Smoker studies. Estrapolate dalla realta', ingigantite, riprodotte in serie, perfettamente riconoscibili, ma private della loro funzione, le immagini che gli artisti pop utilizzano, risultano fredde e impersonali, invitano lo spettatore ad assumere una certa distanza e rivelano attraverso uno sguardo ironico i meccanismi di funzionamento della societa' dei consumi, e la proiezione degli ideali collettivi sui nuovi miti dell'apparenza. In mostra la produzione di Wesselmann degli anni '70 e '80 con una quindicina di lavori tra oli, acquerelli e ''liquitex'', sul tema del fumo.
Sabato 29 marzo 2003, alle ore 18, s'inaugura nello spazio della galleria Arte e
Arte di Bologna, Tom Wesselmann. Smoker studies, un'importante mostra dedicata
ad uno dei maggiori protagonisti della Pop art americana.
Insieme a Andy Warhol e Roy Lichtenstein, Tom Wesselmann ha contribuito a
definire la comparsa e l'iconografia di un movimento che, in rottura con il
clima culturale esistenzialistico e con la carica pessimistica ed elitaria degli
artisti dell'Espressionismo astratto e dell'Action painting (in America), e
dell'Informale (in Europa), intendeva colmare "il divario tra l'arte e la vita",
documentando le rapide trasformazioni indotte nella società dal consumismo. La
novità della poetica Pop risiede appunto nell'importanza attribuita agli oggetti
d'uso comune, a quelle immagini del cinema, della televisione, dei rotocalchi,
dei grandi cartelloni pubblicitari, che affollano fino all'ossessione la vita
quotidiana. Estrapolate direttamente dalla realtà , ingigantite, riprodotte in
serie, perfettamente riconoscibili, ma private della loro funzione, le immagini
che questi artisti utilizzano nei loro lavori, risultano fredde e impersonali,
invitano lo spettatore ad assumere una certa distanza e rivelano attraverso uno
sguardo ironico i meccanismi di funzionamento della società dei consumi, e la
proiezione degli ideali collettivi sui nuovi miti dell'apparenza.
La mostra, che rimarrà aperta sino al 24 maggio 2003, si sofferma sulla
produzione di Wesselmann degli anni '70 e '80, presentando una quindicina di
lavori, tra oli, acquerelli e "liquitex", sul tema del fumo. Ritratti di labbra
femminili morbide e sensuali da cui penzolano sigarette accese e fumanti,
provocatoria risposta di Wesselmann a censure e idiosincrasie del perbenismo
americano.
"Wesselmann", spiega infatti Alberto Fiz, "è l'artista pop più ironico e
provocatorio in grado di mettere in discussione le regole convenzionali della
società statunitense".
L'esposizione comprende anche alcuni studi per il celebre ciclo dei Great
American Nudes, iniziato a partire dagli anni '60: nudi femminili dalle pose
seducenti, deliberatamente semplificati e collocati in ambienti domestici
contemporanei, "che fondono gli arabeschi e la brillantezza cromatica di Matisse
con la linea sinuosa di Modigliani e con una struttura più rigorosa che risale a
Mondrian", come ha scritto Lucy R. Lippard.
La manifestazione bolognese dimostra quindi l'ampiezza e varietà della
produzione di Wesselmann, e costituisce una rara occasione per ammirare in
Italia la sua opera.
La rassegna sarà accompagnata da un catalogo con un intervento critico di
Alberto Fiz.
Galleria Arte e Arte
Gall. Falcone e Borsellino 1/C 40123 Bologna
orari: mart., merc., ven. 15.30-19.30 sab. 10.30-12.30; 16-20