Carmelo Arden Quin
Bolivar
Gael Bourmaud
Jean Branchet
Jean Charasse
Elisabetta Cornolo'
Franco Cortese
Marian Drugda
Janos Fajo
Reale Franco Frangi
Joel Froment
Aldo Fulchignoni
Sakae Hasegawa
Victor Hulik
Yumiko Kimura
Alberto Lombardi
Enea Mancino
Vincenzo Mascia
Renato Milo
Giuseppe Minoretti
Mitsuko Mori
Gianfranco Nicolato
Antonio Perrottelli
Marta Pilone
Gaetano Pinna
Janos Szasz Saxon
Piergiorgio Zangara
Laura Bica
Daniela Brignone
Cristina Costanzo
Giusi Cuttitta
Poligonalita', abolizione della cornice, distruzione dei condizionamenti della tradizione geometrica, distingono il Madi (da Materialismo Dialettico), che nacque nel 1946 a Buenos Aires. In mostra opere rappresentative di un movimento che oggi coinvolge oltre cento artisti.
La Galleria Monteleone apre gli spazi al Movimento Madi Internazionale, presentando al pubblico la collettiva “Madi. Oltre lo spazio”.
Dal 23 marzo al 21 aprile 2012, per la prima volta a Palermo, si potranno ammirare le opere più rappresentative di un movimento che coinvolge oltre cento artisti, organizzati in gruppi presenti in Argentina, Belgio, Francia, Germania, Giappone, Italia, Slovacchia, Stati Uniti, Ungheria e Uruguay.
Il Madi (da Materialismo Dialettico) nasce nel 1946 a Buenos Aires, in pieno periodo peronista, ad opera di Carmelo Arden Quin e di altri artisti, spinti dal desiderio di modificare la tradizionale concezione del quadro.
Subito si impone come officina di libera creazione e sperimentazione, attraverso tratti che segnano un’autentica rottura con il passato: l’introduzione della poligonalità, l’abolizione della cornice, la distruzione di tutti i condizionamenti e limiti imposti dalla tradizione geometrica, l’uso di materiali non convenzionali.
Si tratta dell’avanzato traguardo raggiunto dall’arte aniconica dopo il Concretismo ed il Costruttivismo, che inizialmente ha coinvolto gli artisti latino-americani e, negli anni cinquanta, con l’avvenuto trasferimento a Parigi del suo fondatore, un folto numero di europei.
Un rifiuto all’imitazione e alla verosimiglianza, a questo i Madisti si ispirano, attraverso la realizzazione di opere che non intendono “rappresentare”, “simboleggiare”, “esprimere” ma semplicemente “esistere”, permettendo allo spettatore di essere esclusivo creatore e detentore di quelle emozioni scaturite dalla sola visione delle stesse.
Giochi di luce, sinergia di forme, movimento, sperimentazione, magia di colori, queste alcune delle prerogative delle opere Madi, che appaiono libere nel tempo e nello spazio, perché immerse in una temporalità senza limiti e in una spazialità che si fa pluridirezionale.
Gli artisti, attraverso le loro creazioni innovative, dal punto di vista di materiali, tecniche, colori, forme, danno un’attuale e originale testimonianza di come il Madi sia una vera e propria filosofia di vita, fatta di ricerca, invenzione, rielaborazione, flusso continuo di coscienza e conoscenza.
Per queste ragioni il Madi, ancora oggi, appassiona il pubblico e la critica raccogliendo consensi in più parti del mondo.
In mostra alla Galleria Monteleone le opere di: Carmelo Arden Quin, Bolivar, Gaël Bourmaud, Jean Branchet, Jean Charasse, Elisabetta Cornolò, Franco Cortese, Marian Drugda, János Fajo, Reale Franco Frangi, Joël Froment, Aldo Fulchignoni, Sakae Hasegawa, Victor Hulik, Yumiko Kimura, Alberto Lombardi, Enea Mancino, Vincenzo Mascia, Renato Milo, Giuseppe Minoretti, Mitsuko Mori, Gianfranco Nicolato, Antonio Perrottelli, Marta Pilone, Gaetano Pinna, János Szász Saxon e Piergiorgio Zangara.
Catalogo con testi di Laura Bica, Daniela Brignone, Cristina Costanzo e Giusi Cuttitta
Inaugurazione 23 marzo ore 19.00
Galleria Monteleone
via Monteleone, 3 Palermo
Orari: dal martedì al sabato dalle ore 16.00 alle 19.00 o su appuntamento
Ingresso libero