,
Ministero per i Beni e lel Attività Culturali
Sedi espositive:
TORINO, Museo Regionale di Scienze Naturali
ROMA, Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, MiBAC
Rolando Lattanzi comprò alla fine degli anni ’70 da un venditore inconsapevole del
valore della merce venduta, un blocco di antiche stampe fotografiche ottocentesche
da negativo. Nel 1984 Ando Gilardi selezionò le immagini più importanti, di Roger
Fenton, James Robertson, Felice Beato, Felix Bonfils, James Anderson. In mostra
sono presenti 15 di queste foto, tra le quali alcune molto celebri, vere icone della
storia della fotografia, come “The valley of the Shadow of death” (1856), di Roger
Fenton, e il “Forte Taku” (1860) di Felice Beato. Paragonarle tra loro può essere
utile per comprendere come fotografi, contemporanei e in stretto rapporto, abbiano
adottato metodi espressivi diversi per rappresentare la guerra.
F. G. Eyton-Walker. Un fotografo alle Hawaii
Archivio di provenienza: Museo Nazionale Preistorico Etnografico “L. Pigorini”,
MiBAC
Sedi espositive:
TORINO, Museo Regionale di Scienze Naturali
ROMA, Museo Nazionale Preistorico Etnografico “L. Pigorini”, MiBAC
La passione di Eyton-Walker per la fotografia compare accanto alla sua attività
professionale, prima di ufficiale di marina, successivamente di agente di
rappresentanza nei paesi asiatici dell’estremo oriente. I suoi primi scatti
fotografici sembrano essere quelli fatti, nel 1891, durante l’imbarco come primo
ufficiale sullo shooner Kaalokai per la crociera tra le piccole Hawaii
settentrionali, finalizzata alla raccolta di specie ornitologiche da parte di Henry
Palmer per conto di Lord Lionel Walter Rothschild.
Vittorio Besso tra Biellese e Valle d’Aosta
Archivio di provenienza: Archivio fotografico Fondazione Cassa di Risparmio di Biella
Sedi espositive:
TORINO, Museo Regionale di Scienze Naturali
ROMA, Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, MiBAC
Il fondo è di grande rilievo sotto diversi profili: storico, tecnico e iconografico:
infatti, non solo rappresenta un documento insostituibile delle origini della
fotografia, particolarmente di montagna e di paesaggio, ma costituisce una
testimonianza dello sviluppo tecnico e della diffusione della fotografia nel
Biellese agli albori di quest’arte.
Fotografi vercellesi al Museo Borgogna: la pinacoteca “mignonne” di Pietro Masoero e
le “istantanee” di Andrea Tarchetti
Archivio di provenienza: Archivio fotografico Museo Borgogna
Sedi espositive:
TORINO, Museo Regionale di Scienze Naturali
ROMA, Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, MiBAC
Il fondo fotografico storico del Museo Borgogna di Vercelli è uno tra i maggiori
patrimoni visivi di documentazione dell’arte, della società e del territorio, non
solo vercellese, tra Otto e Novecento. Il corpus più consistente è il patrimonio di
lastre e stampe pervenuto dal lascito dei due fotografi, Pietro Masoero (1863-1934)
e Andrea Tarchetti (1854-1923). Masoero ha un ruolo di primo piano ed è tra i
protagonisti del perfezionamento tecnico, delle implicazioni teoriche e
dell’applicazione in campo artistico della fotografia tanto da farsi promotore
instancabile, con le sue lastre, del patrimonio storico artistico del Rinascimento
piemontese. Parallelamente Andrea Tarchetti, notaio e fotografo dilettante, scatta
numerose istantanee di vedute della città di Vercelli e di alcuni momenti di vita
quotidiana, quasi un campionario esemplare per un museo etnografico insieme a
paesaggi lacustri e montani avvicinabili alle coeve ricerche pittoriche degli
artisti.
L’invasione di Libia
Archivio di provenienza: Archivio del Touring Club Italiano
Sedi espositive:
TORINO, Museo Regionale di Scienze Naturali
ROMA, Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini”, MiBAC
L’Archivio fotografico del Touring Club Italiano conserva un patrimonio di circa
400.000 stampe fotografiche bianco/nero e 300.000 diapositive colore. L’interesse
per la fotografia nasce pochi anni dopo la fondazione del sodalizio (1894): già nel
marzo 1899 Luigi Vittorio Bertarelli, tra i fondatori e vera ‘anima’ del Touring,
presenta il programma di ‘raccogliere migliaia di fotografie, fonderle insieme e
ricavarne della categorie che siano vere e proprie monografie’, esplorando e
documentando il nostro Paese. Da allora La raccolta e la catalogazione delle foto
continuò anche grazie ai diversi concorsi fotografici promossi dal TCI e all’uso
della fotografia via via sempre più ampio nella rivista. In mostra una selezioni di
30 immagini conservate dall’Archivio del Touring sull’invasione della Libia nel
biennio 1911/1912 in un viaggio a ritroso alle origini del fotoreportage di guerra
in Italia.
Randolfo Fauci. Diario di Calabria
Archivio di provenienza: Archivio Randolfo Fauci
Sedi espositive:
TORINO, Museo Regionale di Scienze Naturali
ROMA, Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini”, MiBAC
In esposizione una selezione di immagini tratte da lastre fotografiche scattate
negli anni ’20 e ‘30 del novecento da Randolfo Fauci, medico di Isola Capo Rizzuto.
Nato nel 1900, laureatosi in medicina presso l’Università di Napoli, fu ufficiale
medico presso l’aeronautica Militare. In Calabria esercitò la sua professione fino
alla morte sopraggiunta improvvisa a soli 40 anni. Dopo la usa morte i fratelli
lasciarono il suo studio intatto. Oggi i nipoti lo hanno riaperto scoprendo che era
stato anche “giornalista, storico, scrittore, e ….. fotografo”. Uomo d’altri tempi,
dotato di grande curiosità intellettuale, nel suo archivio fotografico è conservato
un eccezionale spaccato di vita di Napoli e della Calabria dell’epoca.
Memorie della fabbrica-città. Gli album della Manifattura di Lane in Borgosesia
(1907-1920)
Archivio di provenienza: Archivio storico Zegna Baruffa Lane Borgosesia S.p.A.
Sedi espositive:
TORINO, Museo Regionale di Scienze Naturali
ROMA, Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini”, MiBAC
I tre album fotografici conservati nell’archivio storico della grande azienda
sesiana nata nel 1850 restituiscono con nitidezza di tratti e ottima qualità
iconografica una realtà complessa e viva dove gli apparati produttivi si intersecano
con le dinamiche sociali di inizio Novecento e dove le infrastrutture industriali e
socioassistenziali connotano sempre più il paesaggio urbano.
I convegni Alpini della Pietro Micca
Archivio di provenienza: Archivio fotografico Associazione Polisportiva
Dilettantistica Pietro Micca
Sedi espositive:
TORINO, Museo Regionale di Scienze Naturali
ROMA, Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini”, MiBAC
I convegni alpini rappresentano l’appuntamento più significativo dell’anno per la
vita sociale della “Pietro Micca” ed anche il più documentato dal punto di vista
fotografico, il ricco archivio della Società ritrae diversi altri aspetti. Si tratta
indubbiamente di un patrimonio inestimabile, che solo poche società sportive in
Italia possono vantare, utile a ricostruire la storia associativa nelle sue numerose
sfaccettature, dove la montagna è spesso protagonista sia come meta di gruppi
numerosi e festosi come nei convegni alpini, che come impresa di pochi nelle
immagini che raccontano le gite individuali.
Viaggio in Ladakh e Kashmir, Mario Piacenza
Archivio di provenienza: Fondazione Sella; Fondazione Famiglia Piacenza; Centro
Documentazione - Museo Nazionale della Montagna - CAI-Torino
Sedi espositive:
TORINO, Museo Regionale di Scienze Naturali
ROMA, Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini”, MiBAC
La spedizione in Himalaya parte il 1° aprile 1913 dal porto di Trieste e approda a
Bombay. Mario Piacenza e i suoi compagni di viaggio sono costretti a diverse
settimane di attesa per ragioni burocratiche e climatiche. Incapace di rimanere ad
aspettare Mario Piacenza decide di spingersi da solo nel Ladakh, qui egli raggiunge
dapprima la città di Leh e successivamente il centro buddista di Himis, dove ottiene
di farsi ricevere dal Gran Lama, la terza autorità religiosa del buddismo. Egli
rimane colpito dalla dimensione sacrale che connota l’intera regione, “dall’impronta
religiosa che assume un’importanza assolutamente enorme, trasformatrice del
paesaggio stesso e dominatrice continua di tutta la vita indigena”.
Gianfranco Moroldo. Professione Fotoreporter
Archivio di provenienza: Archivio RCS / L’Europeo
Sedi espositive:
BIELLA, Museo del Territorio Biellese
ROMA, Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, Ministero per i Beni e
le Attività Culturali
La mostra espone una sintesi dei migliori reportage realizzati da Gianfranco
Moroldo. Nato a Milano il 16 settembre 1927, inizia la sua attività con la celebre
agenzia Giancolombo e si occupa di cronaca per l’Unità. Legato a L’Europeo dalla
fondazione, è celebre per i suoi fotoreportage sui fronti più caldi. Indimenticabili
quelli sulla guerra del Vietnam, dove è inviato con Oriana Fallaci. Con lei viaggia
anche in Iran, Etiopia, India, Pakistan e Grecia. Si reca in Libano e in Giordania
nei campi profughi palestinesi. Nel 1980 è in Eritrea al seguito dei guerriglieri
indipendentisti; documenta le guerre in Jugoslavia e Somalia. Segue, inoltre, il
terremoto in Sicilia e in Friuli e l’alluvione di Firenze. È autore di Passaporto n.
953647H. Professione: a rischio (Rizzoli, 1992). Muore a 74 anni, a Milano.
Dopo la Grande Guerra: ricostruire la normalità
Archivio di provenienza: Fondo Pantalena Volpe, Istituto Centrale per il Catalogo e
la Documentazione, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Sedi espositive:
BIELLA, Spazio Cultura della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella
ROMA, Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini”, MiBAC
Composto di 354 stampe positive, il fondo fotografico Pantalena Volpe documenta
l’opera di ricostruzione intrapresa dall’Arma del Genio, soprattutto in Veneto,
all’indomani della prima guerra mondiale da novembre 1918 a novembre 1919. Molte
immagini documentano la messa in sicurezza del territorio dalle acque dei fiumi
soprattutto a seguito della piena improvvisa che ai primi di gennaio ‘19 rompe in
parecchi punti l’argine sinistro del Piave allagando le campagne circostanti.
Vista del Paraguay por M. San Martin
Archivio di provenienza: Museo Nazionale Preistorico Etnografico “L. Pigorini”
Sedi espositive:
BIELLA, Museo del Territorio Biellese
ROMA, Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini”, MiBAC
Non si conoscono né la data di nascita né la città d’origine di Manuel de San
Martin: le prime notizie su di lui sono quelle che lo danno arrivato nella capitale
Asunciòn tra il 1865-70. La sua notorietà sembra cominciare con lo stabilirsi in
questa città. Diventa il fotografo sia dei politici sia dell’alta borghesia locale.
Nel 1890 era proprietario del migliore studio fotografico di Asuncion. Particolare
diffusione ebbe il sua album “Vistas del Paraguay” che comprende anche le foto
scattate a diversi gruppi indigeni del Gran Chaco Paraguaiano, scattate tra il 1878
e il 1880.
Viaggio in Australia tra ‘800 e ‘900
Archivio di provenienza: Archivio fotografico Società Geografica Italiana
Sedi espositive:
BIELLA, Museo del Territorio Biellese
ROMA, Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini”, MiBAC
L’Archivio fotografico della Società Geografica Italiana custodisce circa 200.000
fototipi (tra positivi, negativi, diapositive e cartoline). Si tratta per lo più di
materiali rari, spesso inediti, relativi a contesti molto diversificati: l’arco
temporale di riferimento è di circa 150 anni, poiché la collezione più antica risale
al 1866 (spedizione francese nella valle del Mekong), mentre i fotoreportage di
Franco Lubrani, tra le acquisizioni più recenti, raccontano la contemporaneità; la
vasta gamma dei contenuti consente di trovare significativi rimandi all’Italia e a
ciascuno dei cinque continenti; anche la tipologia delle fotografie spazia da quelle
paesaggistiche a quelle antropometriche, dalla ritrattistica alle immagini che
documentano i resoconti di esploratori o responsabili di missioni scientifiche. Per
il festival Memorandum è esposta la mostra Viaggio in Australia tra ‘800 e ‘900
realizzata con una selezione di immagini scattate tra il 1878 e il 1908 tratte dagli
album di Désiré Charnay e Charles Henry Kerry.
Le fotografie dell’Archivio Storico della Città di Biella
Archivio di provenienza: Archivio storico della città di Biella presso Archivio di
Stato di Biella
Sedi espositive:
BIELLA, Museo del Territorio Biellese
ROMA, Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, MiBAC
Nell’ultimo secolo la fotografia si è dimostrata anche un formidabile strumento di
rappresentazione e di memoria tecnica delle attività svolte dalle comunità civili
nella gestione del proprio patrimonio territoriale, architettonico e urbanistico. In
altre parole, le immagini fotografiche sono diventate spontaneamente e
inaspettatamente una testimonianza importante dell’evoluzione del “paesaggio umano”
inteso come interazione sempre più complessa tra la vita dell’uomo e l’ambiente
circostante. L’esempio della Città di Biella riguarda un contesto di tipo urbano
tipico di un centro di provincia di forte connotazione industriale che ha registrato
una significativa espansione economica, demografica, edilizia e infrastrutturale
dalla fine dell’Ottocento al secondo Dopoguerra.
Ritratti speciali di gente comune
Archivio di provenienza: DocBi-Centro Studi Biellesi
Sedi espositive:
BIELLA, Museo del Territorio Biellese
ROMA, Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, MiBAC
I “ritratti” compresi nel fondo iconografico ordinato presso il Centro di
Documentazione dell’Industria Tessile, disomogenei per acquisizione, per cronologia
specifica, per area geografica e per caratteristiche intrinseche sono in gran parte
raggruppati in un fondo di accorpamento denominato “La stanza della gente”
costituito con l’intento di illustrare l’universo privato, quasi domestico, dei
biellesi del passato attraverso una sorta di “album di famiglia” generalizzato e
condiviso. Questo insieme di “ricordi” sfuma quasi del tutto i tratti dei singoli
individui ma offre un ampio panorama sociale e antropologico di un periodo
particolare nel quale la posa in studio era un piccolo evento e dove il risultato
artigianale dal fotografo diventava un oggetto da custodire gelosamente come
elemento importante nella costruzione delle memorie comuni.
TORINO
MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI
Via Giolitti 36 - Torino
Ingresso: intero € 5.00 - ridotto € 2.50
Orari d’apertura: 10.00 – 19.00
Chiuso il martedì
BIELLA
MUSEO DEL TERRITORIO BIELLESE
Chiostro di San Sebastiano
Via Quintino Sella - Biella
Ingresso gratuito
Orari d’apertura: da giovedì a domenica 10.00 - 12.30 e 15.00 - 18.30
BIELLA
SPAZIO CULTURA FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI BIELLA
Via Garibaldi, 14 - Biella
24 marzo – 29 aprile 2012
inaugurazione 23 marzo 2012
Ingresso gratuito
Orari d’apertura:
da lunedì a venerdì 9.30 - 12.30 e 14.30 - 18.30
sabato e domenica 15.00 - 19.00
ROMA
ISTITUTO CENTRALE PER IL CATALOGO E LA DOCUMENTAZIONE
Via di San Michele, 18 - Roma
Orari d’apertura:
Tutti i giorni 10.00 – 18.00
Ingresso gratuito
ROMA
MUSEO NAZIONALE PREISTORICO ETNOGRAFICO “LUIGI PIGORINI”
Piazza Guglielmo Marconi, 14 - Roma
12 maggio – 11 giugno 2012
inaugurazione 11 maggio 2012
Ingresso: intero € 6.00 - ridotto € 3.00
Orari d’apertura:
da lunedì a venerdì 9.00-18.00
sabato, domenica e festivi 9.00-13.30
Nb. I biglietti si intendono per l’ingresso ai musei, danno dunque la
possibilità anche di visitare le collezioni permanenti degli stessi.
Alessandro Luigi Perna
Cultura & Giornalismo
Cell. +39 338 5953881
perna@alessandroluigiperna.com
www.alessandroluigiperna.com
Museo Regionale di Scienze Naturali MRSN
via Giolitti, 36 - Torino
Orario: 10-19, chiuso martedi
Ingresso: intero 5, ridotto 2.50