Opere recenti 2007-2012. I dipinti esposti, pur nella varieta' di soggetti, trovano unitarieta' in una figurazione rarefatta e trasognata, ai limiti dell'astrazione, e in un amore incondizionato per l'arte seicentesca.
Dal 25 marzo al 12 aprile 2012, il Museo Diocesano Francesco Gonzaga di Mantova ospita, presso la sala di esposizioni temporanee, la mostra personale della pittrice lucchese Daniela Giovannetti. Un’esposizione che conferma la scelta del Museo di farsi promotore di un dialogo aperto fra epoche differenti della storia dell’arte: parallelamente alle opere dell’artista toscana, è possibile, infatti, ammirare la mostra dedicata a Vincenzo I Gonzaga, che portò il ducato di Mantova a diventare un importante centro d’arte e la cui corte si misurava per sfarzo con quelle dei grandi regni europei e italiani. La mostra si protrarrà fino al prossimo 10 giugno. Daniela Giovannetti presenta al pubblico il frutto della sua attività recente, che oscilla fra la rivisitazione di temi a lei cari, come la rappresentazione della Natura e dei suoi elementi, e inediti percorsi di ricerca, nei quali esplora nuovi contenuti e sorprendenti soluzioni stilistiche. Un quinquennio operoso rappresentato in mostra in un articolato itinerario visivo che accompagna il visitatore attraverso differenti contesti figurativi: le stagioni della Natura e i suoi quattro elementi originari, le rarefatte atmosfere degli interni e quei semplici oggetti d’uso quotidiano che, accarezzati dal sentimento del ricordo, svelano l’emozione dell’artista; per giungere, infine, ai cumuli di libri accatastati, che si ergono a formare gli instabili “Palazzi” della conoscenza, fragili testimoni della memoria umana.
“La nostra artista sembra amare incondizionatamente l’arte antica, seicentesca, in cui gli oggetti sono immersi nello spazio con assoluto rigore compositivo (si osservi, nella fattispecie, la meraviglia delle architetture di libri), ma sempre assetato di quella pennellata densa e vibrante di luce che, in questi quadri, assume un valore di commossa realtà dovuta alla capacità di scoprire in essa un’estrema scintilla di quel quid indefinibile, ma assolutamente prezioso e raro, che è la Grazia. In tal senso questa pittura arriva a toccare la poesia silenziosa e segreta degli oggetti comuni. La nostra pittrice si mette nella nobile scia dei gloriosi Chardin e Liotard e, in Italia, delle poche ma eccellenti pittrici di nature morte: Elisabetta Marchionni, Elena Recco, Margherita Caffi, Caterina Tery, Giovanna Garzoni e poche altre; tutte intese a conquistare un equilibrio tra le antiche formule di struttura fiamminga e il gusto rarefatto dei colori delicati, delle gamme più trasparenti di altri naturamortisti italiani, francesi, spagnoli ecc.” (Brano tratto dal testo di Gian Maria Erbesato).
“Le opere esposte in mostra, pur nella varietà di soggetti, trovano unitarietà in una figurazione rarefatta e trasognata, ai limiti dell’astrazione, sospesa in un tempo fuori dal tempo e in uno spazio più spirituale che fisico, che diventa la scena silenziosa di una rappresentazione simbolica, carica di mistero e di antiche suggestioni” (Brano tratto dal testo di Chiara Cinelli).
Daniela Giovannetti nasce a Lucca nel 1953. Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Firenze, insegna al Liceo Artistico di Lucca fino al 1994. Professionista polivalente, con rara sensibilità, spazia nei vari campi artistici, dalla grafica al restauro, dal “trompe l’œil” alla pittura ad olio su svariati supporti come la tavola, il rame, la lavagna e il marmo. Ha esposto in Italia e all’estero. Sue opere sono presenti in collezioni private.
Inaugurazione 24 marzo ore 18.30
Museo Diocesano ''Francesco Gonzaga''
p.zza Virgiliana, 55 - Mantova
Orario: 9:30 - 12:00 / 15:00 - 17:30, chiuso lunedì
Ingressi: intero, 6 Euro; ridotto (gruppi, scuole, over 65), 4 Euro; gratuito per bambini e disabili